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Pupottina's favorites book montage

Dimmi il tuo segreto
Io la troverò
Dove si annida il male
Il confine del silenzio
Tutto ciò che resta
Io so perché canta l'uccello in gabbia
Africa, mon amour
Fiore di fulmine
Amore, Parigi e un gelato al pistacchio
La ragione dei sensi
Sherlock Holmes e il Signore della notte
Addio è solo una parola
All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
Nessun ritorno
Campari a colazione
Per te qualunque cosa


Pupottina's favorite books »
L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. (Woody Allen)
"Non discutere di cose di letto con tatto e discrezione. Potrei non capire di cosa parli." (L'ispettore Barnaby)

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sabato 31 marzo 2012

Amanti pericolosi di Lisa Marie Rice


Un libro che ha un forte impatto, partendo già dalla copertina (stupenda e sensuale, che trasmette emozioni forti ed erotiche. Soltanto che qualcosa non torna: all’interno del libro si scopre che la protagonista femminile, Caroline, è rossa O_O) e dal titolo. Questi primi elementi potrebbero bastare, ma c’è di più.
Altro motivo per leggere Amanti pericolosi di Lisa Marie Rice è sicuramente la scrittrice, già famosa per i suoi numerosi romanzi, molto rosa e molto erotici. ;-)
Lisa Marie Rice è eccezionale nel creare personaggi maschili forti e sensibili. Ma per una donna un uomo forte e sensibile può bastare? No, e Lisa Marie Rice lo sa e ci aggiunge il mistero, un sesto senso molto sviluppato, un passato difficile, varie missioni nell’esercito e … alto, rude, “con quel genere di muscoli che non puoi farti in palestra e un’aria da duro”. L’uomo perfetto per le lettrici di Lisa Marie Rice è Jack Prescott ed ha più di un segreto da nascondere.
Lei, Caroline Lake, invece, è una donna molto dolce e molto sola, che aspetta soltanto che i suoi sensi vengano sconvolti da una travolgente passione, dopo anni di lutti e sofferenze. È una donna forte, che cerca di andare avanti nonostante le avversità e che riceverà il più bello dei regali alla vigilia di Natale, un uomo che già la ama ma lei non lo sa.
L’erotismo è la componente principale di questo romance, molto hot, che è ben amalgamato con l’intrigo e il mistero. È un libro avvincente, con una trama leggera, che rende la lettura spensierata e piacevole. Lo stile è scorrevole e la presenza di pochi ed essenziali personaggi rende gestibile la lettura e ne giova l’approfondimento dei personaggi, in particolare quello del meraviglioso Jack Lake, il cui unico difetto è quello di essere un personaggio totalmente immaginario.
È un libro tipicamente femminile, adatto a lettrici adulte per l’intensità di alcune scene.
VOTO 9

  *** AVVISO SPOILER ***
Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.

Se avete difficoltà con libri dove in ogni pagina compare un personaggio nuovo e voi non riuscite a tenerne il conto, non è il caso di Amanti pericolosi, dove l’unico pericolo, sperato e voluto consapevolmente, è quello di lasciarsi travolgere dall’emozione. L’eroina è una donna forse un po’ ingenua e un po’ spericolata solo in questa occasione della sua vita. Non so quante di voi si lasciano travolgere da un uomo appena incontrato, che ha fascino da vendere, nonostante abbia l’aria rude e un po’ emarginata. Ma a volte sono tante le cose che si vogliono dimenticare ed è tanta la necessità di una qualsiasi forma d’affetto che ci si lancia in un’avventura romantica che dura più di una notte. Mentre per alcuni giorni Caroline e Jack sperimentano nuove emozioni e una vita quasi coniugale in una quotidianità che, a tratti, potrebbe sembrare il paradiso, qualcuno di vendicativo è sulle loro tracce ed ha tra le mani una foto di lei da giovane (Come l'ha avuta?). Chi ha questo grande segreto da nascondere? Chi non è chi dice di essere? Perché lei è in grave pericolo se sta vicina a lui? Perché le persone non riescono mai a sparire del tutto e a ricominciare una nuova vita? Dipende forse vda cosa portano con loro. Lui è misterioso e pieno di segreti. Lei è in pericolo se sta con lui e glielo fa notare anche un suo corteggiatore un po' invadente.
L’erotismo si tinge di aspetti da soft thriller, in una caccia all’uomo che porta a un lieto fine, pieno di buoni sentimenti e di felicità per chi davvero se lo merita.
Vi piacerà questo romance erotico, venato di thriller, di suspense e di colpi di scena mozzafiato. Il finale, pur prevedendolo, vi sorprenderà.


