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mercoledì 24 aprile 2013

Sotto tiro di David Baldacci

Non si può uccidere ciò che non vedi arrivare”.

David Baldacci ne fa il motto di uno dei suoi personaggi, uomini eroici che non temono niente e nessuno, densi di sfumature psicologiche, carichi di  abilità psicofisiche che li rendono esseri al di sopra della media, elementi che si sogna di incontrare e, perché no, anche di essere.

Nel thriller SOTTO TIRO ci presenta John Puller, un veterano di guerra e il miglior agente speciale del Comando dell’esercito degli Stati Uniti per le indagini penali.

A lui affianca una detective locale, Samantha Cole, e tutto acquista sfumature diverse, più avvincenti, e il nostro caro Baldacci non ci risparmia nessun colpo di scena, nemmeno quelli che non avremmo scelto di leggere. 
La sua strategia narrativa è stupirci sempre, complicare le situazioni, renderle avvincenti fino all’inverosimile per non permetterci di staccare gli occhi dalla pagina.

C’è un mix di intrighi in questa storia che solo Baldacci è capace di orchestrare e anche stavolta riesce a non deludere chi decide di leggere uno dei suoi romanzi.

Altro punto a favore di questo thriller paranoico è l’abilità di descrivere le vicende come se fossero le scene di un coinvolgentissimo action movie.

L’unica cosa che non mi sarei mai aspettata in questo thriller è Awol, ma è perfettamente integrato nella storia ed è un aspetto non indifferente che ci porta ad amare il personaggio di John Puller.

1 commento:

  1. Devo ammettere che Baldacci scrive, anche se il termine può suonare banale, molto bene!

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