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Pupottina's favorites book montage

Dimmi il tuo segreto
Io la troverò
Dove si annida il male
Il confine del silenzio
Tutto ciò che resta
Io so perché canta l'uccello in gabbia
Africa, mon amour
Fiore di fulmine
Amore, Parigi e un gelato al pistacchio
La ragione dei sensi
Sherlock Holmes e il Signore della notte
Addio è solo una parola
All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
Nessun ritorno
Campari a colazione
Per te qualunque cosa


Pupottina's favorite books »
L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. (Woody Allen)
"Non discutere di cose di letto con tatto e discrezione. Potrei non capire di cosa parli." (L'ispettore Barnaby)

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mercoledì 30 novembre 2011

Nuora e suocera amiche per la pelle 2

AVVISO 
SCUSATE, ma ho accidentalmente cancellato il post di oggi con i vostri relativi commenti ... Sono riuscita a ripescarlo altrove ed eccolo qui. Ecco perché lo vedete in una strana veste. 

Cari Amici Blogger,

vi ricordate cosa vi dicevo QUI?
Pupottina ha una vicina di casa, Marta, la quale da luglio ospita Alessia, moglie del figlio, Francesco, e le dà un lavoro nella sua piccola attività. 
Le due, rispettivamente, suocera e nuora, vivono e lavorano insieme.
Francesco, invece, non si vede. 
E' altrove e chissà dove e chissà con chi ... O_O
Quotidianamente, alle 13, puntuali come orologi svizzeri, le due, forzatamente neo-amiche, Marta e Alessia fumano insieme in giardino, mentre Pupottina traffica sul suo balcone. Alessia si sfoga con Marta, che appare sempre più paziente, nonostante abbia tutto il diritto di essere furiosa, se non con la nuora (tradita e mollata dal marito), almeno con il figlio Francesco.
Si può mollare così una moglie e lasciare che la mamma le faccia da balia, tenendola buona?
La situazione sembra tanto questa. 
Secondo Pupottina, Marta fa buon viso a cattivo gioco, affinché la nuora temporeggi nel rivolgersi ad un avvocato.
Secondo voi, cosa si potrebbe nascondere dietro l'apparente pazienza di Marta?

4 commenti:

Kylie ha detto...
Potrebbe anche essere un modo per proteggere il figlio e il patrimonio! Ne ho viste di ogni con le mie amiche alle prese con la separazione!

Un abbraccione cara
Rosa ha detto...
Ciao Pupottina, difficile stabilire cosa passa nei cervelli delle persone, se si parte dal presupposto che nessuno fa niente per niente, potrebbe essere valida la tua teoria, tenerla buona per non avere rogne d'avvocato, potrebbe essere invece che le faccia pena e la voglia aiutare sperando che il figlio rinsavisca nel frattempo, e' una situazione anomala cque, ciao grazie baci rosa buona giornata:)
chaillrun ha detto...
uhm la suocera comprensiva si sta chiedendo ste per natale la nuora fa le valigie: garantito ;)
non apre polemiche per paura che la nuora avanzi pretese nei confronti suoi, per ripicca al marito, ovviamente sono supposizioni le mie ;)
Che nome darete al cane??? e di che razza?? Vedi come sono gli uomini? dei bambinoni: chiedi e non avrai, non chiedi e avrai :)
un bacione grande e buon mercoledì!
Isabel ha detto...
da madre mi vergognerei ad avere un figlio così! lo spronerei almeno no a chiarire la situazione!

martedì 29 novembre 2011

n. 1320 - La prima volta è stata stupenda

Cari Amici Blogger,
la prima volta è sempre la prima volta e può essere eccezionale o deludente, sia che si tratti d'amore che di telefilm. E' accaduto questo anche con una serie tv, una delle preferite di Pupottina e Kevin.
In attesa della sesta, stanno riguardando in replica la seconda stagione di Dexter (in onda tutte le notti dal martedì al venerdì su Fox Crime) che era piaciuta moltissimo ad entrambi, come tutte le stagioni ed anche i libri, cui la serie si è ispirata.
Mentre in una scena, la polizia indicava, nella foto segnaletica di uno, un sospettato, Pupottina e Kevin rivivevano le loro, ormai passate emozioni. Dopo una decina di minuti, era proprio Dexter Morgan che andava a ricontrollare la foto segnaletica del sospettato e, udite udite, sogno o magia, ma forse più svista, il sospettato in questione aveva una canotta di colore diverso.... Ahahahah ... la prima volta era nera, mentre nella seconda scena era bianca ... al che Kevin non ha potuto non dire la sua ... 
"Ma alla polizia di Miami ogni sospettato è tenuto a fare un book fotografico? Non bastano un paio di scatti?"
Quindi, se la prima volta è stata stupenda, non si può negare che la seconda volta si notano tutti i pro e i contro, le sviste e gli errori, e via dicendo ...