Voi l’avete letto? Vi è piaciuto?
Vi piace l’erotismo firmato da Lisa Marie Rice?
E i suoi personaggi maschili rientrano nei vostri gusti?

Uomini mollati, falsi profeti e killer paciocconi

Nelle ultime due puntate di Dexter, l'agente Joey Quinn (Desmond Harrington) non sta facendo una bella figura. Mollato da Debra Morgan, sorella di Dexter, che non ha voluto convolare a nozze con lui, non fa che cadere più in basso (si ubriaca, si addormenta sul lavoro, va a letto con donne non propriamente appetibili, senza ricordarsene). Peccato per un tipo affascinante come lui che, però, in queste puntate riesce a farci sorridere nella sua miseria.

Dexter, nelle panni del Falso Profeta, è sempre più impegnato a fermare l'apocalisse. Ormai nel 2012, il tema "apocalisse" lo troviamo dappertutto.


Il Killer pacioccone non può che essere Travis Marshall (ossia il figlio d'arte, Colin Hanks, primogenito del grande Tom). 
Con il suo fisico pesante e leggermente fuori forma, incarna bene il serial killer insospettabile. Sembra sempre il più spaventato dalle sue stesse azioni. 
Chi lo crederebbe artefice dei crimini che commette?


Anche per Pupottina si sta rivelando una sorpresa. Anzi, più di una sorpresa. Sa guidare uno yacht (avrà fatto pratica con quello di papà?), sa creare armi chimiche, e chi lo sa cos'altro ... E' un serial killer molto simile a Dexter, ma spinto da motivazioni religiose.


Stupenda la sesta stagione di Dexter! 


... E dire che Pupottina ne aveva sentito parlare solo male ...


Voi la state seguendo la 6° stagione di Dexter?
Dexter perché è andato a guardare nel freezer della Chiesa abbandonata? Aveva sete o aveva dimenticato di acquistare i surgelati?
Cosa nasconde lo stagista? Sa troppe cose di Dexter di cui non ha parlato apertamente? Dexter avrà, per caso, anche un fratello minore?

Nuovi trucchi per vecchie volpi


C'è una nuova serie tv che piace a Pupottina. Va in onda tutti i pomeriggi alle 18.10 su Fox Crime e i protagonisti sono tre pensionati, più o meno arzilli, che vengono richiamati a lavorare come consulenti esterni e si riveleranno davvero bravi. Infatti, ogni puntata è un caso risolto. New Tricks è una serie molto leggera, dove spesso scappa la risatina, perché i tre nonnetti, con tutti i loro acciacchi sono davvero uno spasso. Loro erano dei poliziotti mandati in pensione. 
Il capo è una donna, Sandra (Amanda Redman), donna ambiziosa con una prestigiosa carriera a Scotland Yard, che, dopo un rapimento andato male, viene retrocessa a coordinatrice di una nuova squadra che indaga sui casi freddi o irrisolti.

Del suo gruppo fanno parte: Jack (James Bolam), detective onorato con la Medaglia della Polizia Reale, che ha abbandonato il lavoro perché ossessionato dalla morte della moglie (con la quale continua a parlare), causata da un pirata della strada; Gerry (Dennis Waterman), donnaiolo ed abile nel mescolarsi tra i criminali per poi acciuffarli, che è stato accusato ingiustamente di corruzione e per questo ha lasciato la polizia; Brian (Alun Armstrong), è andato in pensione anticipata, dopo la morte di un sospettato che si trovava sotto la sua custodia.
Dopo aver sperimentato la vita da pensionati ed averla trovata noiosa, sono pronti a rimettersi in gioco e, mentre svolgono le indagini, nessuno sospetta minimamente che loro siano poliziotti, proprio perché non ne hanno per niente l'aspetto.
Pupottina li trova simpatici e le ricordano qualcuno di cui vi parlerà nei prossimi giorni ;-)

Ecco la SIGLA.



Voi li guardate? Vi piacciono?

