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venerdì 17 aprile 2015

I peccati della bocciofila di Marco Ghizzoni

Divertente e ben scritto dalla prima all'ultima pagina. Marco Ghizzoni ha saputo conquistarmi, insieme ai suoi personaggi della serie di Boscobasso. È bello leggere un romanzo e sentirsi all'interno della storia. La narrazione procede fantasticamente e leggere I PECCATI DELLA BOCCIOFILA è stato davvero piacevole, a tal punto che il vero peccato è stato ritrovarsi, di colpo, all'ultima pagina. Scorrevole, avvincente, ma soprattutto divertente. Si prova simpatia per i protagonisti, infinitamente umani nelle loro debolezze. Arrivati all'ultima pagina, ci si è affezionati così tanto che non si vede l'ora di ritrovarli in un altro romanzo, in un altrettanto interessante seguito.


La storia prende avvio dall'inaugurazione di una nuova attrazione a Boscobasso, il bocciodromo. È una novità che attira i curiosi, ma suscita anche polemiche accese ed atteggiamenti di passiva protesta. Grazie ad un campo "professionale" nel quale allenarsi, la bocciofila Alma Mater dell’oratorio e il suo capitano, Dermille Valcarenghi, hanno finalmente la possibilità di salire nelle classifiche provinciali e non vedono l'ora di salire di livello. Il problema, però, è proprio la moglie del gestore, la procace barista brasiliana, Juliana De Silva, sulla quale in molti iniziano a fantasticare. In molti la trovano irresistibile, ma, per altri, è un errore madornale. Certo è che crea uno scompiglio senza precedenti in un paese come Boscobasso, così facilmente impressionabile. Il meno contento del cambiamento è il maresciallo Bellomo, che non si è ancora ripreso dal caso precedente, e già si trova a indagare contemporaneamente su una rissa, una sparizione di persone ed anche un tentato avvelenamento.

Una lettura adatta a chi ha voglia di leggerezza e divertimento, ma anche di un'indagine sulla bocca di tutti in un piccolo paesino tradizionalista e chiacchierone come Boscobasso.


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