È sempre un piacere divorare l'ennesimo pastiches che pone Sherlock Holmes sulla scena del crimine di
terribili delitti. Soltanto lui può indagare e giungere ad una soluzione. La verità,
anche la più difficile da scovare, con lui non ha scampo.
Lo scenario è quello
gotico del degratato quartiere di Whitechapel a Londra, nell'autunno del 1888.
Lyndsay Faye ha portato il personaggio di Conan Doyle ad indagare su
uno dei più celebri gialli irrisolti della storia.
Come sempre, a narrare gli
eventi è il fedelissimo amico John Watson. Non mancano anche Lestrade ed il
fratello di Holmes, Mycroft Holmes.
Sherlock Holmes è dunque sulle tracce di Jack lo Squartatore o The Ripper con una trama
che si occupa di entrambi i personaggi in modo sapientemente colto, intelligente
e fantasioso.
Gli omicidi efferati di due prostitute nel quartiere di Whitechapel
convincono l’ispettore Lestrade a chiedere aiuto al massimo specialista di
investigazioni criminali.
Senza dubbio Sherlock Holmes, accompagnato dal fedele
dottor Watson, sa come dare la caccia all’assassino che con la sua lama,
grondante sangue, sta terrorizzando l’East End.
Ma quando il segugio di Baker
Street rimane ferito nel tentativo di catturare il mostro, un sospetto
infamante finisce per coinvolgerlo direttamente.
Il grande detective deve rompere gli schemi e contravvenire a ogni
regola per smascherare l’inafferrabile assassino, che per lui è un vero e
proprio avversario, poiché lo ha sfidato a catturarlo.
Lo consiglio vivamente.
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