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lunedì 8 aprile 2013

Nulla resta nell'ombra di Claudia Vilshöfer

Dopo Nele Nehuaus, la mia passione per le scrittrici tedesche di thriller ha una nuovo donna in elenco. Claudia Vilshöfer è nata in Brasile, oggi vive a Colonia, ma sicuramente è stata in Italia, almeno una volta e per un lungo periodo durante il quale ha imparato a conoscerla e amarla in tutte le sue sfumature culturali, storiche e folkloristiche. È così che è nato il suo capolavoro. Oltre allo stile conciso, alle tecniche narrative che rendono Nulla resta nell’ombra un romanzo avvincente, un thriller pieno di risvolti inaspettati, il modo in cui Claudia Vilshöfer parla del nostro Paese cattura l’attenzione del lettore italiano, che sente parlare di aspetti, paesaggi e usanze che già conosce.

La storia narrata è ovviamente una vicenda noir che nasconde molti misteri, segreti e situazioni terrificanti per la protagonista Sarah, il cui marito, Mark Holling, scompare inspiegabilmente durante il viaggio di nozze. La vicenda si accresce di indecifrabili indizi, mentre, parallelamente, la storia di Sarah si alterna a ciò che è accaduto al marito sia nel passato sia durante quel maledetto viaggio di nozze.


Sarah Holling è una donna che diventa forte e caparbia nel dolore e nelle avversità e si ostina a non credere alle motivazioni che i Carabinieri italiani le danno sull’allontanamento volontario di Mark. Lei sente che a Mark è accaduto qualcosa di terribile e non si rassegna. Anzi, si improvvisa investigatrice e, quasi un anno dopo, torna in Italia, tra le solitarie colline del Piemonte, avvolte da vitigni, per indagare.


È un thriller psicologico molto interessante. Ci si immedesima nelle preoccupazioni e nelle riflessioni della protagonista femminile che non ci mette niente a infilarsi in guai più grandi di lei. Mentre l’atmosfera lenta, sospesa e opprimente dell’afoso Piemonte nel periodo estivo fa da sfondo alle ricerche di Sarah, ogni cosa si tinge del colore del sangue e l’apparente tranquillità inizia a svelare i suoi misteri. 

Confesso di averlo letto in poche ore, perché la storia da subito mi ha coinvolta e ho trovato Nulla resta nell’ombra un giallo sopra le righe, perfetto per me che sono un’amante del genere e non mi accontento facilmente.


1 commento:

  1. Molti gialli egregi, tra quelli nostrani, sono ambientati in Piemonte: se ne é accorta anche un'americana, dunque! :)

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