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Dimmi il tuo segreto
Io la troverò
Dove si annida il male
Il confine del silenzio
Tutto ciò che resta
Io so perché canta l'uccello in gabbia
Africa, mon amour
Fiore di fulmine
Amore, Parigi e un gelato al pistacchio
La ragione dei sensi
Sherlock Holmes e il Signore della notte
Addio è solo una parola
All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
Nessun ritorno
Campari a colazione
Per te qualunque cosa


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L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. (Woody Allen)
"Non discutere di cose di letto con tatto e discrezione. Potrei non capire di cosa parli." (L'ispettore Barnaby)

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martedì 28 maggio 2013

Quando la perfezione di un Rodenstock incontra l’estate

Non so voi, ma io ho freddo ed è quasi giugno ...
Appena il tempo si sistemerà ed io finirò questo periodo di lavoro intenso, niente mi terrà lontana dal mare. Nel frattempo, sto provvedendo a prepararmi e mi sto aggiornando su cosa va di moda e cosa è davvero indispensabile.
Comincio con il parlarvi di cosa metterò per proteggere i miei occhi non appena il sole smetterà di fare capolino.
Ve li mostro tutti e poi, voi, mi date un consiglio ;-)

Ecco la collezione Vista-Sole by Rodenstock

Per l’estate 2013 queste le proposte del brand made in Germany. Eleganza e design nelle montature e lenti di altissima qualità adatte ad ogni esigenza. Montature che si adattano perfettamente ad ogni tipologia di stile, in materiale acetato opaco high-tech dal carattere moderno e dal fascino unico.

Lenti ampie dalle sfumature raffinate e forme morbide incorniciano lo sguardo regalando a chi le indossa un look sofisticato e attraente. Un modello che affascina per originali combinazioni di colore – come avana e blu – e che crea atmosfere dal gusto glamour e dall’eleganza senza pari. (Mod. R3247 col. C)

Nella collezione Rodenstock, anche i modelli interamente dedicati all’universo femminile che combinano montature in acetato con dettagli metallici e laccati, capaci di donare un look moderno e sempre attuale. (Mod. R3249 col. A)

Le proposte vista-sole in acetato opaco dell’estate Rodenstock sono disponibili nelle classiche tonalità senza tempo, come marrone, miele, nero e avana, e in quelle più eleganti e decise del bianco, del viola, del rosso e del blu.


Montature in acetato che riproducono lo stile e il gusto delle collezioni del passato affascinano anche la donna sofisticata e attenta alla moda del nuovo millennio. I dettagli e i colori vintage dei modelli Panto sono dedicati all’universo femminile e sanno regalare un eleganza senza tempo. (Mod. R1376 col. B)

Nella collezione estiva Rodenstock, design originale ed elegante per i modelli più glamour. L’armonia di una montatura sinuosa che avvolge il frontale proseguendo senza soluzione di continuità sui lati, grazie ad un’originale cerniera che regala un vero e proprio tocco di stile. (Mod. R1391 col. D)

Per l’uomo, occhiali da sole nei toni caldi e avvolgenti del color avana regalano atmosfere sensuali e un fascino davvero irresistibile. (Mod. R3252 col. C)


                         

Immancabile poi il fascino senza tempo dei modelli aviator, proposte unisex leggere e minimaliste per lei, in cui la tonalità dei colori e l’attenzione ai dettagli regalano un’eleganza senza pari (Mod. R1380 col. C)


www.rodenstock.com 
www.facebook.com/Rodenstock.Italia
 
  Il primo modello mi ha conquistata a primo impatto, ma il secondo e il penultimo mi sembrano meno soggetti ai cambiamenti repentini della moda. Non lo so. Li provo tutti e poi vi faccio sapere di quale non mi potrò privare.

Voi, quale scegliereste?