Aspettatevene altre di curiosità su questa serie o su eventi della vita di Pupottina che ne ruotano attorno ...

BUONA GIORNATA ^______^

lunedì 28 novembre 2011

Haute Couture Christmas Collection

Che peccato non esserci stata ieri !!!
Sì, ieri a Milano, capitale della moda, c'è stato un evento targato Pupa.
Obiettivo della serata, oltre a presentare i nuovi confanetti della Christmas Collection, era una nobile raccolta fondi per sostenere la Fondazione G e D De Marchi.



·       La Collezione di Cofanetti HAUTE COUTURE diventa la protagonista di una sfilata di alta moda, dove lo stile, l’eleganza e la creatività vengono reinterpretati in un evento unico targato Pupa. 

Si tratta di  una sfilata diversa dalle solite sfilate. Piu' umana, piu' coinvolgente, in cui non è vietato sorridere.
Scopri tutte le novità del mondo pupa direttamente sulla pagina facebook: http://www.facebook.com/pupa.it

Gli abiti realizzati in esclusiva dalla Sartoria MYLIAN si ispirano all’inconfondibile mood dei 7 stili del la collezione HAUTE COUTURE, all’interno della quale le DOLL rappresentano il “must have” di questa stagione.
La sartoria è una delle più antiche della città e ha lavorato per stilisti affermati, oggi fa consulenza a stilisti, cinema e spettacolo. Christian è la mente creativa.



L’abito di punta di questa sua Collezione PUPA HAUTE COUTURE, il modello RED PASSION è stato venduto all’asta in occasione di una importante serata benefica.

domenica 27 novembre 2011

La donna in gabbia di Jussi Adler-Olsen


Pupottina partecipa all'iniziativa di Marsilio Editore: Blogger, a voi la parola!

Tutto in un “amen”!!! Esattamente come direbbe il detective Carl Mørk, eroe, poco convenzionale del libro La donna in gabbia dello scrittore danese Jussi Adler-Olsen. 
Sì, è proprio così, in un “amen”, che si legge questo libro, tutto d’un fiato, perché non è semplice staccarsi da una storia tanto avvincente, ben scritta e che coinvolge la vita di una bellissima e giovane donna in carriera, misteriosa e sfuggente. Pupottina ci ha messo solo tre giorni a leggerlo e ne è valsa la pena. Era da tanto che non leggeva un libro che la prendesse a tal punto. Forse dovrebbe dire dai tempi di Stieg Larsson, il cui genere è molto simile e a tratti migliore, poiché non c’è nemmeno mezza pagina che non va. Tutto è finalizzato ad uno scopo, comprendere la vita dei personaggi e giungere alla soluzione, seguendo un’indagine tortuosa che non suggerisce un finale felice. E’ un thriller psicologico ad alta tensione, una “crime story”, con una sottile vena comica che ne rende piacevole la lettura.
Ma vediamo insieme più approfonditamente di cosa parla. 
VOTO 10

Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.