Kevin pensa al CrossFit

Cari Amici Blogger,
mio marito Kevin, essendo uno sportivo, attento alle novità, pensa sempre a come migliorare il proprio fisico, visto che nell'alimentazione non si risparmia.
Adesso la moda vuole che anche il normale fitness, quello che faceva Pupottina, sia stato rimpiazzato da un allenamento più sostenuto e con un forte impatto, come il CrossFit

Sembra che a idearlo sia stato un ex marine e questo già la dice lunga sull'impegno e lo sforzo necessari per praticarlo. Per fortuna, nessuno ci ha ancora pensato a proporlo nel luogo dove vive Pupottina, altrimenti Kevin sarebbe già iscritto regolarmente e sarebbe l'atleta più assiduo.
Kevin l'ha scoperto guardando in tv il nuovo spot Reebok.

Sicuramente, una dimostrazione di questo sport non mancherà a Wellness 2012 a Rimini dal 10 al 13 maggio. Negli anni passati, Pupottina e Kevin ci andavano con il loro gruppo sportivo. Quest'anno, forse, ci andrà solo Kevin. Ancora è presto per far fare un viaggio a Kj ;-)
La nuova tendenza sportiva è esplosa soprattutto da quando Reebok ha lanciato la nuova collezione di scarpe per l'allenamento sportivo. 

 
Guardando quello spot pubblicitario, non so voi, ma per Pupottina a colpirla non è solo la musica, ma l'energia che trasmettono quei corpi sotto sforzo. Vorrebbe provarci, ma stramazzerebbe al suolo dopo pochissimo. E' ancora fuori allenamento. Magari dopo Pasqua riprende.
Ecco le scarpe preferite di Kevin. 
Ed ecco il sito preferito da Kevin e che parla e da consigli di CrossFit: http://www.crossfit.com/
Vi propongo qualche video che ho trovato su Youtube dove viene praticato questo sport tanto di moda, così mi direte cosa ne pensate.









Voi cosa ne pensate?
E' uno sport accessibile per la vostra forma fisica?
vi piacerebbe riuscire a fare sforzi del genere?

Le inchieste di Nero Wolfe

Le inchieste di Nero Wolfe
di Rex Stout

in una nuova traduzione accompagnata, di volta in volta, dalla prefazione di un grande scrittore italiano fan del detective-gourmet.

10 avventure
10 nuove eleganti edizioni per il grande pubblico di appassionati di Wolfe, Archie e Fritz 
 
 

Il booktrailer di Davide Mosca

venerdì 30 marzo 2012

La leggenda di Roma nel romanzo di Mosca

In uscita il 5 aprile


DAVIDE MOSCA
IL PROFANATORE DI BIBLIOTECHE PROIBITE
Newton Compton - thriller - pag. 320 - € 9,90 
   
Un thriller di cui vi ho già parlato QUI, QUI, QUI e QUI.

