Un’autentica scoperta la scrittrice emergente PATRIZIA EMILITRI, il cui
cognome è l’adattamento italiano di un cognome russo, Dimitrov.
Il
titolo del romanzo non poteva non catturare la mia attenzione, poiché ha un
qualcosa di veramente poetico. Pura poesia dell’anima è racchiusa tra le pagine
di questo romanzo, dove la scrittrice racconta sentimenti struggenti,
nostalgici, malinconici. Il titolo è LA CAREZZA LEGGERA DELLE PRIMULE.
Tutto
inizia con l’arrivo di una lettera da una sconosciuta, qualcosa che può
cambiare la vita, indirizzandola in una direzione totalmente diversa, verso la
ricerca di qualcosa che spesso è già dentro di noi, sotto la nostra pelle, nei
nostri ricordi, nei rimpianti, nell’amore, nella vita o in un frammento di
emozione che custodiamo nascosto in un posto speciale.
Ci
sono due donne, una giovane e l’altra no, Claudia e Clorinda, accomunate
dall’iniziale del nome e da qualcosa di più profondo …
Clorinda
non dice apertamente qualcosa. Lei nasconde un segreto che è arrivato il
momento di svelare. C’è una vicenda che ha radici molto lontane nel tempo e nel
giorno in cui Clorinda ha sfidato il proprio destino, scampando alla morte,
qualcosa è accaduto. Si è servita di un vecchio quaderno di ricette,
appartenuto a una donna accusata di stregoneria, e ha attirato su di sé una
terribile condanna.
Ma
di anni ne sono trascorsi tanti e Clorinda ha finalmente trovato la persona cui
consegnare la propria storia. Qualcuno che condivida con lei molto più di
quanto possa immaginare. Qualcuno che, come è stato per lei in passato, dovrà
fare una scelta pericolosa.
Una
storia che si rivela intensa da subito, dall’incipit, per poi crescendo in un
climax di emozioni struggenti e immense come l’amore.
Uno stile perfetto per una trama ricca
di sentimenti.
Grazie per la meravigliosa recensione. Le mie donne (Marta, Clorinda e Claudia), ringraziano.
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