Cosa accade se un innocente è in prigione? Chi può dare giustizia alla
voce di un disperato che implora di essere ascoltato? Forse l'unica a poter
raccogliere questa supplica è una giovane e ambiziosa assistente cameraman,
anche se di piccola statura. Rune è l'unica a non voltargli le spalle, quando
Randy Boggs, da dietro le sbarre invia un lettera indirizzata a tutta la
redazione del giornale. Nessuno la vuole aprire quella lettera che giunge dal
penitenziario. Nessuno tranne Rune che, ingenuamente, ne resta troppo coinvolta.
Peccato che sia l'ultimo romanzo della "Trilogia di Rune", scritto da JEFFERY DEAVER, perché da un bel
personaggio femminile, così interessante, è difficile separarsi.
La storia procede a ritmo serratissimo e si addentra nella New York
dello strapotere dell'informazione per una strada ad accesso diretto. Rune è
una delle ultime pedine nella scala del giornalismo televisivo, ma trova il
modo di convincere il "grande capo", Piper Sutton, anchorwoman di Current Events, trasmissione di punta del network in cui la ragazza lavora, ad affidarle il caso.
È una storia che tra dubbi e segreti si addentra nelle classi del potere,
dove per coprire un errore si cerca un innocente cui attribuire la colpa. Ma cercare
di smascherare un inganno è una situazione troppo pericolosa, se una piccola
pedina dell'ingranaggio cerca di fare il passo più lungo della gamba. Il pericolo
è una minaccia che comincia ad incombere sulla testa di Rune, affinché cessi
l'indagine o taccia per sempre.
Ottimo lo stile, di uno scrittore ormai consolidato nella fama e
rassicurato dalle vendite, ed intricatissima la trama che ha reso quest'ultimo action thriller, con un'indagine
giornalistica di Rune, migliore dei precedenti.
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