Non volare via di Sara Rattaro

Palpitante come l’attesa di leggerlo. 
Il nuovo romanzo di Sara Rattaro non delude, ma entra nel lettore con una valanga di emozioni che si susseguono.
Non volare via non è solo la storia di una bambino audioleso dalla nascita, ma racconta le vite dei componenti di un’intera famiglia, persone normali che affrontano problemi e avversità, gioie e dolori, risate e momenti di turbamento, ma soprattutto sono persone che percorrono la strada dell’amore, in tutte le sue direzioni.

Questa storia parla al lettore perché presenta un nucleo familiare che appare da subito credibile. La scrittrice si è documentata per parlare del problema del piccolo Matteo che, durante la narrazione, risulta essere il più forte di tutti, la colla in grado di tenere saldamente unita la famiglia.


L’amore è il tema di questo libro, insieme al tradimento, all’insicurezza, alla paura di non saper essere un buon genitore.

È un romanzo emozionante e indimenticabile da cui non ci si stacca se non alla fine. Conoscere la sorte di questa famiglia diventa l’essenziale per il lettore, mentre le emozioni si susseguono.

Ognuno di noi, ad un certo punto della vita, si trova a dover fare una scelta e, subito dopo, continua a vivere con il dubbio, con quel “se” che lo porta a immaginare cosa sarebbe accaduto se avesse scelto diversamente, intraprendendo un altro percorso.



L’amore ha tanti difetti, ma non ammette distrazioni perché non riesce a perdonarle”.

Lee Child dice: "Leggerlo è obbligatorio!"

Lee Child dice: "Leggerlo è obbligatorio!"
E io lo prendo in parola.

Il thriller continua a scorrermi nel sangue e questa scrittrice, di cui non ho ancora letto niente, è al centro dei miei interessi ...

L'ULTIMA VITTIMA - Tess Gerritsen Longanesi Thriller La Gaja scienza - Pag. 336 - € 16.40 - A una prima occhiata sembra un college come tanti, forse solo un po’ più esclusivo e curato degli altri. Immerso negli splendidi boschi del Maine, ha un immenso parco, lunghi corridoi, aule luminose, un attrezzato laboratorio di scienze e uno di informatica. Ma a fare la differenza, a Evensong, sono gli alunni. Qui, infatti, vengono accolti ragazzi che hanno subito gravi traumi, che devono riaprire gli occhi e tornare a vivere, perché la morte li ha sfiorati troppo da vicino. Il posto giusto per Teddy Clock: ha solo quattordici anni, ma è già sopravvissuto a due spaventosi massacri. Due anni fa la sua famiglia d’origine è stata sterminata; da poco una misteriosa e spietata mano omicida gli ha strappato anche i genitori adottivi… Solo a Evensong Teddy potrà ricevere l’aiuto di cui ha un disperato bisogno e riuscire a trovare le parole per raccontare al detective Jane Rizzoli quello che ha visto. Ma per Teddy non sembra esistere un posto sicuro e la morte varca anche l’alto cancello del college. Per Jane e la sua amica Maura Isles, l’anatomopatologa, è l’inizio di un’indagine complessa, a caccia di un assassino che sembra mosso solo da un istinto sadico e crudele e che invece ha un piano preciso ed efferato. Un piano che va compreso e sventato prima che sia troppo tardi... 
E tu? Cosa ne pensi?

Novita' I LIBRI DELLA CIVETTA - Giugno / Luglio

Un inizio estate ricca di letture che voglio proporvi ...

