Pagine

domenica 28 ottobre 2012

L'amico immaginario di Matthew Dicks

Si leggono libri che sembrano uno uguale all’altro, finché non arriva quello che fa la differenza.
È una storia originalissima, quella che ho letto. L’autore è Matthew Dicks, il quale, con L’amico immaginario, ha inventato una storia straordinaria, commovente e che trasmette un messaggio di speranza, di unione e di forza. 
Mi ha incantata la fantasia che è alla base di questo romanzo. Davvero bravo Matthew Dicks nell’inventare non solo personaggi verosimili, ma anche quelli immaginari, e nel raccontare le loro vite quotidiane. Ogni personaggio, anche immaginario, ha una perfetta caratterizzazione. Alcuni sono più elementari di altri, ma è perché ovviamente i personaggi immaginari sono legati da un forte vincolo ai loro piccoli creatori, i bambini che hanno una visione limitata del mondo.
Nelle prime pagine, per me, è stato come tornare indietro nel tempo e ho ricordato che anche io, come un po’ tutti, abbiamo avuto un amico immaginario, ma crescendo lo abbiamo dimenticato. Dicks ha voluto ricordare il suo e farlo diventare un personaggio, un angelo, un compagno di giochi e all’occorrenza anche un eroe. L’amico immaginario è anche un romanzo psicologico che fa riflettere sul nostro primo modo di rapportarci con il mondo esterno, fuori dalla parte interiore, fatta di fantasie e sogni.
La prima componente originale di questo romanzo è sicuramente la voce che racconta la storia, affidata proprio al personaggio immaginario, Budo. Inoltre, originali e avvincenti sono anche le vicende narrate, quando qualcosa di terribile accade al piccolo e indifeso Max per colpa di una delle maestre. Una storia che risulta attuale, possibile più che semplicemente immaginaria.
Ve lo consiglio. È un libro che bisogna assolutamente leggere.
Mi sento di celebrare questo scrittore che, come primo lavoro, è un maestro ed ha saputo raccontare con arte il mondo poetico e fantasioso dei bambini.

Per approfondire, guarda QUI.

Riuscite a ricordarlo il vostro amico immaginario dell'infanzia?
Ne avete avuto uno?

4 commenti:

  1. Da bambina ho vissuto in una casa piccolissima, con tre fratelli, i genitori e la nonna paterna.....non c'era spazio per un amico, anche se solo immaginario e, adesso che sono adulta, mi rammarico molto di non averlo avuto!!!!!!!
    Ottima la tua recensione Pupy.....
    Un bacione

    RispondiElimina
  2. ciao
    mi piace questo libro.
    Io avevo un orsetto come amico.
    Ciao

    RispondiElimina
  3. Non avevo mai sentito parlare di questo autore ma dall'entusiasmo con cui ne parli sembra veramente che valga la pena leggerlo! La storia è originale, soprattutto perché viene raccontata dal punto di vista del personaggio immaginario!

    RispondiElimina
  4. Materia delicata, la sfera psicologica dei bambini!

    RispondiElimina

Dimmi la tua ...