Avviso Spoiler: "Se hai intenzione di leggere il libro, forse non dovresti proseguire nella lettura del post, perché potrebbe piacerti scoprire tutto di questo thriller storico leggendolo."
QUI trovi un estratto per saggiarne lo stile.
La leggenda di Remo e Romolo
Buona parte della storiografia moderna è convinta che esista un nucleo originario della leggenda, definito albano-romuleo (su cui poi si sono innestati altri racconti), e che da questo si possono ricavare preziosi informazioni su quanto accadde realmente a metà dell’ottavo secolo a.C.. I primi racconti greci sull’argomento risalgono al settimo secolo avanti Cristo. Esiodo racconta che Ulisse e Circe, genitori di Latino e Fauno, da un luogo nell’entroterra del Lazio, verosimilmente Alba, governavano sui Tirreni, nelle Isole dei Beati. Stesicoro ed Ellanico, di poco posteriori, raccontano di Enea in Italia. Tutti questi elementi vanno ad aggiungersi e a incrostare la narrazione originaria di Remo e Romolo.
La leggenda antica ha smesso di essere considerata una semplice invenzione: le scoperte archeologiche sul Palatino degli ultimi anni (celebri quelle di Carandini) hanno infatti portato alla luce reperti dell’ottavo secolo compatibili con il rituale di fondazione descritto dalle fonti: le capanne romulee, le mura, la fossa-ara di fondazione…
Remo e Romolo, dopo la presa di Alba, concordarono che si sarebbero affidati al volere degli dèi (tramite l’avispicium, l’osservazione del volo degli uccelli) per stabilire a chi di loro due spettasse il diritto di fondare una nuova città. L’Urbe sarebbe sorta dove erano stati salvati dalle acque e nutriti dalla lupa e avrebbe portato il nome del fondatore. Quasi tutte le fonti antiche sono unanimi nel riferire che Remo avvistò per primo un uccello favorevole. Proprio mentre il volatile girava in cerchio sopra di lui, arrivarono messi inviati da Romolo che gli chiedeva di accorrere perché aveva scorto un uccello. In realtà mentiva, e i testimoni lo sapevano. I compagni di Romolo videro però l’uccello volare sul capo di Remo. Quest’ultimo rispose all’appello e accorse dal fratello. Appena fu al suo fianco – raccontano le fonti – apparvero dodici avvoltoi nel cielo. Sacro il numero e sacro il volatile, legato a Giove ed Ercole. E quindi primeggiò Romolo. Qui si nota una chiara forzatura nel racconto mitico: Remo vide per primo il segno divino, perciò aveva già maturato il diritto di conditor, ossia di fondatore. Dionigi di Alicarnasso racconta addirittura che Numitore (loro nonno, il re di Alba che loro due avevano rimesso sul trono) aveva specificatamente stabilito che il diritto di fondatore sarebbe spettato a colui che per primo avesse visto un segno favorevole. Le fonti, però, per giustificare l’evidente prevaricazione di Romolo, che per giunta aveva mentito, preferiscono attribuire maggiore importanza all’ordine quantitativo, scelta quantomeno poco credibile in ambito di investitura divina. Ma non si accorgono di un particolare, che si sono dimenticate di eliminare dal racconto che hanno ereditato. I dodici avvoltoi si manifestano in cielo solo all’apparire di Remo. I compagni dei gemelli non potevano fare altro che testimoniare questa concomitanza, e quindi non poteva esserci margine di errore: sia che contasse la priorità, sia che contasse il numero degli uccelli, era a Remo che spettava la fondazione.
Sempre secondo la leggenda, Romolo fonda la città e traccia il limite sacro del pomerium, che non poteva essere oltrepassato armati, pena la morte. Remo lo attraversa con la spada in pugno e suo fratello lo uccide. Ma gli studiosi si sono chiesti come fece Romolo, disarmato nel pomerium (altrimenti sarebbe stato lui il sacrilego), a uccidere Remo che invece aveva la spada. La verità si annida nelle pieghe del racconto. Remo, primogenito e favorito dagli dèi, fonda la città, suona la tromba lituo e le dà il proprio nome. Romolo, pieno di rabbia, entra armato nel pomerium e uccide il gemello. Ecco perché, come narrano gli autori antichi senza spiegarne il motivo, in precedenza Romolo aveva scagliato l’asta sulla cima del Palatino: che motivo avrebbe avuto se non quello di dichiarare guerra al fratello Remo? Non a caso, il lancio dell’asta in territorio nemico rimarrà nei secoli il rituale romano indispensabile per dichiarare guerra.
Questa ricostruzione, oltre che su elementi interni alla leggenda e riscontri archeologici, si base anche su un affresco presente nella casa di Marco Fabio Secondo a Pompei, nella Villa dei misteri,

Il Lituo
Il lituo era un bastone ricurvo, ma anche una tromba. Era usato dagli auguri (i sacerdoti romani interpreti del volere divino) ed era indispensabile per la creazione di uno spazio sacro (templum. Il termine tecnico è contemplare, che in latino arcaico significa dividere il cielo, appunto con il lituo) nel cielo e nella sottostante proiezione terrestre. Era usato anche come tromba sacra, per sancire la volontà divina: il fondatore proferì i nomi della città, quello vero e quello di facciata, e poi soffiò nel lituo in modo da stabilirli una volta per tutte con una sorta di imprimatur celeste.