Ci sono:
-la vittima, una bellissima parlamentare danese, Merete Lynggaard, che si volatilizza da un traghetto, mentre è in viaggio con il fratello handicappato;
-un detective, Carl Mørk, bravo nel suo lavoro, ma odiato dai colleghi a causa del carattere burbero e poco socievole, ma profondamente umano e variegato (infatti, di lui, scopriremo che, lontano da tutti, ha una vena fannullona che vorrebbe mantenere fino alla pensione, mentre si diletta nella soluzione di sudoku;
- e infine un, religioso e misterioso, assistente siriano, Assad, che dovrebbe fare soltanto le pulizie e non affiancare Mørk nelle indagini, ma non sa stare al suo posto, essendo curioso, intuitivo e con un’idea troppo classica di come dovrebbe essere il lavoro di un poliziotto.
A Mørk, che rientra a lavoro, dopo essere stato ferito in una sparatoria, viene dato l’incarico che nessuno vorrebbe, quello di gestire la Sezione Q, in un ufficio stipato nel seminterrato, dimenticato da tutti. Il suo compito, più una manovra politica che altro, è cercare di risolvere i casi irrisolti del passato, quelli che noi siamo abituati a chiamare “cold case”. Gli incartamenti dei casi irrisolti, fra cui scegliere, sono tanti e lui non ne conosce nessuno, poiché pensa solo a far passare il tempo, finché il suo assistente non gli fa venire la curiosità di sapere che fine ha fatto Merete Lynggaard. Cinque anni prima, di lei, i media avevano detto di tutto: poteva essere un omicidio, un suicidio, un incidente, una lite finita male o un rapimento. Ma nessuno aveva guardato nella giusta direzione. Nessuno aveva davvero voluto trovare la bellissima Merete, viva o morta che fosse.
La trama sviluppa l’intreccio narrativo alternando la storia personale di Carl e delle sue indagini con il dramma e le atrocità vissute dalla giovane donna, Merete. Anche il filo temporale alterna il tempo delle indagini con quello degli ultimi giorni di Merete, cinque anni prima. Il ritmo delle due storie procede parallelamente e questo meccanismo invoglia il lettore a non smettere. Dopo un po’ bisogna rendersi conto se in trappola è la vittima o il lettore, che non riesce a non farsi coinvolgere nelle vicende, per quanto terrificanti e sadiche essere giungano ad essere.
I personaggi principali sono stupendamente delineati. Anche i secondari vivono di vita propria e sono ben caratterizzati: alcuni più simpatici di altri, esattamente come accade nella vita.
Il finale, Pupottina non se lo aspettava così, sorprendentemente commovente. Era così coinvolta, così dentro la storia che non riusciva a non gioire e sentirsi soddisfatta dei traguardi raggiunti dai personaggi. Non è solo un thriller che diletta durante il tempo della lettura. È un libro che riesce a lasciare dentro qualcosa: adrenalina ed emozioni in una corsa contro il tempo, ma anche speranza e fiducia nel genere umano, ricostruendo dai dettagli l’importanza di qualunque vita.

Voi, l’avete letto?
Quanto vi è piaciuto?

STRENNE FANUCCI


Una storia commovente che scava nell’animo dei ragazzi, esplorandone i sentimenti.
Un libro per loro, ma anche per gli adulti che li amano.

Beatrice Masini
Solo con un cane

Collezione Tweens
Pagine 274
9,90 euro
978-88-347-1796-8

“Nella scrittura di Beatrice Masini c’è la speranza di un mondo diverso, anche se ancora inimmaginabile.”
Andersen

“Beatrice Masini ci mostra bambini e ragazzi portavoci del cambiamento, desiderosi di progettare il futuro e conquistare il proprio posto nel mondo.”
L’Avvenire

Soli, lontani da tutti, in una notte scura, scura come se avessero spento le stelle e la luna, sopravvivono un ragazzo e il suo cane Tito. Lui sa perché sono soli, lontano da tutto quanto conoscono, perché patiscono il freddo, stretti in un sacco a pelo, perché si trovano in un mondo oscuro. Lui sa cos’è successo, sa che avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi. E ha voglia di raccontare, ha bisogno di spiegare come tutto è cominciato…
Lui ha dieci anni, Tito tre. Ama i cani da sempre, è la prima parola che è riuscito a pronunciare. Vive in simbiosi con l’animale, lo adora. Ma un giorno, a scuola, il Direttore appende una comunicazione. È un nuovo editto del Sire: comanda al suo popolo che i cani di tutte le razze, taglie ed età sono banditi dal regno con ogni mezzo possibile. È un nuovo editto, certo: nel precedente ha deciso di bandire il gelsomino, il fiore profumatissimo, simile a una stella, simbolo del Regno. Le ricamatrici hanno gettato nel fuoco gli antichi disegni dei tralci di gelsomino che hanno accompagnato alle nozze tante fanciulle; i giardinieri hanno imprecato strappando con forza le radici di antichi rampicanti; e quando un soldato del Regno vede un piccolo fiore scampato alla strage lo calpesta con tutte le forze. Tanto i fiori non strillano quando muoiono, non piangono, non hanno voce. O almeno, nessuno li sente. È l’ennesimo atto di violenza nei confronti degli abitanti del reame. E gli atti di violenza e sopraffazione proseguono, con un ragazzo e il suo cane Tito alla ricerca del modo di salvare sé stessi e il mondo, i sentimenti e la purezza.

