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giovedì 4 luglio 2013

Alex Cross La memoria del Killer di James Patterson

La memoria del Killer è un romanzo di Patterson del 2010 ed è nato già come un prequel per raccontare il passato, anche doloroso, non solo professionale, dell’ormai famoso Alex Cross, prima agente federale e poi criminologo consulente per polizia e FBI. Dico ormai perché con la saga di polizieschi, che narrano i casi investigativi di Alex Cross, James Patterson è arrivato già a 18 romanzi di cui questo, La memoria del Killer, è il dodicesimo dei quindici giunti in Italia.

Ultimamente, è stato ripubblicato in concomitanza con l’attesa per l’uscita del terzo film della serie (il 18 luglio 2013), dopo i celebri “Il Collezionista” e “Nella morsa del ragno”, interpretati da Morgan Freeman.

La copertina di Alex Cross La memoria del Killer (edizione 2013 Longanesi) è quasi identica alla locandina del film con gli attori che interpretano i due personaggi principali: il giovane Alex Cross, interpretato da Tyler Perry, e il killer (non il Macellaio, come nel libro, ma Picasso), interpretato da Matthew Fox, celebre per la serie tv LOST.

Guardando il trailer, ci si accorge che il film è ispirato al romanzo, ma non è fedelissimo. Anzi, è molto libero. In attesa di vederlo al cinema, ecco la mia opinione positiva sul libro e come potrebbe non esserlo visto che parlo di Patterson.     

Fece un piccolo inchino. «Sì, sono pazzo fino a questo punto.»

La caratteristica di Michael “Il Macellaio” Sullivan è proprio l’ironia del suo inchino a fine lavoro, oltre all’essersi guadagnato il suo nomignolo, grazie ad una duplice motivazione. La più semplice da intuire è proprio l’efferatezza dei suoi crimini, che appaiono folli e barbarici.

Nel romanzo, James Patterson dà, come sempre, al lettore la possibilità di scegliere in chi immedesimarsi, se nel buono o nel cattivo, oppure può essere entrambi, poiché lui, a capitoli alterni, narra le vicende, prima con gli occhi di Cross e poi con quelli del Killer.

Il Macellaio è un bel personaggio complesso e a tutto tondo, che mi dispiacerà non ritrovare, in maniera fedele, nel film. Anche Cross è un personaggio descritto e raccontato in maniera esaustiva, e che ho già imparato a conoscere in altri libri della saga. 


Il Macellaio ha un passato, che emerge nei suoi ricordi, un presente, nel quale agisce, spinto a reiterare quel passato che non riesce a cancellare, e anche il suo futuro promette una scia sempre crescente di nefandezze e delitti, che rinnovano ed amplificano la rabbia che porta dentro di sé.

Nel passato di Cross non c’è molto, poiché di lui conosciamo già ampiamente il futuro (essendo questo romanzo un prequel nella globalità della narrazione relativa a questo personaggio, nato come 12esimo volume di una saga di romanzi polizieschi preesistenti), ma ci viene raccontato l’evento traumatico alla basa di ogni sua scelta futura.

Agghiacciante, commovente, brutale, anche amaramente ironico in alcune scene, ma soprattutto avvincente e ben calibrato in tutto per un ritmo della narrazione che non subisce rallentamenti o pause. Intrappola il lettore in una sequenza di eventi che tenderanno a confluire in un’unica direzione fino alla rivelazione finale. 
È un libro che si legge con entusiasmo e rinnova altrettanta passione nel volerne leggere un altro della serie. Alex Cross e le sue indagini sono, giustamente, i romanzi più venduti in America e nel mondo per la qualità e la bravura con cui sono scritti, scorrevolmente, e raccontati, con un ritmo incalzante. Alex Cross è il personaggio di un profiler in cui ci si immedesima e che colpisce per l’umanità e i valori positivi e debolmente terreni.

Il personaggio criminale del Macellaio che Patterson ci racconta in La memoria del killer è memorabile, ideato e creato per conquistare il lettore. 

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