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lunedì 1 luglio 2013

Abisso senza fine di Karin Slaughter

Mirabile come sempre la bravura di Karin Slaughter nel narrare storie che si intrecciano, intessendo una trama complessa, tracciata da semplici parole, che, con abilità e intelligenza, lei sa disporre all’insegna di un’opera di successo.

Abisso senza fine è il nuovo romanzo che coinvolge in profondità i personaggi, che noi lettori abbiamo già imparato a conoscere e ad apprezzare per le loro qualità investigative, oltre che personali. Questa volta l’indagine riguarda da vicino l’agente Faith Mitchell e la sua famiglia: la madre Evelyn, ex capitano di polizia, coinvolta in uno scandalo per corruzione, il fratello Zeke e i figli, Jeremy e Emma.

Il thriller inizia come sempre con il botto: Evelyn viene rapita e casa sua è la scena del crimine. Faith è, in parte, coinvolta nella carneficina.


La vicenda si svolge sempre in poco più di tre giorni e le vite di tutti i personaggi subiranno un’evoluzione. Anche quelle del detective dislessico Will Trent e della pediatra Sara Linton.


Lo stile di Karin Slaughter è, come sempre, senza mezzi termini, brutale quando serve, altamente scientifico nell’analisi della scena del crimine e dettagliato anche dal punto di vista psicologico dei personaggi, il cui presente e passato non hanno mai ombre per la lettrice. Tranne quando servono ad aumentarne la suspense.

Un thriller avvincente e che si può definire fantastico, anche perché il mondo della narcotici e i segreti di famiglia vengono svelati fra colpi di scena e sparatorie. Corruzione, segreti, lealtà e promesse che vengono infrante sono alla base di Abisso senza fine. La parte pesante dell’indagine è tutta nelle mani di Will Trent che stavolta è affiancato da Amanda Wagner e non da Faith, troppo coinvolta in prima persona nel caso, per via di sua madre, e per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Sicuramente, tra i romanzi più belli della Slaughter, che si riconferma una scrittrice di successo un volume dopo l’altro.
VOTO 10+

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