Dopo il successo del suo precedente romanzo, Bambini nel bosco, arrivato nella dozzina finalista del premio Strega 2010, Beatrice Masini torna in libreria con una storia delicata e potente, Solo con un cane, la storia di Milo e del suo cane, Tito.
Siamo in un regno il cui Re è solito emanare editti alquanto discutibili, dettati dal suo umore giornaliero; inutile dire che l’obbedienza è d’obbligo. Un giorno il Sire decide di bandire (e quindi abbattere!) tutti i cani del regno, e invita tutte le famiglie a obbedire senza discutere. In un moto di coraggio e indignazione, Miro e la sua famiglia decidono di non assecondare il volere del Re, ed invece di proteggere Tito, fedele compagno di giochi e amico.
Miro partirà con il suo inseparabile amico a quattro zampe, alla ricerca di un posto migliore in cui vivere, verso un futuro più luminoso per tutti e due. Sul suo cammino incontrerà ostacoli e trappole; farà la conoscenza della Fame e della Sete, il Dubbio si insinuerà tra i suoi pensieri mettendolo in difficoltà e la Paura lo accompagnerà ad ogni passo; la stessa Morte gli farà la corte…
Un romanzo che è un percorso di crescita e di presa di coscienza dei propri limiti, un inno all’amicizia, alla speranza, al coraggio, alla vita, nella sua accezione più ampia.
Solo con un cane non è solo il viaggio materiale di Miro e Tito lontano dalla perfidia ingiustificata di un Re, ma un viaggio dentro sé stessi, un’avventura da condividere, anima e corpo, con qualcuno a cui si tiene davvero.
Video-presentazione di Sergio Fanucci: http://www.youtube.com/watch?v=cvj5EOSvA_E
“Un libro per chi ama i cani. Per chi ne ha sempre desiderato uno. Per chi l’ha avuto e ha rischiato di perderlo.” Beatrice Masini
BEATRICE MASINI è nata a Milano, dove vive e lavora. Giornalista, traduttrice (tra i suoi lavori i libri della saga di Harry Potter), editor, scrive storie e romanzi per bambini e ragazzi. I suoi libri sono stati tradotti in quindici Paesi. Ha vinto nel 1999 il Premio Castello di Sanguinetto con il romanzo La casa delle bambole non si tocca (Salani), e nel 2004 il Premio Pippi con Signore e signorine – Corale greca (Einaudi Ragazzi), il Premio Elsa Morante con La spada e il cuore – Donne della Bibbia (Edizioni EL) e il Premio Andersen come miglior autrice. Con Fanucci Editore ha pubblicato: Sono tossica di te e Bambini nel bosco, arrivato tra i finalisti del Premio Strega 2010.


SILVIA RONCAGLIA FIRMA UNA NOVITÀ ASSOLUTA:
‘INSOLITE FIABE’
UNA NUOVA COLLANA DEDICATA AI PIÙ PICCOLI.

I PRIMI DUE VOLUMI IN LIBRERIA A NOVEMBRE A SOLI 9,90 EURO CADAUNO.
DIECI LIBRI ILLUSTRATI CHE RACCONTANO LE FIABE TRADIZIONALI PIÙ NOTE AL MONDO,
MA DA UN PUNTO DI VISTA NUOVO, ORIGINALE E DIVERTENTE.
 
Silvia Roncaglia
Fiabe Insolite
Lo specchio racconta: Biancaneve, isbn 9788834717899 – 9,90 euro
Gli stivali raccontano: Il gatto con gli stivali, isbn 9788834717905 – 9,90 euro
Con Silvia Roncaglia si inaugura una nuova collana Fanucci, la collana Kids, con delle fiabe molto particolari: le Fiabe insolite.
Si tratta di alcune tra le fiabe più tradizionali e conosciute, riviste e rielaborate per dare ai giovani lettori un punto di vista alternativo con cui leggerle.
Senza mai tradire lo spirito e il messaggio del racconto originale, Silvia Roncaglia modernizza e vivacizza la veste classica delle fiabe che tutti conosciamo e amiamo, attraverso l’acquisizione di un narratore atipico, in un mix di ironia, avventura e magia.
Sarà dunque uno specchio a raccontare sia la sua personale vicenda di oggetto divenuto magico e finito nelle mani di una perfida regina, che la storia di Biancaneve. E` il racconto partecipato di un deus ex machina che, suo malgrado e con gran dispiacere, deve svelare alla vanitosa regina dove si nasconde la bella Biancaneve. Purtroppo, infatti, e` stato programmato per dire la verità, ma non manca di avere sentimenti, antipatie e simpatie, e un proprio personale punto di vista.
In un’altra insolita fiaba, gli stivali del famoso gatto del marchese di Carabas annoteranno le vicende di quel figlio di mugnaio che, alla fine, proprio grazie alle astuzie del suo gatto calzato, si troverà padrone di un castello e sposo di una principessa. Lo faranno in un diario a due voci che metterà in evidenza quanto possono essere diversi il carattere e il punto di vista di uno stivale destro, positivo e solare, da quelli di un sinistro, pessimista e brontolone.
Ad accompagnare e impreziosire i testi scritti da Silvia Roncaglia si alterneranno illustratori di fama nazionale e internazionale quali Cristiana Cerretti e Paolo D’Altan, dando così vita a una stimolante lettura per i più piccoli e a un utile strumento per svilupparne il pensiero divergente e la creatività, attraverso l’insolito approccio di questa nuova e raffinata collana.

