FABRIZIO SILEI
Un pitone nel pallone
Salani
Non bastano la scuola, gli allenamenti di calcio, i
compiti a casa e i genitori che non sempre ti capiscono. A volte ci si mettono
anche i nuovi arrivati che sembrano più bravi e più simpatici di te. E allora
che cosa fare quando la gelosia sembra stritolarti come un pitone?
Federico è in quinta elementare e sente che ormai sta
crescendo e presto non sarà più un bambino. La sua vita scorre tranquilla, tra
la scuola e gli allenamenti di calcio. Ma una mattina d’inizio anno scolastico
la sua routine fatta di piccole gioie quotidiane viene interrotta dall’arrivo
di un nuovo compagno di classe. Dragos, questo il suo nome, ha i capelli rossi,
meravigliosi braccialetti colorati ed è un insuperabile portiere. Di colpo
Federico non si sente più al centro dell’attenzione: gli amici, la scuola, la
maestra, perfino l’allenatore di calcio sembrano avere occhi solo per il nuovo
arrivato. Ed ecco che accanto a Federico compare un pitone, che comincia a
sibilargli nelle orecchie strategie sempre più elaborate per mettere fuori
gioco il rivale. Forse i consigli del pitone non sono sempre molto corretti, ma
sembrano così convincenti… Per fortuna Federico ha un nonno speciale, che dopo
una vita dedicata a costruire navi in bottiglia, ha sviluppato una particolare
sensibilità per i pitoni e per i sentimenti che li generano.
DAL LIBRO:
«Federico ha paura e Pitu lo sente, allora si avvicina al
suo orecchio e gli suggerisce mille modi per liberarsi di Dragos, dai più
fantasiosi e surreali ai più pratici e perfidi. Ma Federico scuote la testa.
Non è ancora convinto. Il pitone con le sue spire è ora grande come tutta la
stanza, straripa, inghiotte il letto, mangia l’aria centimetro dopo centimetro
con la sua mole. Se la madre aprisse la porta in questo momento sarebbe
schiacciata dalle sue colossali spire e investita dall’aria nauseabonda che si
respira in quella stanza dove bollono pensieri lividi come uova marce».
Fabrizio Silei è nato nel 1967 a Firenze. Diplomato all’Istituto d’Arte e laureato in
Scienze Politiche, ha lavorato per anni come sociologo presso diversi istituti
di ricerca. Scrittore e artista esperto di comunicazione sociale, è una delle
nuove voci della narrativa italiana. Il suo primo romanzo, Alice e i
Nibelunghi, nel 2008 è stato l’unico romanzo
italiano finalista al Premio Unicef di letteratura per il diritti dell’uomo e
del bambino. Bernardo e l’angelo nero ha
vinto nel 2010 il Premio Il Gigante delle Langhe, sezione adolescenti, ed è
stato selezionato da «Scelte di classe», della Tribù dei Lettori, tra i
migliori libri del 2010.
2 commenti:
Sicuramente nel solco della miglire letteratura per ragazzi,e non solo.
Sembra interessante...
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