“Il percorso è cominciato e non
si torna indietro. Il prossimo assassinio è inevitabile.”
Pensavamo che il genere poliziesco non avesse più niente da dirci, ma
David Jackson, per il suo esordio letterario, ha scommesso con se stesso di
dimostrarci il contrario. Devo ammettere che ci è riuscito, entrando nel vivo
della vita tra colleghi poliziotti e mostrando quali sono i meccanismi che li
accomunano, facendoli sentire “fratelli”, e quali quelli che li allontanano.
Sono i secondi che li portano a complottare fra di loro, a fare gruppo,
emarginando altri, oppure arrivare a ostacolarsi a vicenda pur di fare
carriera. È un po’ quello che avviene in tutti gli ambienti lavorativi, ma in
un distretto di polizia, fra uomini armati di pistola, le questioni personali e
professionali risultano amplificate, anche perché solitamente i poliziotti,
così come siamo abituati a conoscerli, sono delle vere “teste calde”. Sarà
soltanto un luogo comune, ma così ci appassionano e ci appaiono interessanti.
In Alta velocità, un esordio ricco di azione, il protagonista Cal Doyle
subisce le attenzioni ossessive di un misterioso ed efferato assassino che ha
deciso di fare terra bruciata intorno a lui, non soltanto nell’ambiente
lavorativo, ma anche in famiglia. Il suo obiettivo generale è tagliarlo fuori
dalla società. Nessuno può parlare con lui, dimostrarsi suo amico, senza
correre il rischio di morire di una orribile morte violenta. È un po’ come
portare sfiga ai massimi livelli.
La fantasia del killer, che inizia ad uccidere i suoi partner di lavoro
nel New York Police Department, ha un qualcosa di sorprendente, così come lo è
anche la tortuosa trama, costantemente in evoluzione, grazie a colpi di scena
piazzati ad effetto.
Nonostante tutto gli sia contro, Cal resta un uomo coraggioso, che non
perde la battuta sarcastica, anche nelle avversità. Quando Cal Doyle si trova
ad essere solo nella lotta contro il suo spietato nemico, a fargli compagnia e
a cercare di scoprire la verità, c’è soltanto il suo attento lettore ed anche
questo fa parte del bello di questo thriller poliziesco.
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