Tutto ciò che non va bene nel mondo oggi viene
proiettato in un fantascientifico futuro
con Italo Bonera.
È il 2056 ed esistono ancora corruzione, abusi di
potere, omertà, immigrazione clandestina, insieme a violenza, sesso e morte.
Agisce un personaggio che resta senza nome. È un
insegnante che, per futili motivi o meglio senza un reale motivo, viene
arrestato ed entra in un tortuoso sistema, ne resta intrappolato e lui non può
fare altro che sperare di fuggire, anche a costo di fingersi un vegetativo per
mesi, per non destare sospetti e per pianificare per se stesso una nuova,
possibile, libertà.
Nella finta Democrazia, un regime totaldemocratico
del futuro, il protagonista viene trasformato in un mercenario della Direzione
Terza del Direttorato e qualcosa nella sua anima si spezza per sempre. La sete
di vendetta si impossessa di lui e continua a cambiarlo. Non sarà il sangue
versato a placare la sua anima.
Lo stile è incisivo, breve, fulmineo. Il ritmo
della narrazione è serrato, avvincente e riserva vari colpi di scena e chiusura
ad effetto dei singoli capitoli. La storia, di un uomo normale che
progressivamente si trasforma, perdendo la propria umanità e lasciandosi
sopraffare dal demone che è in lui, colpisce e fa immedesimare il lettore nel
senso di sconforto e di insoddisfazione che alberga nel nostro subconscio.
Nel pessimismo per il futuro, c’è una sorta di
energia atavica che spinge il protagonista a pianificare ed agire.
Io non sono come voi è un thriller che parla di un futuro agghiacciante
che continua a schiacciare i più deboli e gli individui comuni. Un bel romanzo
di fantascienza, made in Italy e
finalista del premio Urania 2012, da non lasciarsi sfuggire.
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