I riferimenti mitici
Nella vicenda di Remo e Romo sono presenti numerosi mitemi universali.
Ancora infanti, sono abbandonati in una cesta sul fiume. È per questo che vengono chiamati i salvati dalle acque, proprio come Mosè. Ogni storia tradizionale dello spirito comincia dall’acqua. Al principio della Genesi lo spirito di Dio aleggia sulle acque, mentre il Vangelo di Marco si apre con il battesimo di Gesù: Gesù esce dalle acque e lo spirito si posa sopra di lui.
I gemelli sono allattati dalla lupa sotto il fico ruminale, che per i romani cresceva sopra l’axis mundi, l’asse centrale del mondo che si intersecava con l’altro asse terrestre proprio a Roma, che era pertanto il centro del mondo. Il punto esatto dell’intersezione rappresentava tanto l’umbelicus urbi quanto l’umbelicus orbi, l’ombelico del mondo. Per tutti i popoli antichi il centro del mondo è la casa della divinità.
Il fico, poi, è un elemento centrale in ogni tradizione antica. In India, per esempio, il fico rappresentava l’asse del mondo e il Buddha ottenne l’illuminazione sotto un fico. In Grecia era considerato divino, gli iniziati ai misteri lo mangiavano pronunciando la frase: “la verità è dolce”. Inoltre, il fallo utilizzato nei misteri dionisiaci era di fico, e lo stesso Dioniso era detto creatore e protettore del fico. Nei Veda il latte di fico è la potenza fecondatrice dell’universo. Siddharta ottiene il Risveglio sotto un fico che diventa perciò asse del mondo perché il risveglio coincide con il ritrovamento del Centro. Il fico ha una forte valenza misterica e rappresenta per la stragrande maggioranza delle civiltà antiche la potenza fecondatrice e il centro del mondo. Ecco che allora la vicenda dei gemelli si inserisce in un contesto mitico di ricreazione del mondo.
L’uccisione di Remo diventa anche il sacrificio rituale di fondazione, che era indispensabile nella mentalità arcaica. Per gli antichi, infatti, soltanto la morte poteva far nascere qualcosa. Remo, dunque, si innesta in quella tradizione di divinità legate a un ciclo di morte e rinascita, come Dioniso.

Parolisi è sempre un colpo di scena

Quando c'è lui di mezzo, c'è sempre un colpo di scena!
Oggi l'abbiamo intravisto senza baffi, così come una delle nuove amiche di penna, che ha conosciuto stando in carcere, gli ha consigliato: perché sta meglio senza.
Ed anche alla povera Melania di colpi di scena ne ha fatti tanti, quando era viva. Un giorno un amante ... Il giorno dopo un'altra ... Quando vivi nella stessa casa con una persona non è che non sai niente se uno ti tradisce. Un dubbio ti viene. Almeno non una donna, come Melania, che non lavorave e che viveva in funzione del marito e della figlia.
Povera la mamma di Melania! 
Ci credo che oggi si è sentita male in aula con quello che sta vivendo, da un anno a questa parte ...
Il colpo di scena di oggi è rappresentato dai due macedoni, padre e figlio, chiamati in causa perché lavoravano nella zona della presunta scomparsa di Melania. Se vi siete persi qualcosa, leggete QUI.

Colpevole o innocente?

Buona giornata da Pupottina



Cosa troveremo al cinema in questo weekend, se decidessimo di andarci?

Buona giornata  commedia italiana di Carlo Vanzina con Christian De Sica

I colori della passione   drammatico con Rutger Hauer. Qualcuno se lo ricorda?




La furia dei Titani  avventura






Romanzo di una strage   drammatico italiano



Il mio migliore incubo    commedia francese

Marigold Hotel   commedia

Paranormal Xperience 3D    horror spagnolo



Voi quale vorreste vedere?

Sprofondare nel buio intergalattico?

Dall'autore di fantascienza più letto in America e in Europa, in cima alle classifiche e creatore della saga Le cronache del ghiaccio e del fuoco che ha ispirato il videogioco di ruolo Game of Thrones

IN FONDO IL BUIO di George R.R. MARTIN
Gargoyle - fantascienza - pp. 376 - € 16,90

Dal 19 aprile 2012 in libreria

E se fosse il pianeta Terra, un giorno, a finire la sua luce e a sprofondare per sempre nel buio intergalattico?
Questo il triste destino del pianeta Worlorn, le cui vicende sono narrate nel romanzo In fondo il buio di George R.R. Martin che Gargoyle sta per mandare in libreria. Terra desolata e singolare, Worlorn vaga solitaria negli spazi interstellari, senza appartenere a nulla, a nessuna stella. Qui, sembra non esserci più posto per i sentimenti; condannato alla sua ultima stagione di luce il pianeta sta per cedere alla dimenticanza e per essere risucchiato come da un grande buco nero.

