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martedì 28 aprile 2015

Un Paese ci vuole, SILVIA TRUZZI contro la rottamazione

Un paese ci vuole
Silvia Truzzi
Longanesi Saggistica - Pag. 238 - € 14.00
Cesare Pavese scriveva che «Un paese vuol dire non essere soli». Ma nella velocità dei cambiamenti, sociali e politici, nel frastuono della comunicazione incessante, non è facile trovare punti di riferimento che ci facciano sentire felicemente parte di un Paese. Allenare la memoria non è un esercizio comune: Silvia Truzzi ha incontrato per Il Fatto quotidiano sedici italiani con i capelli bianchi, che in queste pagine raccontando se stessi ci parlano del passato e del futuro dell’Italia, di impegno e politica, di quel che ci manca e di quello che, con negligente disat - tenzione, abbiamo perso. O che abbiamo dimenticato, magari per comodità. Viene così alla luce un ricchissimo patrimonio di cultura, saggezza e umanità che non può essere liquidato con il detestabile slogan della «rottamazione». Sedici grandi voci hanno ancora qualcosa di molto importante da dirci: Andrea Camilleri, Luciana Castellina, Guido Ceronetti, Pietro Citati, Gherardo Colombo, Massimo Fini, Vittorio Gregotti, Claudio Magris, Dacia Maraini, Piergaetano Marchetti, Piero Ottone, Giampaolo Pansa, Stefano Rodotà, Giovanni Sartori, Emanuele Severino, Gustavo Zagrebelsky. 

La tendenza alla riduzione di ogni discorso a semplici slogan, magari da 140 caratteri, sta prendendo il sopravvento, rischiando di liquidare frettolosamente un patrimonio di cultura e saggezza che non può andare perduto e che andrebbe preservato: di questo è convinta Silvia Truzzi, firma del Fatto Quotidiano, che nel saggio Un paese ci vuole ci dimostra come l’esperienza abbia ancora molto da insegnare attraverso il confronto con personalità che hanno fatto grande il nostro secondo Novecento italiano.
 

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