C.Bowden e M. Molloy - EL SICARIO 

È stato addestrato dall’FBI negli Stati Uniti, è un esperto in rapimenti e torture, ha ucciso centinaia di persone e per vent’anni ha mantenuto la carica di comandante della polizia dello stato del Chihuahua, lavorando allo stesso tempo al soldo di un cartello messicano della droga. Nel suo mondo di corruzione, mantenere l’ordine significava operare contemporaneamente nell’interesse di entrambi, della polizia e dei narcotrafficanti: quando dirigeva la squadra speciale anti sequestro a Juàrez organizzava rapimenti nella stessa città; quando uccideva sotto ricompensa testava i fucili di precisione che facevano parte dell’equipaggiamento dei federali.
Non era un fuorilegge. Non era un ribelle. Era lo Stato. Sembra una storia inventata, la paradossale sceneggiatura di un film d’azione, ma quello che Charles Bowden e Molly Molloy hanno trascritto in questo libro è la nuda verità, le parole ascoltate direttamente dalla bocca di un assassino. Frutto di giorni di colloqui proseguiti per un intero anno, El Sicario è il ritratto di una persona reale, un killer professionista che dopo aver commesso un’impressionante sequela di violenze ed essersi macchiato di terribili atrocità, ha deciso di smettere, uscendone vivo. Ora trascorre un’esistenza da fuggitivo perché sulla sua testa pende una taglia da 250.000 dollari. Questa è la sua autobiografia: un drammatico racconto di innocenza, peccato e redenzione in Cristo; lo sbalorditivo monologo di quello che siamo soliti definire “un mostro”, ma che saremo costretti, in modo altrettanto sorprendente, a riconoscere come una persona apparentemente non diversa dalle altre, un uomo normale cresciuto in un luogo assurdo. Una voce solitaria che per prima ha deciso di parlare – di u mini come El Sicario ce ne sono centinaia in Messico – e di raccontare il volto segreto della guerra alla droga, la verità che nessuno vuole sentire.

Laura Lippman - I MORTI LO SANNO

Il detective Kevin Infante della squadra Omicidi di Baltimora non si aspettava certo di passare una mattinata intera al St. Agnes Hospital in compagnia di Gloria Bustamante, l’avvocato difensore più rompiscatole della Contea di Baltimora. Rossetto sbavato, tailleur senza un bottone, scarpe, un tempo di lusso, sformate e consunte in punta, la Bustamante assiste una donna coi capelli biondi, di età indecifrabile, tra i trentacinque e i quaranta forse, ricoverata in evidente stato di confusione in un reparto dell’ospedale. Qualche giorno prima, per un velo d’olio sulla strada, la berlina della donna è scivolata a sinistra come l’ago di un tachimetro impazzito, si è girata su se stessa e si è adagiata sulla fiancata di un SUV bianco. La donna ha visto il SUV rotolare con lente capriole giù per la scarpata, ma non si è fermata. Spaventata dal frastuono dei clacson e dallo stridore dei freni, è scappata via per abbandonare la macchina sul ciglio di una strada lontana. Infante e la Bustamante sono, però, al St. Agnes Hospital non per il reato di mancato soccorso, ma per una stupefacente dichiarazione della donna, che mette e a soqquadro le redazioni delle gazzette e delle tv dell’intera Contea di Baltimora. La donna, che secondo il libretto dell’auto dovrebbe essere Penelope Jackson, di Asheville, North Carolina, ha detto di chiamarsi in realtà Heather Bethany e di essere una delle due sorelline scomparse una trentina d’anni fa in un centro commerciale di Baltimora. L’opinione di Infante e degli inquirenti è che la donna ora ricoverata al St. Agnes Hospital finga e spari cose campate in aria per la disperazione. Certo, un esame del DNA potrebbe sciogliere l’enigma e appurare l’identità della sedicente Heather, se solo i coniugi Bethany fossero i genitori naturali e non adottivi delle sorelle e, soprattutto, se fossero rintracciabili. Trent’anni dopo tutti i testimoni possibili appaiono o passati a miglior vita o impossibilitati a parlare. Solo i morti, dunque, sanno? Giallo in cui Laura Lippman dimostra davvero di saper esplorare «il cuore umano» (Tess Gerritsen), I morti lo sanno rapisce e trascina letteralmente il lettore fino all’attesa rivelazione finale, rimasta magicamente nascosta pur essendo del tutto evidente nello svolgimento stesso del romanzo.