Per questo mondo solo una labile speranza di riscatto affidata a Dirk't Larien, uno dei protagonisti della storia, richiamato su Worlorn dall'amore di Gwen, che pensava di aver perso… ma nulla è come aveva immaginato e la stessa Gwen è una donna diversa da quella che aveva conosciuto; ora è unita a un altro uomo, Jaan, da un legame subalterno e di protezione e a un pianeta che sta morendo, in caduta libera verso il buio eterno.
Per salvarla e difendere i valori in cui crede, nonché offrire a questa landa desolata una possibilità di sopravvivenza, Dirk sarà costretto a lottare con tutte le sue forze fino a un decisivo e forse fatale duello.
Con una scrittura visionaria, a tratti lirica e fortemente evocativa - per la sapienza con cui l'autore caratterizza ambienti e personaggi, dando vita a un universo di nomi e appellativi dall'indubbia suggestione -, Martin trascina il lettore in un mirabile affresco cosmico in cui si rintracciano già in nuce tutti gli ingredienti del suo immaginario fantascientifico, la cui perfetta realizzazione è rappresentata dal noto ciclo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco del 1996, ispiratore del videogioco di ruolo Game of Thrones.
Un immaginario, quello dello scrittore statunitense, che per la sacralità delle liturgie guerresche e dei codici d'onore costituisce anche un omaggio alla grande tradizione epica e omerica, dell'Iliade soprattutto.
Mescolando elementi della classicità con quelli del fantasy e della fantascienza, Martin ci racconta di un futuro che non possiamo non percepire come minacciosamente vicino per la struggente attualità dell'idea di una terra morente, per la metafora luce-ombra/vita-morte sottesa a tutto il romanzo, per il ritratto dei falsi uomini che richiamano alla memoria la dicotomia di P.K. Dick tra uomini e androidi e, non ultimo, per quel senso di dolorosa nostalgia che ammanta il pianeta di Worlorn per qualcosa che sembra irrimediabilmente perduto.

L’autore: George R.R. Martin (1948) è uno dei più grandi autori viventi di fantasy e fantascienza. Oltre a essere uno scrittore, Martin è produttore, sceneggiatore cinematografico e di fumetti. Le sue opere sono state tradotte in tedesco, francese, italiano, spagnolo, svedese, olandese, giapponese, portoghese, croato, russo, polacco, ungherese e finlandese. Della sua vastissima produzione ricordiamo Le cronache del ghiaccio e del fuoco, Il battello del delirio (Gargoyle 2010), Armageddon Rag.

Di In fondo il buio hanno detto:
Il Selvaggio West nello spazio profondo. Una caccia che vi terrà svegli. Eccellente fantascienza. Los Angeles Time
George R.R. Martin possiede la voce di un poeta e una mente come una trappola d’acciaio. Algis Budrys
Martin sa come catturare il lettore. Probabilmente è uno dei migliori romanzieri contemporanei. Asimov’s

Sesso e vampiri: un fanbtasy vietato ai minori

Christine Feehan
Il principe vampiro. La metamorfosi
Newton Compton - Fantasy - Pagine 384 - Euro 9,90

Gregori, il più abile dei guaritori carpaziani, ha chiesto a Julian Savage di salvare la bellissima cantante Desari, vittima di una società segreta di umani che mira a sterminare le creature della notte. Ma quando Julian sente per la prima volta la voce melodiosa dell’affascinante Desari, ne rimane incantato e non può fare altro che legarla a sé. Perché lui sa che quella ragazza è la sua anima gemella. Julian lotterà con tutte le forze – mettendo a repentaglio la sua stessa vita – per riuscire a proteggerla, anche contro la volontà della stessa Desari. Sente che è così che deve andare, ne è talmente sicuro che quel pensiero lo sta portando rapidamente alla follia.
Riuscirà a sconfiggere i nemici che minacciano la sua amata e ad allontanare tutte le ombre che incombono sul loro futuro?

Per mesi in testa alle classifiche americane

«Aristocratico, romantico e con un castello nei Carpazi: dopo i teenager americani, tra i vampiri tira il vento della restaurazione.» Corriere della Sera
«Sesso e vampiri (vietato ai minori).» Vanity Fair
«La regina incontrastata del fantasy romantico.» Publishers Weekly
«Intensa, sensuale, ipnotica.» Library Journal
«Dopo Bram Stoker e Anne Rice, è Christine Feehan la nuova regina dei vampiri.» Time
«Una scrittrice formidabile.» Romantic Times 

Roma, la Pasqua e il mistero della fondazione

In uscita il 5 aprile


DAVIDE MOSCA
IL PROFANATORE DI BIBLIOTECHE PROIBITE
Newton Compton - thriller - pag. 320 - € 9,90 
   
Un thriller di cui vi ho già parlato QUI, QUI e QUI.

