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giovedì 19 settembre 2013

Ti stavo aspettando di Laura Martini

34 pagine che costituiscono un piccolo gioiello nel quale la scrittrice, che si nasconde dietro lo pseudonimo di Laura Martini, racconta l’essenza sognatrice delle donne. In particolare, la lettrice si trova a simpatizzare con la trentacinquenne protagonista, Lucia, anche lei una donna con l’hobby della lettura, verso la quale ha quasi un accanimento ossessivo. Per lei leggere è vivere storie scritte da altri, lasciando che la guidino anche nella sua vita. Quando la finzione narrativa si confonde con la sua quotidianità, il peccato che sta per vivere comincia ad assumere sembianze perfette e sempre più reali.

Lucia è una donna troppo sola per non lasciarsi attirare dagli elementi reali che le ruotano attorno, come Giorgio, l’aitante giovane pittore che si trasferisce di fronte a casa sua. Guardarlo, sognarlo, desiderarlo, per Lucia, potrebbe diventare un impegno a tempo pieno, trasformandosi in qualcosa di molto meno idealizzato, quando lui se ne accorge.   

Un racconto bellissimo e, nonostante sia breve, riesce a rivelare anche un eclatante colpo di scena, niente affatto prevedibile.

Lo stile è audace, ma mai volgare. La scrittura è raffinata ed elegante nei contenuti e risulta piacevolissima nell’atto della lettura. La storia è sorprendente, avvincente profondamente sensuale.

L’adulterio è il peccato che preferisco e che coinvolge di più nelle storie che pretendono di essere romantiche e fortemente erotiche.

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