Baghintos, 31 ottobre 1880. Non è solo la notte
delle anime, ma anche quella in cui inizia una storia triste, che raccoglie
tutti gli aspetti della vita umana e li narra dal punto di vista di una società
fortemente matriarcale, come quella sarda. È la storia di una bambina che nasce
portando addosso il fardello di una colpa non sua e, forse, proprio per questo,
riesce a giungere sino al cuore del lettore, facendolo intenerire, riflettere e
commuovere.
Il cuore selvatico del ginepro, splendido romanzo d’esordio
di Vanessa Roggeri, è la storia di una famiglia che si lascia assorbire da antiche
credenze e superstizioni, ne trascina i componenti verso direzioni diverse, e
impone loro un’esistenza angosciante, crudele e infelice.
In Sardegna, se una famiglia arriva ad avere sette
figlie femmine consecutive, sta attirando la disgrazia per il suo nucleo e per
l’intero paese. Questo accade alla famiglia Zara e l’unico modo per porre fine
alla sciagura è uccidere subito la settima nata. Ma questa storia deve fare i
conti con l’innocenza di una bambina, Lucia, la primogenita, che, troppo piccola
per capire, decide di salvare quella creatura indifesa nella quale riesce a
vedere soltanto la sua sorellina. Lucia ha il cuore grande e lo sanno tutti in
famiglia. Le perdonano quel gesto, ma non riescono a voler bene all’ultima
nata, cui Lucia ha dato il nome di Iannetta. Tutti devono tenerla a distanza,
perché lei è una coga maledetta e
Iannetta stessa, crescendo in questo mondo di superstizione, se ne convince. Soltanto
Lucia non ne è certa. Non ci vuole credere. Per lei, il legame di sangue vuol
dire automaticamente amore, ma per non tutti è così.
Passano gli anni e la famiglia viene emarginata dal
resto del paese e affronta varie disgrazie, che tutti attribuiscono a Iannetta.
Anche Lucia dovrà fare i conti con la superstizione, con quell’alone di mistero
che avvolge la vita di sua sorella.
Il cuore selvatico del ginepro si rivela essere
quello di Iannetta, la quale è come un legno di ginepro, ossia esile, ma
abbastanza robusta da non spezzarsi, nonostante l’odio e il rancore altrui.
Questo romanzo è principalmente la storia di due
sorelle, Lucia, così equilibrata e razionale, e Iannetta, così odiata e maledetta,
con il fardello di un’antica colpa non sua. Tra le due sorelle si instaura un
rapporto segreto, unico e speciale che, però, la società e il corso degli anni
e delle sventure mettono a repentaglio.
Nel libro le protagoniste sono donne molto diverse
tra loro. Ci sono donne che lottano per sopravvivere o che si lasciano accecare
dalla superstizione, dal rancore o dalla gelosia, ma anche figure femminili più
moderne e capaci di guardare oltre.
È un romanzo che racconta un mondo ancestrale,
agreste, selvatico, ma anche fortemente intimo e pieno di passioni. Un romanzo
assolutamente consigliato.
Già il titolo mi ha conquistata , leggendo la tua recensione l'interesse è cresciuto, lo cercherò senz'altro. miao
RispondiEliminaciao Pupottina, grazie per il consiglio, bella recensione, complimenti, interessante come storia, molto originale, ciao baci rosa, buona settimana.)
RispondiEliminaLo sto leggendo adesso e mi sta piacendo davvero tanto!!
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