Le sorti dello scontro fra Cristianità e Islam
dipendono da un solo uomo:
Galileo Galilei
Giulio Leoni
L’OCCHIO DI DIO
Da oggi in libreria e in e-book dal 22 ottobre 2015
NORD - pag. 448 - libro: € 16,90 - ebook: € 9,99
Costantinopoli,
inverno del 1605. Due
uomini si guardano negli occhi, prima di salutarsi con un inchino. Il patto è
sugellato.
Padova,
estate del 1605.
È la donna più bella e conturbante che abbia mai visto. E la più enigmatica.
Come il misterioso congegno di cui è in possesso, giunto
dalle Indie occidentali: l’Occhio di Dio. Usato un tempo dagli imperatori Inca
per scoprire i traditori nascosti tra i cortigiani, perché in grado
d’individuare anche in mezzo a una folla chi porti un’arma sotto le vesti. Per
Galileo Galilei il segreto del suo funzionamento, e la donna che lo custodisce,
diventeranno un’ossessione.
Palmanova,
autunno del 1605. Ne ha sentito magnificare la perfezione geometrica, gli è stata
descritta fin nei minimi dettagli, ma nessun disegno o elogio avrebbe potuto
preparare Galileo Galilei all’ingresso a Palmanova. Autore di due trattati di
architettura militare, Galileo è stato ben lieto di raggiungere il suo amico
Sagredo per collaborare alla fortificazione dei bastioni di quella
rivoluzionaria città, eretta in difesa del confine orientale della Serenissima.
Ma la sua mente è ancora
concentrata su quell’oscuro rompicapo, l’Occhio di Dio. Certo che il suo
funzionamento si fondi su un fenomeno di natura magnetica, lo scienziato è
convinto altresì che possa essere usato per rilevare la presenza di masse
metalliche anche a grande distanza. E vorrebbe dunque replicarlo su scala
maggiore, immaginando quale incredibile strumento per la guerra sui mari
potrebbe divenire. Forse addirittura l’arma decisiva contro i turchi. Ma quella che per lui è ancora solo una
speculazione teorica, per altri è questione di vita o di morte: ogni mossa di
Galileo, infatti, è sorvegliata, e dai personaggi più diversi. Perché a
Palmanova, in modo apparentemente casuale, si sono dati convegno nobili
veneziani e inviati dell’impero ottomano, avventurieri e misteriose figure che
si muovono nell’ombra. Tra cui la donna che, per prima, ha lasciato intravedere
a Galileo le meraviglie dell’Occhio di Dio…
Giulio Leoni,
romano, è uno degli scrittori italiani di gialli storici e di narrativa del
mistero più conosciuti all’estero, grazie anche alla serie di romanzi dedicati
alle avventure di Dante Alighieri, che è stata tradotta in tutti i maggiori
Paesi del mondo. Ma oltre a riguardare il remoto passato, i suoi interessi
vanno anche verso la storia del secolo appena trascorso, soprattutto nei suoi
aspetti meno conosciuti e controversi. Elementi che trasporta spesso nei suoi
romanzi, dove anche le trame più sorprendenti si sviluppano su uno sfondo
storico ricostruito con precisione, e in cui personaggi reali e finzione
narrativa s’intrecciano, dando vita a un teatro delle ombre enigmatico e
affascinante.
In occasione di BOOKCITY MILANO
Sabato 24 ottobre 2015 alle ore 15.30
Giulio Leoni partecipa all’incontro ‘Le ricette del Noir’
Presso Castello Sforzesco – Sala Bertarelli
Con Claudio Giunta e Leonardo Gori
Conduce Luca Crovi
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