VOTO 10+ per Patient Zero che è il primo romanzo che leggo di Jonathan Maberry. Vi assicuro che il
mio giudizio non è dettato solo dal fatto che è un periodo in cui gli zombie
sono di moda un po’ dappertutto. Se conoscete bene la vostra Pupottina, saprete
che, dai tempi di George Romero, gli zombie con il loro virus e la loro
famelica ricerca di sangue hanno sempre occupato un posto centrale nel suo immaginario
horror.
Pupottina di questo romanzo adrenalinico, come
uno dei migliori action mai visti, vi parla in maniera entusiasta perché vi
tiene svegli, vi scarica delle vostre tensioni esistenziali e vi fa pensare ad
un ipotetico attacco del bioterrorismo in cui per sopravvivere dove combattere.
È tutta una lotta per la sopravvivenza.
Il protagonista, il Detective Ledger, un
poliziotto di Baltimora, non è un uomo
qualunque: parla varie lingue, è esperto di arti marziali come Judo e Jujutsu; è intelligente e ha
spirito d’iniziativa; è super addestrato ed ha a disposizione armi
supertecnologiche. Vi renderete conto che anche nel corpo a corpo è micidiale.
Ha un passato doloroso, da cui sfugge,
ostentando un carattere da duro e un’ironia sarcastica verso tutto è tutti. È anche
molto impacciato con le donne, ma è anche un perfetto cavaliere.
Quando viene reclutato da una squadra speciale e
segretissima dell’antiterrorismo, si trova in ferie e in spiaggia ad ammirare
bikini e forme femminile che prendono il sole. La licenza gli è stata concessa
dopo un scontro a fuoco in cui ha perso un collega. Ledger non immagina
minimamente che nel giro di poche settimane, per dimostrare il suo valore, dovrà
uccidere due volte lo stesso uomo che, dopo la prima apparente morte, si è
trasformato in uno zombie.
Ledger non sa niente di ricerche scientifiche e
bioterrorismo. Preferirebbe continuare ad ignorare tutto e far finta che gli
zombie non stanno conquistando la città ma, per far leva su di lui, le squadre
super segrete rapiscono il suo migliore amico e per lui Ledger deciderà di
combattere contro il male.
Mi direte che sembra un action movie. È vero e mi stupisco che nessuno ci abbia ancora pensato a realizzarlo. Però, dovrebbe essere fedele in tutto e per tutto al romanzo di Maberry. Solo così potrebbe essere un film stupendamente riuscito. E a interpretare Joe Ledger non ci metterei banalmente l’ormai attempato Bruce Willis, ma Sullivan Stapleton o Til Schweiger.
Come uomo dotato di un super coraggio e di una super capacità di far fronte al pericolo, Joe Ledger lo possiamo paragonare a Jason Bourne o a Jack Bauer della serie tv 24. È l’uomo giusto, al momento giusto e nel posto giusto. E’ un romanzo action-thiller che vi consiglio di leggere se vi piacciono gli zombie, i combattimenti, le sparatorie con armi letali di ultima tecnologia che sembrano non arrivare mai all’ultimo colpo.
A sorprendere è anche l'originale copertina double face, nel caso la prima vi
avesse inquietati poco.
Mi raccomando, quando interrompete per un motivo o per l’altro, non andate
a controllare dietro le tende della finestra e non cercate di procurarvi armi
illegali per difendervi. ^___^
AVVISO SPOILER - Non continuate a leggere!
Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo, non
continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte
parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
E’ un libro di cui si è impossessato mio marito Kevin che lo sta già
leggendo entusiasticamente. Forse è un genere più per uomini, ma se le donne
non si spaventano a vedere film d’azione, non si troveranno scontente di
lasciarsi coinvolgere in un’avventura senza paragoni.
Il romanzo, come tutti i libri Casini, non ha i numeri di pagina e si legge
senza sapere quando si arriva alla fine. Non ci si accorge nemmeno di aver
letto 600 pagine, tanto le scene sono collegate fra loro e sono composte da
capitoli brevi, indicati non con un banale numero progressivo, ma con il luogo,
la data e l’ora, minuti compresi, in cui si svolge l’azione. Incredibile, ma
come tecnica narrativa funziona.
I capitoli alternano le vicende dove agiscono i buoni, cioè coloro che
lottano contro gli zombie, e quelle dove agiscono i cattivi, cioè coloro che
hanno creato gli zombie. In quest’ultimo gruppo negativo, il fronte comune
arriva a spaccarsi perché ognuno vuole fare i propri interessi prevaricando gli
altri.
Legder entra a far parte della Echo,
la task force militare e segreta, con il compito di individuare i
terroristi che stanno diffondendo un agente patogeno che trasforma gli uomini
in zombie.
Legder scoprirà che si tratta di fondamentalisti islamici decisi a colpire
gli Stati Uniti.
Le donne in questo libro hanno di due tipi di personalità, ma sono tutte
ugualmente bellissime, proprio come piace immaginarle agli uomini. Grace, il
Maggiore Grace Courtland, è una donna entrata nell’ambiente militare per
dimenticare un passato doloroso in cui ha perso il suo bambino malato, e da
subito odia Ledger, ma i sentimenti sono destinati a mutare. Lui è un perfetto
gentiluomo e lei è una donna che non cede. Grace è la donna buona.
Amirah, invece, è una scienziata a capo di un gruppo di ricercatori. È una
donna subdola che usa il suo corpo per corrompere gli altri. È una donna ambiziosa,
una fondamentalista islamica, un essere umano povero di nobili qualità che
sceglie di affidarsi totalmente alla ricerca.
La creazione di zombie è più complicata ed elaborata di quella che la Echo
immagina. Col passare delle ore, sapientemente annotate come incipit di ogni
capitolo, ci si accorge che anche gli zombie tendono a perfezionarsi, arrivando
a ragionare e parlare. Varie versioni di zombie vengono create con l’intendo di
dominare il mondo.
Anche le informazioni che arrivano alla Echo e quelle che sfuggono dalla
task force sono pilotate. C’è una talpa tra di loro. Ledger lo intuisce ed ha
dei sospetti. Tutto appare rovinosamente destinato a fallire nonostante i
combattimenti terminati con successo e gli zombie eliminati, di nuovi, più
pericolosi e feroci, arrivano ad assalirli. Si è sempre circondati e sempre con
il loro fiato putrido e le loro zanne
sul collo. Mr Church, l’uomo misterioso, il capo di Ledger, gli carta bianca in
questa lotta contro il tempo. Un libro, scritto per essere la trama di un film,
stile Mission Impossible!
Una curiosità: gli zombie vengono chiamati anche
“Walker” e “Cervelli-molli”.
La trama è convincente e ben articolata. Lo stile
e la lunghezza dei capitoli ti invogliano a continuare la lettura. L’avventura
è alleggerita dall’ironia del protagonista anche nei momenti di forte tensione.
Una lettura che scorre con entusiasmo sino al finale aperto. Patient Zero,
infatti, è il primo di una serie di libri su Joe Ledger ed è un inizio
grandioso.
Voi, l’avete letto? Vi piacciono gli zombie?
Vi piacciono le arti marziali come il Judo e il Jujutsu?
Vi spaventa il bioterrorismo?
Vi piace un personaggio ironico per alleggerire una
trama con un pericolo apocalittico?
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