Si leggono libri che
sembrano uno uguale all’altro, finché non arriva quello che fa la differenza.
È una storia
originalissima, quella che ho letto. L’autore è Matthew Dicks, il quale, con
L’amico immaginario, ha inventato una storia straordinaria, commovente e che
trasmette un messaggio di speranza, di unione e di forza.
Mi ha incantata la fantasia
che è alla base di questo romanzo. Davvero bravo Matthew Dicks nell’inventare
non solo personaggi verosimili, ma anche quelli immaginari, e nel raccontare le
loro vite quotidiane. Ogni personaggio, anche immaginario, ha una perfetta
caratterizzazione. Alcuni sono più elementari di altri, ma è perché ovviamente
i personaggi immaginari sono legati da un forte vincolo ai loro piccoli
creatori, i bambini che hanno una visione limitata del mondo.
Nelle prime pagine, per me,
è stato come tornare indietro nel tempo e ho ricordato che anche io, come un
po’ tutti, abbiamo avuto un amico immaginario, ma crescendo lo abbiamo dimenticato.
Dicks ha voluto ricordare il suo e farlo diventare un personaggio, un angelo,
un compagno di giochi e all’occorrenza anche un eroe. L’amico immaginario è
anche un romanzo psicologico che fa riflettere sul nostro primo modo di
rapportarci con il mondo esterno, fuori dalla parte interiore, fatta di
fantasie e sogni.
La prima componente
originale di questo romanzo è sicuramente la voce che racconta la storia,
affidata proprio al personaggio immaginario, Budo. Inoltre, originali e
avvincenti sono anche le vicende narrate, quando qualcosa di terribile accade
al piccolo e indifeso Max per colpa di una delle maestre. Una storia che
risulta attuale, possibile più che semplicemente immaginaria.
Ve lo consiglio. È un libro
che bisogna assolutamente leggere.
Mi sento di celebrare
questo scrittore che, come primo lavoro, è un maestro ed ha saputo raccontare
con arte il mondo poetico e fantasioso dei bambini.
Per approfondire, guarda QUI.
Riuscite a ricordarlo il vostro amico immaginario dell'infanzia?
Ne avete avuto uno?
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Riuscite a ricordarlo il vostro amico immaginario dell'infanzia?
Ne avete avuto uno?
Da bambina ho vissuto in una casa piccolissima, con tre fratelli, i genitori e la nonna paterna.....non c'era spazio per un amico, anche se solo immaginario e, adesso che sono adulta, mi rammarico molto di non averlo avuto!!!!!!!
RispondiEliminaOttima la tua recensione Pupy.....
Un bacione
ciao
RispondiEliminami piace questo libro.
Io avevo un orsetto come amico.
Ciao
Non avevo mai sentito parlare di questo autore ma dall'entusiasmo con cui ne parli sembra veramente che valga la pena leggerlo! La storia è originale, soprattutto perché viene raccontata dal punto di vista del personaggio immaginario!
RispondiEliminaMateria delicata, la sfera psicologica dei bambini!
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