“Ricordi la fotografia di Martin
Luther King? Ricordi cosa ha detto? Ha detto che perché il male trionfi basta
che gli uomini buoni rinuncino all’azione. Ha detto che il giorno in cui
vedremo la verità e resteremo in silenzio inizieremo a morire. Ha detto che
l’ingiustizia che si verifica in un luogo minaccia la giustizia ovunque …”
Quando si intraprende la lettura di uno dei romanzi della serie, dedicata a Jack Reacher, di LEE CHILD, si entra sempre in un mondo dove la giustizia è al di sopra di ogni cosa e si deve giungere alla verità ad ogni costo. In questo romanzo, come dice il titolo stesso, anche LA VERITÀ NON BASTA.
La prima cosa a infastidire Jack Reacher è che lui viene mandato sul
campo, come secondo uomo. Prima di lui c’è Munro, un pari grado di cinque anni
più giovane. Reacher è infastidito, ma sa che può sempre fare meglio.
Deve indagare su un efferato delitto, vicino ad una base militare
dell’esercito americano, Fort Kelham. Una ragazza bellissima viene brutalmente
uccisa. Secondo i primi riscontri, effettuati sulla scena del crimine, la
vittima ha anche subito degli abusi. Nella base militare sono di stanza due
compagnie di ranger, una delle quali è comandata dal capitano Riley, figlio del
potente senatore che presiede la Commissione sui servizi armati. Secondo le
prime indagini effettuate dallo sceriffo della città, una donna il cui fascino
non lascia indifferente nemmeno Jack Reacher, la vittima aveva da tempo una
relazione proprio con il capitano Riley.
Reacher scopre che non si tratta dell’unico caso di omicidio, a Carter
Crossing, in cui la vittima era una bella donna che frequentava i militari di
stanza alla base. Ce ne sono delle altre. Anche loro bellissime e
indimenticabili.
Per Reacher verrà allora la scelta più difficile: nascondere la verità e non riuscire più a vivere con se stesso oppure denunciarla e rinunciare a tutto?
Per Reacher verrà allora la scelta più difficile: nascondere la verità e non riuscire più a vivere con se stesso oppure denunciarla e rinunciare a tutto?
Reacher non ha mai smesso di ripetersi: “Ero un guerriero e non c’era nulla che un guerriero amasse più della
lotta.” Così, aiutato dalla sua consapevolezza di essere un intelligente
uomo d’azione e da tutta la serie indimenticabile dei suoi motti militari,
autentiche pillole di saggezza, Jack Reacher giunge alla verità, ma va anche
oltre.
Fantastica anche questa nuova avventura della serie, che ci riporta
all'origine delle motivazioni del personaggio e sa intrattenere piacevolmente
il lettore dalla prima all’ultima pagina.
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