Edmund Crispin - LA MOSCA DORATA

Inghilterra, 1940. Alcuni attori e attrici della scena teatrale londinese vengono convocati a Oxford per mettere in scena una pièce importante che punta al grande successo. Le prove però si rivelano presto difficili perché ad animare il gruppo non è solo l’amore per la recitazione ma anche una certa rivalità interna e un variegato intreccio di relazioni sentimentali, presenti e passate, con relative ruggini e melasse. In particolare, Yseut Haskell, procace attricetta dal talento assai modesto, sembra possedere il gusto perverso del seminar zizzania, cosa che la rende invisa agli altri in modo pressoché uniforme. Così tanto che, quando il secondo giorno si scopre che si è suicidata, nessuno riesce a nascondere il proprio intimo sollievo. Ma a ben guardare, che bizzarro suicidio! Quasi «impossibile». A formulare dubbi è il mentalmente ipercinetico Gervase Fen, quarantenne professore di letteratura inglese del St. Christofer College, eccentrico e franco spesso al limite della maleducazione. Appassionato di trame poliziesche, il suo sogno era giusto quello di avere a che fare, un giorno, con un bel delitto vero da risolvere. Come perdere dunque un’occasione simile? Così, facendo dispetto al suo caro amico Sir Richard Freeman, capo della polizia di Oxford con un debole per la letteratura, orientato a chiudere il caso come suicidio e tornare presto a immergersi tra i suoi amati classici, Gervase a sua volta abbandona di buon grado i libri e, ficcando il naso qui e là, mette insieme i primi dettagli di un quadro delittuoso che si annuncia tanto certo quanto vario e sibillino. Come trovare chi ha sparato quando chiunque ammette che avrebbe volentieri premuto il grilletto? Muovendosi tra l’ambiente del teatro e quello universitario come in un faceto rimbalzo tra messinscena e realtà provata, l’indagine procede tanto per il nostro improvvisato e brillante segugio quanto per il lettore stesso che si ritrova, man mano, con elementi chiari ed altrettanti depistamenti. Fino allo svelamento finale, degno della migliore tradizione del romanzo giallo.

Daniel Silva - RITRATTO DI UNA SPIA

Il week end di piacere a Londra di Gabriel Allon e di Chiara, la sua incantevole moglie di origini veneziane, è appena cominciato. Dopo una visita presso una galleria d’arte in St. James, dove si recano per autenticare un quadro di Tiziano recentemente venuto alla luce, i due decidono di pranzare in un quieto ristorante italiano dello Strand, non lontano da Westminster. Sono due diverse esplosioni dinamitarde, a Parigi e ad Amburgo, a fare improvvisamente calare il sipario sulla loro incantevole giornata autunnale: poco dopo, infatti, lungo Wellington Street, agli occhi esperti di Gabriel non sfuggono i gesti di un individuo che sembra intenzionato a portare a termine un terzo attentato. L’uomo sembra avere il tipico atteggiamento degli attentatori kamikaze, quelle caratteristiche che Gabriel, uno dei massimi esperti mondiali di strategie antiterrorismo, conosce fin troppo bene.
La Beretta ben nascosta, Gabriel decide così di seguire l’individuo sospetto tra la folla che popola il mercato di Covent Garden; ma prima ancora di poter estrarre la pistola viene atterrato da due poliziotti londinesi in borghese. Un istante dopo accade il peggio – corpi e sangue ovunque. Perseguitato dal fantasma del proprio fallimento, Gabriel si trincera nel suo cottage sulla costa della Cornovaglia, nell’illusione che il suo ruolo all’interno della vicenda sia ormai terminato. Ma quando una convocazione della CIA lo raggiunge si ritrova precipitato all’interno di un’operazione contro una tremenda organizzazione criminale, capeggiata da uno yemenita di origini americane: un religioso a cui Allah ha donato “una lingua seducente”. La posta in gioco non può essere più alta.

