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mercoledì 15 ottobre 2014

La carezza leggera delle primule di Patrizia Emilitri


Un’autentica scoperta la scrittrice emergente PATRIZIA EMILITRI, il cui cognome è l’adattamento italiano di un cognome russo, Dimitrov.

Il titolo del romanzo non poteva non catturare la mia attenzione, poiché ha un qualcosa di veramente poetico. Pura poesia dell’anima è racchiusa tra le pagine di questo romanzo, dove la scrittrice racconta sentimenti struggenti, nostalgici, malinconici. Il titolo è LA CAREZZA LEGGERA DELLE PRIMULE.

Tutto inizia con l’arrivo di una lettera da una sconosciuta, qualcosa che può cambiare la vita, indirizzandola in una direzione totalmente diversa, verso la ricerca di qualcosa che spesso è già dentro di noi, sotto la nostra pelle, nei nostri ricordi, nei rimpianti, nell’amore, nella vita o in un frammento di emozione che custodiamo nascosto in un posto speciale.

Ci sono due donne, una giovane e l’altra no, Claudia e Clorinda, accomunate dall’iniziale del nome e da qualcosa di più profondo …


Clorinda non dice apertamente qualcosa. Lei nasconde un segreto che è arrivato il momento di svelare. C’è una vicenda che ha radici molto lontane nel tempo e nel giorno in cui Clorinda ha sfidato il proprio destino, scampando alla morte, qualcosa è accaduto. Si è servita di un vecchio quaderno di ricette, appartenuto a una donna accusata di stregoneria, e ha attirato su di sé una terribile condanna.

Ma di anni ne sono trascorsi tanti e Clorinda ha finalmente trovato la persona cui consegnare la propria storia. Qualcuno che condivida con lei molto più di quanto possa immaginare. Qualcuno che, come è stato per lei in passato, dovrà fare una scelta pericolosa.

Una storia che si rivela intensa da subito, dall’incipit, per poi crescendo in un climax di emozioni struggenti e immense come l’amore.

Uno stile perfetto per una trama ricca di sentimenti.

1 commento:

  1. Grazie per la meravigliosa recensione. Le mie donne (Marta, Clorinda e Claudia), ringraziano.

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