Intenso, acuto, divertentissimo e davvero originale. Ciò grazie alla scrittura poliedrica, dallo stile frizzante e con una trama avvincente. Questo è CAMPARI A COLAZIONE. È il romanzo che avrei voluto leggere durante la mia spensierata adolescenza per poterla apprezzare di più.
Chi l'avrebbe mai detto che un'attrice come Sara Crowe potesse essere
tanto brava a scrivere?
Confesso di aver letto questo romanzo proprio per la curiosità che il
nome nell'attrice ha suscitato in me con tutta una serie di aspettative. Questo
romanzo si è rivelato spettacolare e dalla travolgente ironia.
Sara Crowe, per chi non lo sapesse, è nota al grande pubblico come attrice
di teatro, cinema e tv. Faceva parte del cast del film cult, Quattro
matrimoni e un funerale, e debutta come scrittrice proprio con Campari a
colazione, per il quale ha tratto ispirazione da una vecchia casa cadente e
dall'amore per l'eccentricità inglese.
Sara ha iniziato a scrivere da bambina e riaprendo vecchi quaderni di
appunti, alcuni personaggi sono tornati a far sentire la propria voce. Tra questi
c'è forse la tanto simpatica zia Coral. È proprio quest'ultima che ha saputo
parlare al mio cuore con la sua eccentrica ed elegante effervescenza
britannica.
Il romanzo è ambientato nel 1987 e narra quello che è il mondo di Sue
Bowl, una giovanissima ragazza con tanti sogni, il cui mondo cambia per sempre.
Come se non avesse abbastanza problemi con i suoi diciassette anni, il padre se
la fa con un'orribile mangiatrice di uomini di nome Ivana. La madre, ormai defunta,
l'ha sempre spinta a fare del proprio meglio con quello che ha, e ora ciò che
le è rimasto sono il suo amore per la scrittura e una zia, che definire stravagante
è dir poco.
Sue si trasferisce per un po' nella malmessa magione di famiglia di zia
Coral, Green Place, insieme a un numero sempre crescente di eccentrici
personaggi.
Sue organizza un gruppo di scrittura, che tra amori adolescenziali e
svendite di borse, avrà modo di scrivere e di scoprire cos'è l'amore. Ovviamente
il tutto sarà annaffiato non dal classico e solenne tè inglese, ma, dal citato
nel titolo, Campari a colazione.
Potrà Sue fare pace con le questioni irrisolte del suo passato?
"A diciassette anni non sei
una donna ma non sei neanche più una bambina. Io non vedo l'ora di compierne
venti mentre mia zia Coral vorrebbe tornare ai suoi trenta. Nessuna di noi due
può accelerare o invertire questo processo, e a nessuna di noi va giù questa
cosa. Sul tema però zia Coral cita sempre Oscar Wilde: "La tragedia della
vecchiaia non è essere vecchi, ma essere giovani."
Dal canale
Harlequin Mondadori
su Youtube
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