Silvia Roncaglia ha coltivato da sempre un grande interesse per il mondo dell’infanzia, che l’ha portata a insegnare per diciassette anni nella scuola elementare e a dirigere per sei anni Leggo leggo, una rivista indirizzata ai bambini che promuove la lettura. Collabora con varie compagnie teatrali ed è un’apprezzata autrice di filastrocche e libri per bambini. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui nel 2001 una menzione speciale al Grinzane Junior per Ma che razza di razza è? Con Fanucci Editore ha già pubblicato anche Caro Johnny Depp - premio Bancarellino 2007 - e Perché mai è diversa questa sera?

Il risultato di una pianificazione e di una stesura durate oltre dieci anni, La via dei Re è solo il primo episodio di un ardito capolavoro in corso di pubblicazione.

“Dice ancora l’antico giuramento: vita prima della morte. Forza prima della debolezza. Viaggio prima dell’arrivo. E il ritorno agli uomini che una volta portarono i frammenti. I cavalieri Radiosi devono sorgere ancora.”
La via dei Re

Brandon Sanderson
La via dei Re

Pagine 1250
Collana Collezione Fantasy
30,00 euro
Isbn 978-88-347-1774-5


“Ho amato questo libro. Cos’altro c’è da dire?”
Patrick Rothfuss

“Sanderson è un maestro a catturare il lettore dalle prime pagine, e ancora una volta non delude. Ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di affrontare temi importanti e complessi, dando vita a personaggi indimenticabili. I fan e gli amanti della fantasy epica troveranno la conclusione soddisfacente, e attenderanno con ansia il seguito.”
Library Journal

“L’inclinazione di Sanderson a tenere sulle spine i lettori e a elargire rivelazioni e scene d’azione con il giusto ritmo, lascerà gli appassionati della epic fantasy affascinati e in trepida attesa delle prossime puntate.”
Publishers Weekly

“Intrighi, politica e una rete complessa di cospirazioni…
Il mondo di Brandon Sanderson è popolato da personaggi imponenti.”
Booklist

A Roshar i regni in cui il mondo è diviso si contendono il possesso di armi in grado di rendere un uomo quasi invincibile. In uno scenario di guerre e intrighi, seguiamo le vicissitudini di quattro personaggi, uno dei quali cercherà di svelare il mistero e scoprire perché i Radiosi si sono rivoltati contro l’umanità che un tempo proteggevano.
La via dei Re è il primo volume di un’avvincente saga, in cui i lettori ritroveranno la complessità e l’intensità narrative del classico ciclo di Robert Jordan La Ruota del Tempo terminato da Sanderson stesso.

Nato nel 1975, BRANDON SANDERSON è autore del romanzo Elantris, che lo ha rivelato a critica e pubblico come una delle maggiori promesse della letteratura fantasy contemporanea. Professore presso la Brigham Young University, ha da poco terminato il dodicesimo volume del ciclo La ruota del Tempo di Robert Jordan dopo la prematura scomparsa dell’autore.

STRENNE LEGGEREDITORE

UN ROMANZO CHE RICORDA GRANDI CLASSICI COME CASABLANCA,
DEDICATO A TUTTI GLI AMANTI DELLA VILLE LUMIèRE.

