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domenica 8 luglio 2012

La casa sul fiume di Penny Hancock

Nel tentativo di ottenere quel che volevo, ho finito con il distruggerlo.Un’affermazione forte che sconvolge e ci fa riflettere. Non è un incipit, ma una frase contenuta in un libro, un thriller TimeCrime che si è rivelato pagina dopo pagina. Una storia fatta d’amore, di ossessione, di possesso, gelosia e confusione e scritto con uno stile particolarmente originale, dove la realtà si fonde con il ricordo, con l’immaginazione, con il dolore.  Un thriller da 10+, non solo per la storia raccontata, ma anche per lo stile e la tecnica narrativa utilizzati dalla scrittrice. È un’autentica sorpresa il romanzo d’esordio di Penny Hancock, La casa sul fiume. Il titolo originale è “Tideline”, letteralmente “linea di alta marea” che anche sarebbe stato appropriato, considerando l’intensità di emozioni negative che il libro trasmette, al contrario di “La casa sul fiume”, molto turistico, rasserenante e quasi vacanziero come titolo, ma anche facile da memorizzare. A catturare è anche la copertina con un pesce rosso intrappolato in un barattolo.
L’interiorità dei personaggi è al primo posto in questo romanzo, sfumato di noir, con tutto l’orrore che la mente può nascondere.
È ambientato a Greenwich, vicino Londra, ma non c’è niente che riguardi il famoso meridiano fondamentale. Al contrario, tutto ruota intorno al fiume Tamigi e alla casa sul fiume che dà il titolo al romanzo e rappresenta l’ossessione della protagonista e affascina chi vorrebbe poterci vivere dentro. È una casa da favola, descritta nei dettagli e che costituisce un tutt’uno con la vita acquatica del Tamigi. La protagonista Sonia è una persona sola, vulnerabile, traumatizzata dal passato, con un devoto marito, Greg, spesso lontano per lavoro e la figlia che, per motivi di studio, si è trasferita altrove. Un giorno Sonia riceve una visita mentre è nella sua casa sul fiume. Quella visita riporterà a galla vecchi sentimenti e stravolgerà la sua vita e quella di chi le sta intorno.
Ad andare a trovarla nella bella casa sul fiume è un ragazzo di quindici anni, Jez, nipote di una sua amica e amico della figlia lontana, e sarà proprio lui ad esprimere il desiderio di vivere per sempre in una casa così bella. Sonia troverà mille scuse, mille cose da raccontargli, da fargli vedere, per intrappolarlo, per non farlo andare più via, per legarlo a sé, per imprigionarlo nella sua esistenza, dove lei comprende di non voler avere nient’altro se non Jez e i ricordi del periodo in cui è stata davvero felice. 
Questo è solo l’inizio di un romanzo psicologico che indaga l’anima e che narra le vicende attraverso soli due punti di vista: quello di Sonia e quello di Helen, zia di Jez.
È un romanzo che vi consiglio se apprezzate le letture molto intime, introspettive, psicologiche, agghiaccianti nei sentimenti, nei pensieri, nelle riflessioni, e che non mancherà anche di commuovervi per la sua intensità. Il personaggio di Sonia, così approfonditamente indagato mentalmente, saprà restarvi dentro, con i suoi problemi, la sua confusione e la sua lucida follia. L’unico obiettivo del lettore, dopo averne letto le prime pagine e addentrarsi nel vivo della storia fino a scoprirne lo sconvolgente finale.

15 commenti:

  1. “Nel tentativo di ottenere quel che volevo, ho finito con il distruggerlo.”
    Una frase vera! Un abbraccio e buona domenica

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  2. L'ho letto ed hai ragione di proporlo. Concordo con la tua recensione su tutto.
    Buona domenica.

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  3. Non l'ho letto, ma le tue recensioni mi fanno sempre venire voglia di prendere un libro in mano ;-)
    Buone vacanze!!!!!!

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  4. In effetti Londra si presta di nuovo a credibile scenario di storie criminali.

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  5. Anch' io non l'ho letto. Buona estate!!!

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  6. Ciao Tina .
    Beata te che vai in vacanza .
    Spero di poterci andare anch'io almeno ad Agosto ...mi accontento anche per settembre.
    Intanto ti faccio i miei auguri per una felice vacanza .
    Buon viaggio e a presto .
    Un bacio Lina .

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  7. Grazie a te ho scoperto una nuova scrittrice di thriller della quale mi "occuperò" molto presto. Il fatto è che tu fai delle recensioni che quasi costringono chi di legge a leggere poi il romanzo. E fai bene.

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  8. Sai sempre interessare con queste tue recensioni ....n Buona vacanza Pupy miaaaoooùùùùùùùùùùù

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  9. Succede spesso, anche nel minimalismo quotidiano. L'autore esaspera questo concetto ottenendo un triller mozzafiato.
    Un caro saluto e grazie per le tue sempre preziose segnalazioni

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  10. Bella la frase che hai scelto..Pupottina tu sei una vera cultrice del genere crime, sia televisivo che libresco!
    Io invece lo conosco poco, mi sono fermata a Stieg Larsson e non ho ancora finito al millenium trilogy..i libri di Dexter mi incuriosiscono, proprio perché hanno una trama differente dalla serie...chissà riuscirò a leggerli prima o poi...:-)

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  11. ...ciao, stella !!!
    Perdòno, perdòno, perdòno...
    ...non è cattiva volontà,la mia, è solo che sono x forza di cose meno assidua in ogni blog amico da quando (e per i motivi che mi hanno indotta a farlo) ho chiuso "Charity"...
    ...però, anche se a "spizzichi e bocconi", ci sono sempre, còntaci!

    Grazie del consiglio di lettura, vado a rileggermi con calma il post, e nel frattempo ti auguro una STREPITOSA VACANZA!

    Mille baci a te e
    fagiolino ^_^ !!!!!

    M@ddy

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  12. Questo mi garba...

    Bacio cara e buona giornata!

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  13. Le tue recensioni sono deleterie...mi fanno venir voglia di comprare tutti i libri

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  14. Amore, possesso, gelosia... sono decisamente i temi che intrigano Pupottina!! ;-)

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  15. Devo avere già letto qualche recensione in merito.

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