34 pagine che costituiscono un piccolo gioiello nel
quale la scrittrice, che si nasconde dietro lo pseudonimo di Laura Martini,
racconta l’essenza sognatrice delle donne. In particolare, la lettrice si trova
a simpatizzare con la trentacinquenne protagonista, Lucia, anche lei una donna
con l’hobby della lettura, verso la quale ha quasi un accanimento ossessivo.
Per lei leggere è vivere storie scritte da altri, lasciando che la guidino
anche nella sua vita. Quando la finzione narrativa si confonde con la sua
quotidianità, il peccato che sta per vivere comincia ad assumere sembianze
perfette e sempre più reali.
Lucia è una donna troppo sola per non lasciarsi
attirare dagli elementi reali che le ruotano attorno, come Giorgio, l’aitante
giovane pittore che si trasferisce di fronte a casa sua. Guardarlo, sognarlo,
desiderarlo, per Lucia, potrebbe diventare un impegno a tempo pieno, trasformandosi
in qualcosa di molto meno idealizzato, quando lui se ne accorge.
Un racconto bellissimo e, nonostante sia breve,
riesce a rivelare anche un eclatante colpo di scena, niente affatto
prevedibile.
Lo stile è audace, ma mai volgare. La scrittura è raffinata
ed elegante nei contenuti e risulta piacevolissima nell’atto della lettura. La
storia è sorprendente, avvincente profondamente sensuale.
L’adulterio è il peccato che preferisco e che
coinvolge di più nelle storie che pretendono di essere romantiche e fortemente
erotiche.
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