Lynn Sheene
L’ultima volta che ho visto Parigi

Collana Narrativa Leggereditore
Pagine 400 - 14.00 euro - Isbn 9788865080795

“Lynn Sheen ci regala un’ eroina che terrebbe testa anche a Rossella O’ Hara.”
The Chicago Herald

“Uno splendido ritratto della Parigi occupata, commovente come pochi.”
Publishers Weekly

“Un romanzo che ci ricorda le atmosfere e la suspense di Casablanca.”
Katherine Neville

“Lo stile eccellente dell’autrice e la trama memorabile fanno di questo romanzo una vera perla.”
Kirkus Review

“Una lettura appassionante, di quelle che rimangono impresse a lungo.”
Fresh Fiction

Ambientato nella meravigliosa Parigi, durante la seconda guerra mondiale. La protagonista è una donna americana dal passato misterioso, che approda a Parigi inseguendo un sogno d’amore che presto si trasforma in una profonda e intima ricerca di se stessa e della libertà di cui si è sempre privata. Nella città sconvolta dal caos, un negozio di fiori, luogo di colori e profumi, diventa il crocevia in cui si intrecciano amicizie e speranze, l’ultimo punto di luce in una città sempre più intrisa di incertezze.
Un romanzo intenso, che parla di sogni, di aspirazioni, di relazioni e sentimenti, ma anche di paure, di cambiamenti, di fatti sconvolgenti che hanno riempito le pagine dei libri di storia. Ma è soprattutto una storia di crescita personale, di riscatto, di presa di coscienza di se stessi e di coraggio di reinventarsi.

Le ultime luci illuminano Parigi, fra poco nulla sarà più come prima, nulla avrà più un senso. Non la musica che aleggia per le strade della città, né l’atmosfera spensierata che la pervade. Un negozio di fiori sugli Champs Elysées, con la sua eleganza ostinata, resisterà agli stravolgimenti della storia, diventando un crocevia di vite, tradimenti, amori e speranze. Ed è qui che una donna in fuga da un passato fitto di misteri si ritroverà a lottare per la propria libertà, e per la prima volta anche per quella di chi le è accanto.

Lynn Sheene, da sempre vicina alla cultura francese, si è interessata al dramma della Parigi occupata grazie al ritrovamento fortuito di una spilla. è così che ha iniziato a studiare quell’epoca così piena di fascino, lasciandosi trasportare da una storia suggestiva e fitta di intrighi. L’ultima volta che ho visto Parigi è il romanzo d’esordio di Lynn Sheene, membro dell’ International Thriller Writers, Romance Writers of America, Alliance Française, e del French Heritage Society.
Sito ufficiale dell’autrice: http://lynnsheene.com/

500.000 COPIE VENDUTE FINO A OGGI IN INGHILTERRA
TUTTI ODIANO LE FAMIGLIE PERFETTE. È PER QUESTO CHE AMERETE I BATTLES! UN RITRATTO IRONICO E ILLUMINANTE DI UNA FAMIGLIA TANTO ORIGINALE QUANTO SIMILE A QUELLE CON CUI COMBATTIAMO TUTTI I GIORNI.

Dawn French
La meraviglia delle piccole cose

Collana Narrativa Leggereditore
Pagine 384 - 14.00 euro - Isbn 9788865080801

“Grazie per aver creato questo splendido personaggio femminile!”
Metro

“Un romanzo impeccabile, un vero gioiello!”
Sunday Times

“Una vera rivelazione: commovente e divertentissimo.”
Sunday Telegraph

“Non ho smesso mai di ridere dalla prima all’ultima pagina. 
Invidio la fantasia illimitata di Dawn French.”
Mail on Sunday

“Dawn French ci offre una visione delicata e estremamente tollerante
sui processi di crescita e di invecchiamento.”
Spectator

Un romanzo incentrato su una famiglia che è tutto fuorché perfetta: la madre sui 50, psicoterapeuta infantile in piena crisi di mezza età, alle prese con i turbamenti psicofisici di una figlia adolescente e l’esuberanza di un secondogenito ossessionato da Oscar Wilde. E’ un ritratto ironico di una famiglia molto originale, ma che in fin dei conti non si discosta poi molto dall’immaginario collettivo. Le dinamiche familiari sono raccontate di volta in volta dal punto di vista di uno dei personaggi, con il proprio, precisissimo, modo di guardare il mondo, con un linguaggio alle volte colorito, alle volte molto raffinato e ricercato (il figlio sembra quasi un lord d’altri tempi). E’ una fotografia molto sincera, a tratti eccentrica, delle dinamiche familiari al giorno d’oggi.