Avviso Spoiler: "Se hai intenzione di leggere il libro, forse non dovresti proseguire nella lettura del post, perché potrebbe piacerti scoprire tutto di questo thriller storico leggendolo."
QUI trovi un estratto per saggiarne lo stile.
Roma e la Pasqua
Esistono una serie di straordinarie coincidenze tra la fondazione di Roma e la Pasqua, sia cristiana sia ebraica.
Roma fu fondata durante i Parilia, il 21 aprile, una festa pastorale dedicata alla dea Pales. Secondo la tradizione nel 753 a.C. cadde nel giorno di plenilunio successivo all’equinozio di primavera. Nello stesso identico giorno gli ebrei festeggiavano la Pasqua. I Parilia erano una solennità a carattere purificatorio: il rito era incentrato sull’acqua e sul fuoco e prevedeva prima la lavatura degli stalli e poi l’accensione di un fuoco su cui preparare la mola, un sorta di salsa con cui detergere le vittime dei sacrifici. Tutti questi elementi ricorrono anche nella Pasqua ebraica. Durante i Parilia i pastori saltavano attraverso le fiamme: a essi si ispirarono poi i Salii (dal verbo latino salire, cioè saltare), i confratelli che custodivano i pegni del favore celeste, come il lituo e lo scudo di Marte. Nell’analoga festa ebraica avveniva una danza rituale simile, un ritmico saltar oltre definito appunto pesah.
Esistono inoltre ulteriori analogie con la pasqua cristiana.
L'uccisione "rituale" del primogenito (Remo e Cristo), entrambi collegati alla figura dell’agnello.
Il tema dell'acqua e del sangue, presenti tanto nel rituale della fondazione quanto sul Calvario.
La morte intesa come rifondazione del mondo.
La concordanza dei luoghi: Romolo procedette alle operazioni legate alla fondazione da un porzione di colle chiamato auguraculum, ma anche tescum, calvaria, inteso come luogo del cranio, perché doveva essere necessariamente spoglio, libero da qualsiasi presenza. Il luogo in cui fu crocifisso Gesù è detto Calvaria in latino e Golgota in aramaico. Il significato è il medesimo: luogo del cranio.
Le analogie tra Rea Silvia, la madre dei gemelli, e la Maria cristiana, vergini che partoriscono un figlio divino. Il concepimento divino di Remo e Romolo avviene mentre la vergine Silvia si reca ad attingere acqua di fonte, ossia pura, condizioni che implicitamente alludono alla disponibilità della ragazza a essere fecondata dalla divinità. Proprio come Maria, che pronuncia il suo fiat alla volontà di Dio.

Il mistero della fondazione di Roma
I romani scelsero il termine condere per indicare la fondazione della città. Condere significa fondare, ma anche e soprattutto nascondere. Anche il termine Cermalus – il colle dove fu fondata Roma (il Palatino aveva due cime gemelle: Palatium e appunto Cermalus) – deriva dalla stessa radice del verbo condere e significa pertanto sia luogo della fondazione sia luogo del nascondimento. Che cosa nascose la città? Gli studiosi dell’epoca pensavano a un passaggio segreto. Le fonti antiche citano incidentalmente almeno due passaggi misteriosi – quello per gli Inferi e quello per le Isole dei Beati – e almeno due possibili localizzazioni per questi ingressi: il mundus in Foro e la cosiddetta Roma Quadrata sul Palatino.
Secondo un’ipotesi interpretativa, supportata da elementi adombrati nella leggenda e da riscontri archeologici, la città fu fondata da Remo, poi ucciso dal fratello e quindi seppellito nella fossa di fondazione della città. Allora condere per due motivi: perché la verità fu nascosta, e perché Remo fu inumato, e perciò nascosto, nel Cermalus.

Diventare prima ballerina il suo sogno

Balla, sogna, ama di Sophie Flack
Newton Compton - Pagine 288 - € 9,90 (ebook € 4,99)


Rivalità, ambizioni, invidie e gelosie in uno struggente romanzo sul mondo della danza

Sul palco la sua vita è un sogno. Dietro le quinte, un incubo.
È da quando ha nove anni che Hannah Ward si dedica anima e corpo alla danza. E ora, che ne ha solo diciannove, è una delle ballerine più talentuose della prestigiosa Manhattan Ballet di New York. È perfetta, la sua tecnica è impeccabile e quando balla, con le sue flessuose braccia sembra dipingere l’aria. Danzare è la sua vita, il teatro è il suo mondo, diventare prima ballerina il suo sogno. Per realizzarlo ha sacrificato tutto: famiglia, vita privata, tempo libero. Ma quando incontra Jacob, un musicista affascinante e sicuro di sé, che le mostra che esiste una vita diversa e coinvolgente anche lontano dalle luci della ribalta, tutta la sua esistenza crolla. Vuole davvero continuare a combattere e a sopportare sacrifici, diete e competizione? O forse è arrivato il momento di scoprire cosa si nasconde oltre l’elegante sipario rosso? Hannah non sa se sarà capace di rompere la sua gabbia dorata e conquistare una vita normale. Lasciarsi andare infatti è molto difficile. Per riuscirci dovrà aprire il suo cuore e riscoprire quella parte di sé che aveva dimenticato durante la sua ostinata ricerca della perfezione. Anche a costo di perdere tutto.

