Pagine

venerdì 19 dicembre 2014

La verità non basta di Lee Child

“Ricordi la fotografia di Martin Luther King? Ricordi cosa ha detto? Ha detto che perché il male trionfi basta che gli uomini buoni rinuncino all’azione. Ha detto che il giorno in cui vedremo la verità e resteremo in silenzio inizieremo a morire. Ha detto che l’ingiustizia che si verifica in un luogo minaccia la giustizia ovunque …”


Quando si intraprende la lettura di uno dei romanzi della serie, dedicata a Jack Reacher, di LEE CHILD, si entra sempre in un mondo dove la giustizia è al di sopra di ogni cosa e si deve giungere alla verità ad ogni costo. In questo romanzo, come dice il titolo stesso, anche LA VERITÀ NON BASTA.
Un incarico sotto copertura porta Jack Reacher, maggiore della polizia militare, a Carter Crossing nel Mississippi. È il marzo del 1997. Il Pentagono gli ha affidato un delicato incarico: far luce su una vicenda apparentemente semplice che, ben presto, si rivela essere il caso più scottante della sua carriera.

La prima cosa a infastidire Jack Reacher è che lui viene mandato sul campo, come secondo uomo. Prima di lui c’è Munro, un pari grado di cinque anni più giovane. Reacher è infastidito, ma sa che può sempre fare meglio.
Deve indagare su un efferato delitto, vicino ad una base militare dell’esercito americano, Fort Kelham. Una ragazza bellissima viene brutalmente uccisa. Secondo i primi riscontri, effettuati sulla scena del crimine, la vittima ha anche subito degli abusi. Nella base militare sono di stanza due compagnie di ranger, una delle quali è comandata dal capitano Riley, figlio del potente senatore che presiede la Commissione sui servizi armati. Secondo le prime indagini effettuate dallo sceriffo della città, una donna il cui fascino non lascia indifferente nemmeno Jack Reacher, la vittima aveva da tempo una relazione proprio con il capitano Riley.

Reacher scopre che non si tratta dell’unico caso di omicidio, a Carter Crossing, in cui la vittima era una bella donna che frequentava i militari di stanza alla base. Ce ne sono delle altre. Anche loro bellissime e indimenticabili.
Per Reacher verrà allora la scelta più difficile: nascondere la verità e non riuscire più a vivere con se stesso oppure denunciarla e rinunciare a tutto?

Reacher non ha mai smesso di ripetersi: “Ero un guerriero e non c’era nulla che un guerriero amasse più della lotta.” Così, aiutato dalla sua consapevolezza di essere un intelligente uomo d’azione e da tutta la serie indimenticabile dei suoi motti militari, autentiche pillole di saggezza, Jack Reacher giunge alla verità, ma va anche oltre.

Fantastica anche questa nuova avventura della serie, che ci riporta all'origine delle motivazioni del personaggio e sa intrattenere piacevolmente il lettore dalla prima all’ultima pagina.



Nessun commento:

Posta un commento

Dimmi la tua ...