Elizabeth Haynes - NELL'ANGOLO PIU' BUIO

Catherine è una ragazza che ha sempre vissuto irresponsabilmente la sua giovinezza, tra party, alcol e partner occasionali, quando incontra Lee. Sguardo rude ma diretto, prestante d’aspetto e risoluto nei modi, Lee infrange subito il suo cuore. Il tempo necessario per un romantico corteggiamento e Catherine accetta, senza alcuna esitazione, di andare a vivere con lui. La scelta si rivela impeccabile nei primi mesi di convivenza: Lee è affettuoso, pieno di premure e attenzioni. Appare stranamente sfuggente soltanto quando viene interrogato sul suo lavoro, ma Catherine, innamorata com’è, non fa attenzione a questa trascurabile reticenza. Poi, gradualmente, attraverso segni appena percettibili, piccole scenate di gelosia, critiche per un’acconciatura o per un abito troppo eccentrico, il clima muta. Lee diventa ombroso, cupo, si assenta misteriosamente per giorni e, infine, in un’escalation drammatica, svela il suo vero volto. Schiaffi, torture psicologiche, botte, insopportabili umiliazioni fisiche, Catherine viene violata nell’intimo, rinchiusa a chiave in una stanza, ridotta a vittima inerme di un carnefice senza pietà. Probabilmente morirebbe se, in circostanze accidentali, non fosse scoperta nella sua agonia da una vicina di casa, che denuncia Lee e ne determina l’arresto, il processo e la condanna. La violenza psichica è penetrata, però, a fondo nella mente e nell’anima di Catherine. La ragazza cambia ogni giorno strada per tornare a casa, azzera le sue relazioni col mondo esterno, ispeziona ogni ora meticolosamente la sua abitazione, assume comportamenti compulsivi estremi dettati dal fantasma incancellabile del suo carnefice. Un fantasma che diventa di carne e ossa il giorno in cui una telefonata annuncia che Lee è uscito di galera.

Quale preferite?

Segnalazioni di fine maggio


Robin LaFevers

Il segno del destino

Il destino di Ismae è stato scritto ben prima che lei nascesse: la Morte l’ha segnata con una cicatrice, ma questo marchio funesto si rivelerà invece la sua strada per la salvezza. Sarà proprio quella cicatrice a farla ripudiare dal marito, un uomo violento che è stata costretta a sposare. La mano della Morte continua a guidare la ragazza, che fugge da tutto per cercare riparo nel convento di Saint Mortain, dove alcune suore osservano ancora gli antichi riti tradizionali.

Qui viene trasformata in una perfetta assassina; silenziosa, seduttiva e letale, un’ancella della Morte. Presto, Ismae viene inviata alla corte di Bretagna per fare luce sugli intrighi che mettono in pericolo non solo il regno, ma anche la vita della giovane duchessa Anne. Per riuscire nell’impresa, dovrà fare appello a tutto ciò che ha imparato nel convento. Peccato che non le abbiano insegnato come tenere a bada i moti del cuore, e Ismae si ritrova lacerata tra il dovere e l’amore che preme nel suo cuore.
Robert Jordan - Brandon Sanderson

Memoria di luce
Gli eserciti della Luce sono schierati al Campo di Merrilor, in attesa che Rand, il Drago Rinato, li incontri per stabilire come combattere l’Ultima Battaglia. Ma l’Ombra ha già fatto la sua mossa: mentre Trolloc e Fade si stanno riversando al Passo di Tarwin, strenuamente difeso da Lan e dagli uomini delle Marche di Confine, un altro esercito si è intrufolato dentro Caemlyn, mettendo a ferro e fuoco la capitale del più grande dei regni umani. A Ebou Dar, l’imperatrice Fortuona attende l’esito degli eventi, nel superiore interesse del suo Impero Seanchan. I Reietti rimasti, invece, si preparano a utilizzare tutti i loro stratagemmi. Rand dovrà forgiare un’alleanza tra tutte le forze in campo, e solo allora potrà andare a Shayol Ghul ad affrontare il Tenebroso in persona. Ma ognuno avrà il suo ruolo nell’Ultima Battaglia. Perrin, Mat, Egwene, Elayne, Aviendha, Min, Gawyn, Galad e tutti gli altri: chi di loro sopravvivrà e chi invece troverà una morte eroica? I loro sforzi riusciranno a far prevalere la Luce sull’Ombra? E a quale prezzo?


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Compresi che l'ordine, a lungo andare, si ristabilisce da solo intorno alle cose (Raymond Radiguet)

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