Danzare è la sua vita. Il teatro è il suo mondo. Diventare prima ballerina il suo sogno.


«Sophie Flack racconta tutto l’arco della carriera della protagonista, all’inizio promettente ballerina in ascesa, poi…» Kirkus Reviews 
«I lettori – sia quelli che amano la danza sia i “non ballerini” – saranno completamente affascinati dalla storia di Hannah!» Publishers Weekly
«Raffigura con maestria un mondo in cui i migliori amici della protagonista sono anche gli ostacoli più ardui nella sua scalata al successo.» Wall Street Journal
«Se vi è piaciuto Il cigno nero, ma volete un quadro più realistico della vita di una giovane ballerina, vi innamorerete di questo libro. Una lettura perfetta per un pigro weekend davanti al camino.» Seventeen Magazine
«Applausi per Sophie Flack: si merita il massimo dei voti!» Goodreads
«Sophie Flack è una grande autrice: ti cattura pagina dopo pagina, e fa vibrare le sue storie di verità e passione.» 4 Dancers Review

Trevi a Che tempo che fa il 1 aprile

Emanuele Trevi, autore di Qualcosa di scritto
(Ponte alle Grazie)
sarà ospite con il suo libro di Fabio Fazio
a Che tempo che fa, domenica 1 aprile su RAI TRE
Emanuele Trevi
Qualcosa di scritto
La storia quasi vera di un incontro impossibile con Pier Paolo Pasolini
Ponte alle Grazie - pp. 248euro 16,80
IL LIBRO
Roma, primi anni Novanta. Mentre i sogni del Novecento volgono a una fine inesorabile e Berlusconi si avvia a prendere il potere, uno scrittore trentenne cinico e ingenuo, sbadato e profondo assieme trova lavoro in un archivio, il Fondo Pier Paolo Pasolini. Su quel dedalo di carte racchiuso in un palazzone del quartiere Prati, regna una bisbetica Laura Betti sul viale del tramonto: ma l’incontro con la folle eroina di questo libro, sedicente eppure autentica erede spirituale del poeta friulano, equivale per il giovane a un incontro con Pasolini stesso, come se l’attrice di Teorema fosse plasmata, posseduta dalla sua presenza viva, dal suo itinerario privato di indefesso sperimentatore sessuale e dalla sua vicenda pubblica d’arte, eresia e provocazione. Qualcosa di scritto racconta la linea d’ombra di questo contagio e l’inevitabile congedo da esso – un congedo dall’adolescenza e da un’intera epoca; ma racconta anche un’altra vicenda, quella di un’iniziazione ai misteri, di un accesso ai più riposti ed eterni segreti della vita. Una storia nascosta in Petrolio, il romanzo incompiuto di Pasolini che vide la luce nel 1992 e che rivive qui in un’interpretazione radicale e illuminante. Una storia che condurrà il lettore per due volte in Grecia, alla sacra Eleusi: come guida, prima il grandioso libro postumo di Pier Paolo Pasolini, poi il disincanto della nostra epoca – in cui può tuttavia brillare ancora il paradossale lampo del mistero.

L’AUTORE
Emanuele Trevi (Roma, 1964) è scrittore e critico letterario. Ha esordito come autore di narrativa con I cani del nulla (Einaudi, 2003) e ha pubblicato per la collana Contromano di Laterza Senza verso (2005) e L’onda del porto (2005). Il suo ultimo romanzo è Il libro della gioia perpetua (Rizzoli, 2010). È autore di numerose curatele e saggi: fra questi, i volumi Istruzioni per l’uso del lupo (Castelvecchi, 1994) e Musica distante (Mondadori, 1997). Ha inoltre pubblicato i libri-intervista Invasioni controllate (con Mario Trevi, Castelvecchi, 2007) e Letteratura e libertà (con Raffaele La Capria, Fandango, 2009). Collabora con la Repubblica, il manifesto, Il Messaggero e Il Foglio. È conduttore di programmi radiofonici per Rai Radio 3.

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