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domenica 23 giugno 2013

Simonetta Santamaria è una delle signore della suspense made in Naples.» LA REPUBBLICA

Un padre disposto a tutto per vendicare l’assassinio della figlia
Un ex poliziotto che ha deciso di farsi giustizia da solo
Un uomo sul punto di immergersi nell’abisso più cupo della propria anima
In libreria: 27 giugno 2013

Simonetta Santamaria
IO VI VEDO
Tre60 - thriller - pag. 364 - 9,90 -

Napoli, novembre 2011. Sul ciglio di una strada di periferia viene trovato il cadavere della giovane Lucia Campobasso. È stata uccisa in modo brutale: per gli inquirenti, si tratta di un’esecuzione. Ma i responsabili rimangono ombre inafferrabili, ombre che tormentano il padre della vittima, un poliziotto.
Febbraio 2012. Maurizio Campobasso, capo del reparto investigativo anticrimine di Napoli, ha ricevuto una soffiata «sicura»: in una cascina abbandonata sono rinchiusi dei clandestini, in attesa di essere mandati per le strade a rubare o a prostituirsi. Dopo aver circondato l’edificio, però, la squadra viene assalita alle spalle da un commando armato. Nell’agguato muoiono quattro agenti e Campobasso perde un occhio. Era una trappola.
Maggio 2012. Menomato nel fisico e stravolto dal dolore e dal rimorso per la perdita della figlia e dei colleghi, Campobasso si dimette dalla polizia. Le indagini non hanno portato a nulla e lui ha perso ogni fiducia nelle istituzioni. Ma il suo animo è tormentato dall’oscura sensazione che tutte quelle morti siano collegate e che sia proprio lui, Maurizio Campobasso, la chiave di un piano criminale più vasto e sanguinario di quanto si possa immaginare.
È ora di mettere da parte la Legge e di agire, nell’ombra, come un feroce giustiziere solitario. È ora di scatenare una spietata caccia all’uomo – o agli uomini – che non risparmierà niente e nessuno. Perché quando il desiderio di vendetta prende il sopravvento, nulla può fermarlo...

Simonetta Santamaria giornalista e autrice di thriller e horror. Cura, insieme allo scrittore Maurizio Ponticello, la rassegna letteraria INpastallautore. È membro della Noir Factory.

Il suo sito è www.simonettasantamaria.net




«La Santamaria è lo Stephen King napoletano.» Corriere del Mezzogiorno

2 commenti:

  1. Noto robusti riferimenti a tanta triste realtà.

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  2. E hai ragione, Adriano. Le mie storie attingono proprio dal quotidiano; non amo scrivere di gratuite violenze, tutto è sempre motivato da qualcosa di estremamente umano per cercare di creare quell'empatia tra lettori e personaggi. Spero sia una buona lettura per tutti ;)

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