Morte sospetta, opera prima di Tim Weaver, è un
thriller agghiacciante che prende già con l’incipit e che riesce ad
appassionarti e non ti molla fino alla fine, ricca di colpi di scena. È la
storia che ti cattura. È il personaggio, alla ricerca di una ragione
accettabile alla perdita della persona che ama, che ti entra dentro, fin sotto
la pelle. Il suo lavoro è quello di cercare le persone scomparse e si scompare
in vari modi: si esce di casa per non tornare più, si muore di malattia, si
muore in uno scontro frontale …
Si tratta di traumi che destabilizzano la vita
interiore di chi resta, ma c’è sempre qualcosa alla base di chi fugge di sua
iniziativa.
Il protagonista David fa i conti con gli
allontanamenti volontari ogni giorno, per spiegare una morte che non avrebbe
mai dovuto veder arrivare. David accetta un caso diverso dagli altri. Un
ragazzo risulta, prima, scomparso da cinque anni e, poi, ritrovato morto in un
terribile incidente stradale un anno prima, ma la madre è convinta di averlo
visto vivo e vegeto, camminare per le strade di Londra.
Inquietante e progressivamente avvincente,
soprattutto perché non è una ghost story, ma un thriller dove la brutalità è
una delle componenti che Tim Weaver ha saputo dosare tra le pagine. Non è la
classica storia che a tratti sembra assurda. Potrebbe accadere. Non solo perché
la speranza, di ritrovare chi amiamo e di poter avere una seconda opportunità
con loro, non vuole abbandonarci. Tutto viene spiegato nei dettagli. L’indagine
giunge in profondità, ma non trascura i risvolti psicologici. Dare una seconda
opportunità o la possibilità di ritrovare una vita felice è l’idea dominante,
ma non sempre le strade per raggiungerla sono lecite.
È sicuramente un prodotto commerciale
riuscitissimo. Alle spalle di Tim Weaver, c’è stato un team che ha definito e
controllato i dettagli per raggiungere un ottimo prodotto, in grado di conquistare
anche i lettori di thriller più esigenti. Morte sospetta è un romanzo da non
lasciarsi sfuggire e il primo di una trilogia, che mi riprometto di leggere per
intero.
VOTO 10+
Ci sono molti elementi drammatici non consueti, direi.
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