Un romanzo divertente e irriverente, ma che fa anche ragionare su come stia cambiando (e sia cambiata!) la struttura familiare e le relazioni al suo interno, a cominciare dal dialogo. Il linguaggio che usano i giovani (dai modi di dire alle espressioni del gruppo di appartenenza), i loro codici e il loro modo di guardare il mondo, sono molto lontani da quelli dei genitori, e cercare di avvicinarcisi per poter costruire rapporti paritari basati sul dialogo, è diventata una necessità. Questa difficoltà di comunicazione nel romanzo è molto bene esplicitata dai diversi linguaggi usati dalla figlia adolescente (colorito e aggressivo), dal secondogenito (raffinato), dalla madre (l’unica che cerca di avvicinare i vari poli, tentando di imparare questi linguaggi a lei così estranei; l’unica strada per provare a comprendere i propri figli).

L’apertura del romanzo dà subito voce alla figlia adolescente e al suo stato emotivo sovraccarico di intolleranza nei confronti di una madre che a suo parere non la capisce, e questo si traduce in un linguaggio accusatorio e di forte impatto; vale la pena però continuare nella lettura per scoprirne i motivi e vederli riflessi anche negli occhi di una madre che non si rende conto della gravità del problema, e di un padre che all’apparenza sembra non preoccuparsene.

Dawn French è una celebrità in Inghilterra: scrittrice, attrice, sceneggiatrice di alcune tra le commedie tv inglesi tra le più famose e apprezzate (tra tutte è stata co-autrice insieme a Saunders della serie comica di successo French&Saunders, che parodiava celebrità –Madonna, Cher, le Spice Girls- e film – Harry Potter, Star Wars, Il signore degli anelli). E’ stata indicata dall’Observer come una delle 50 attrici più divertenti della commedia britannica (la paragonerei ad una Littizzetto all’inglese).
La sua autobiografia, Dear Fatty, ha venduto un milione di copie, e con La meraviglia delle piccole cose ha conquistato il primo posto delle classifiche inglesi, per un totale di 500.000 copie vendute in soli sette mesi. È in corso di pubblicazione in diversi Paesi.

PARAGONABILE A BESTSELLER COME I TRENTASEI STRATAGEMMI, IL MANUALE DI RICERCA INTERIORE CHE VIENE DALL’ANTICA CINA.

Arielle Ford
Wabi Sabi Love
Ovvero l’arte dell’amore (im)perfetto

Collana Narrativa Leggereditore
Pagine 284 - 14.00 euro - Isbn 9788865081044

DALL’ANTICA SAGGEZZA GIAPPONESE, UN LIBRO CHE SUGGERISCE COME AMARE SÉ STESSI E GLI ALTRI A PARTIRE DALLE IMPERFEZIONI.
UNO STRUMENTO PER VIVERE MEGLIO, TRASFORMANDO I DIFETTI IN PUNTI DI FORZA.

Un manuale di auto-aiuto che, basandosi su un’arte giapponese chiamata Wabi Sabi, insegna a guardare ai difetti del proprio partner con un occhio diverso, meno critico e più costruttivo. Con consigli pratici ed esempi di vita vera, l’autrice mostra come cominciare a considerare i difetti non più, e solo, come caratteristiche negative del partner, ma al contrario come pregi che diventano spunti alternativi, punti di forza, nuove risorse che possono alimentare positivamente il rapporto di coppia.

L’amore è essenziale quanto l’aria che respiriamo, è uno degli ingredienti fondamentali della nostra esistenza, ma anche uno dei più difficili da conquistare e ancor più da mantenere. Ma nonostante le statistiche catastrofiche riguardo alla salute delle relazioni durature, Arielle Ford ci restituisce la speranza, mostrandoci come condividere con il nostro partner un amore fatto di rispetto, passione e naturalmente imperfezioni! Perché chi ha detto che l’amore dev’essere perfetto? È proprio liberandoci di questa fantasia, infatti, che si riescono a portare avanti delle relazioni sane, piene d’amore e complicità.
E vi assicuro che funziona! Perché Wabi Sabi Love si concentra sui pregi e trasforma i difetti in punti di forza, rendendo la vita di coppia più autentica e serena.

