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martedì 3 dicembre 2013

Love Game di Rossella Leone

Pur essendo poco avvezza a seguire reality in tv, mi è piaciuta molto l’originale idea di ambientare un romanzo all’interno di un gioco di ruolo con l’amore come tema principale. Sembra che questo genere di giochi, nella realtà, esistano davvero. I partecipanti hanno un ruolo da interpretare e compiti da assolvere per guadagnare punti e giungere alla fase finale che prevede un premio per il vincitore.

Nel romanzo chick lit LOVE GAME dell’emergente Rossella Leone, il genere rosa, visto che il gioco ha come fine ultimo l’amore, oltre alla vincita di un premio, è dominante, ma non esclusivo, poiché avviene un po’ di tutto. Ci sono molta azione, adrenalina, anche il brivido inaspettato del delitto e, di conseguenza, un giallo da risolvere.

Mi è piaciuto come tutti i generi siano amalgamati perfettamente all’interno del romanzo, che partendo dall’esperimento sociologico dell’analizzare gli atteggiamenti e i comportamenti dei protagonisti (in parte pilotati da istruzioni), giunge ad un piacevole lieto fine, dove verità e bugie si intrecciano, si aggrovigliano, fino a dipanarsi del tutto in quel complesso gomitolo che è la trama. La lettrice è costantemente vigile e divertita dal complicarsi di situazioni che si rivelano imprevedibili.

Protagonista ignara del gioco, cui sta per prestarsi, è Katia che viene convinta dall’amica a staccare dallo studio per concedersi una settimana di vacanza in montagna. Una proposta allettante che cela già un mistero. 
Lo chalet, infatti, è il set delle riprese del gioco LOVE GAME e Katia, diventando un personaggio molto diverso dal suo modo di essere, Karen, è costretta a partecipare, ma scopre come è eccitante sedurre ed essere sedotta e com’è bello innamorarsi dell’uomo perfetto, per chi ha la fortuna di incontrarlo. 
Giocare non è mai stato così emozionante per lei ed anche per la lettrice che, leggendo questo chick lit, prova subito simpatia ed empatia per le vicende della protagonista, quasi costantemente in conflitto per la doppia identità che deve interpretare.

È un romanzo originale, nuovo, diverso dalle solite letture, piacevolissimo da leggere e che dona liete ore di leggerezza.

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