Che sentimento contorto è l'amicizia? Cosa significa veramente essere
vere amiche? Quanto conosciamo la ragazza che definiamo la nostra amica del
cuore?
Quanti altri interrogativi potrebbero venir fuori se analizzassimo le
relazioni di amicizia fra il gentil sesso?
Rufi Thorpe esordisce proprio con un romanzo complesso,
interessantissimo e molto psicologicamente sofferto su questo tema. A dispetto di tutti i luoghi comuni, il rapporto più
intenso per le giovani donne non è quello con il primo amore, ma stranamente
quello con l'amica del cuore.
Le protagoniste di questa storia, un
vero e proprio romanzo di formazione, sono Lorie Ann, detta anche Lolola, e
Mia, voce narrante. Vivono la loro infanzia in riva all'oceano della
California, a Corona del Mar. trascorrono le giornate sdraiate al sole a
scambiarsi segreti, mentre provano a schiarirsi i capelli con il rimedio
naturale del succo di limone. Sono due ragazze diversissime tra loro, eppure sono
unite come sorelle, tanto da crescere complici e spensierate. Infatti, non
passa giorno senza che l'una sappia nell'intimo cosa nasconde il cuore
dell'altra. O almeno così credono.
Mia avverte una vera e propria
venerazione per Lori Ann. Segretamente, invidia ogni cosa della sua vita
"perfetta".
La vicenda è ambientata nei festosi
anni Ottanta, e all'inizio di questa loro storia, che dura per altri vent'anni,
Lorie Ann e Mia si fanno una confidenza che scotta e che impone una decisione
complicata: hanno sedici anni e sono rimaste incinte.
Mentre Mia è la bulla, scostante,
con una famiglia sgangherata, Lorie Ann è la perfezione, quella che tutti
invidiano: per la sua bellezza solare, il carattere aperto e generoso, la vita
serena avvolta da una famiglia unita. Lorie Ann decide di non abortire, all'opposto
dell'amica, convinta che ne uscirà premiata. Invece, anno dopo anno, Lorrie Ann
scivola in tutt'altra esistenza, fatta di catastrofi, droga e perdizione morale,
mentre Mia giunge a un'esistenza di successo ed è pienamente realizzata.
Entrambe si sono allontanate da
Corona del Mar. Addirittura hanno cambiato stato, ma al momento del bisogno una
cerca l'altra per aiutarla. O almeno così credono.
A Mia spetta il compito di
documentare e interrogarsi sulle ragioni per cui la sorte ha riservato alla sua
"divina" amica un percorso tanto accidentato, tormentato, infelice,
al contrario del suo.
Se all'inizio il tema dominante è la
questione della maternità, voluta, desiderata o abortita, successivamente si
rinforza quello che riguarda i complessi ed a volte malati rapporti di amicizia
o presunta tale.
PICCOLA DEA è stato definito dalla
critica un debutto stellare e tale lo giudico anche io. Il romanzo di Rufi
Thorpe mostra, con uno stile vivido, malinconico e graffiante, la profondità perversa
dell'amicizia, la natura ambigua della maternità, dell'amore e della lealtà
verso chi fa parte della nostra esistenza.
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