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martedì 7 aprile 2015

Sguardo inquieto di Donatella Garitta Saracino

Donatella Garitta Saracino ha scritto un ottimo giallo, intitolato "Sguardo inquieto". Dopo un incipit, molto coinvolgente, la narrazione si dipana per arrivare alla soluzione di un omicidio particolarmente efferato. Il caso è tutt'altro che semplice poiché la vittima aveva una vita molto movimentata, sia nella sfera privata che in quella professionale.

Il dottor Masselli è un pediatra torinese di mezz'età che affianca la carriera medica a quella politica, essendo anche sindaco in un paese della cintura. La sua vita scorre come quella di tutti sino a quando la sua assistente lo trova morto nel suo studio. A suggerire una pista passionale è il fatto che il suo corpo è stato prima evirato e poi finito con un bisturi piantato dritto nel cuore. Il commissario Cantamessa, incaricato del caso con l’ispettore Raimondi, decide di non trascurar nessuna pista finché il suo istinto non lo porta a scavare in un'unica  direzione della vita del medico.

Al caso principale dell’omicidio del dottor Masselli, ben presto se ne affianca un secondo: un’esplosione in un centro commerciale che ha provocato quattro morti, molti feriti e portato alla luce un cadavere, murato nelle fondamenta. Questo secondo fronte d'indagine viene affidato all’ispettore Raimondi. Nell’esplosione, però, è coinvolta Emma, la donna del commissario Cantamessa.

A giocare un ruolo importante sono gli sguardi dei personaggi fondamentali per comprendere chi si ha di fronte e alla base dell'istinto, sia investigativo che omicida.

La trama è interessante e complessa, ma ben organizzata ai fini di mantenere alta la suspense durante la narrazione. "Sguardo inquieto" è una lettura avvincente, che non delude le aspettative.

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