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Dimmi il tuo segreto
Io la troverò
Dove si annida il male
Il confine del silenzio
Tutto ciò che resta
Io so perché canta l'uccello in gabbia
Africa, mon amour
Fiore di fulmine
Amore, Parigi e un gelato al pistacchio
La ragione dei sensi
Sherlock Holmes e il Signore della notte
Addio è solo una parola
All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
Nessun ritorno
Campari a colazione
Per te qualunque cosa


Pupottina's favorite books »
L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. (Woody Allen)
"Non discutere di cose di letto con tatto e discrezione. Potrei non capire di cosa parli." (L'ispettore Barnaby)

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lunedì 6 giugno 2016

Non ci credere di Paul Cleave

Nell'ambito della letteratura crime neozelandese, PAUL CLEAVE riesce a far parlare di sé in modo positivo. Il suo nono romanzo si intitola NON CI CREDERE. È un thriller che scava nei meandri tortuosi della mente di uno scrittore di thriller che si ammala di Alzheimer e non sa più cosa è vero e cosa non lo è. Se non è frutto della sua mente, forse lui è stato davvero un serial killer che è riuscito a farla franca. In fondo il suo motto, il consiglio che dà a chiunque gli chieda come si scrive un romanzo, è quello di scrivere partendo da ciò che si conosce, rendendo il resto quanto più possibile verosimile. È così che, nella confusione provocatagli dall'Alzheimer, inizia a confessare misteriosi delitti, rimasti irrisolti.

A volte, sa di essere Jerry Grey: scrittore, marito, padre di famiglia, con i suoi gusti, la sua storia, la sua passione per la musica (un disco per ogni thriller scritto, in una stanza appositamente insonorizzata, creata per il suo lavoro), ecc...

Altre volte, invece, sente di Henry Cutter. Quello è il nome che Jerry ha scelto per scrivere i suoi romanzi. Infatti, Henry Cutter è il popolarissimo autore di thriller, che è stato ai vertici delle classifiche per anni. Ora, a causa dell'Alzheimer, Jerry-Henry non è più certo di saper distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. Quali sono gli eventi che ha veramente vissuto e quali quelli che sono stati partoriti dalla sua mente?

"Lo ricordo come fosse ora" sussurra. "Voglio dire, nessuno dimentica la prima volta che uccide."

Invece, Jerry ha dimenticato un sacco di cose e quelle che ricorda sono un miscuglio confuso e troppo spesso senza senso che, sempre più ostinatamente, si sforza di decifrare.

All'inizio Jerry dimenticava piccole cose, poi la situazione è peggiorata e i dettagli più intimi e preziosi della sua vita hanno cominciato a vacillare. Un vuoto al posto di un viso, di un luogo familiari, fino a non ricordare più con certezza il nome di sua moglie.

Per esorcizzare un destino già scritto, Jerry non ha trovato di meglio che affidare la cronaca del suo declino a un ironico e amaro "Diario della follia". Ma adesso che dalla diagnosi di Alzheimer precoce sono passati dei mesi, lui non sa più se "Suzan con la z", la dolce, bellissima Suzan il cui profumo gli pare ancora di sentire nelle narici, è davvero morta per mano sua o per effetto della penna tagliente di Henry "The Cutting Man", geniale creatore di tanti best-seller da brivido. E dopo Suzan tutte le altre donne. Le vittime, infatti, sono più di una. A confermarlo anche gli interrogatori cui la polizia lo sottopone, dentro e fuori la casa di cura. Chiuso tra le immacolate pareti di una casa di cura, Jerry lotta ogni giorno per ritrovare un pezzetto della sua verità, affinché nessun'altra donna venga uccisa.

Un romanzo che ne racchiude altri, fino a che tutti i nodi vengono al pettine, come anche i dettagli sfuggenti della vita di Jerry. Avvincente e sorprendente, tortuoso eppur lineare, NON CI CREDERE è scritto magistralmente. Ci si addentra nei segreti del protagonista, ma anche nelle dinamiche alla base della creatività di uno scrittore.

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Compresi che l'ordine, a lungo andare, si ristabilisce da solo intorno alle cose (Raymond Radiguet)

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