Estratto dal testo:
Il Wabi Sabi è l’antica estetica giapponese che trova la bellezza e la perfezione in tutto ciò che è imperfetto, nelle cose piccole, umili e anticonvenzionali.
Il Wabi Sabi ci insegna a innamorarci delle imperfezioni, non si limita ad accettare o semplicemente a negare ciò che ci infastidisce o che detestiamo di noi stessi e degli altri. Ci insegna invece ad apprezzare profondamente l’unicità di ogni singola persona.

Arielle Ford è una profonda conoscitrice del pensiero orientale – del quale durante una carriera di oltre 25 anni – ha diffuso gli insegnamenti con grande entusiasmo e passione. Ha scritto sette libri, molti dei quali best-seller del New York Times.
 
IN OCCASIONE DEI 50 ANNI DAL FAMOSO FILM COLAZIONE DA TIFFANY.
CHE VERRÀ PRESENTATO RESTAURATO AL FESTIVAL DI ROMA A FINE OTTOBRE,
ESCE IN LIBRERIA  IN ANTEPRIMA MONDIALE
IL PRIMO VOLUME DELLA TRILOGIA AMBIENTATA NELLA GIOIELLERIA PIÙ ESCLUSIVA AL MONDO.

Kate Parker

Innamorarsi a Manhattan

Collana Narrativa
Pagine 320
10.00 euro
Isbn 9788865081310

IL MITO DI AUDREY HEPBURN E LE ATMOSFERE DEL FILMCHE LA RESERO INDIMENTICABILE, RIVIVONO IN UN ROMANZO IRONICO E PROFONDO, CHE FA RIFLETTERE SULLA FORZA DELL’AMORE E SUL CORAGGIO DI VIVERLO FINO IN FONDO.

UNA STORIA CHE FA SOGNARE, CHE CI RICORDA IL POTERE DELL’AMORE,
E LA MAGIA CHE SI NASCONDE DIETRO UN INCONTRO INASPETTATO CHE PUÒ STRAVOLGERE UNA VITA INTERA.

Un uomo e una donna, i loro destini sembrano essere già scritti. Lei è un’infermiera pediatrica con il mito di Audrey Hepburn, lui uno scrittore di successo che ha dimenticato cosa significa sognare. Poi l’incontro da Tiffany, uno sguardo e il tempo si ferma. In un attimo le loro vite vacillano, ed entrambi intravedono la possibilità di un futuro diverso, senza però riuscire a mettersi in gioco fino in fondo. Il loro momento è intenso ma sembra che siano destinati a separarsi e a non vedersi mai più. Ma un anno dopo si ritrovano, protagonisti di un romanzo del quale toccherà a loro scrivere il finale... Riuscirà la magia di Tiffany a trasformare un semplice istante in qualcosa di speciale che durerà per sempre?

Un romanzo delicato e profondo, che risplende a ogni pagina. Una storia che ci ricorda il potere dell’amore, e la meraviglia che si nasconde dietro un incontro inaspettato che può stravolgere una vita intera e forse dare felicità a chi osa rischiare fino all’ultimo respiro.

Kate Parker ha sempre vissuto a Manhattan, New York, città che adora. È per questo che ha scelto di ambientare il suo romanzo d’esordio proprio fra le strade che l’hanno vista crescere. Kate ha deciso di dedicarsi alla scrittura per due motivi: realizzare un sogno che nutriva sin da bambina, e trasmettere ai suoi lettori la voglia di provarci, di crederci sempre e comunque. Le sue sono storie di persone comuni, disposte a tutto pur di lottare per ciò in cui credono. Lo stile limpido, l’accurata descrizione psicologica dei personaggi e la capacità di far rivivere sulla pagina emozioni forti e indimenticabili, conquisteranno le lettrici, per non abbandonarle più in questo primo libro di una trilogia.

sabato 26 novembre 2011

L'acqua placa la sete, ma non reintegra i sali minerali. Meglio Powerade ION4


Non lo so quanti di voi, mi rivolgo agli sportivi, sanno cos'è Powerade ION4 ... 
E' stato sviluppato da scienziati dello sport: idrata meglio dell’acqua e aiuta a ridare energia per aiutare a dare il massimo più a lungo; contiene liquidi e quattro dei minerali (sodio, potassio, magnesio, calcio) che si perdono sudando per consentire un’idratazione efficace e una combinazione di carboidrati per ridare rapidamente l’energia che il corpo perde durante l’esercizio.

La ricerca scientifica ha dimostrato che bere soltanto acqua durante o dopo un esercizio intenso non è il modo di idratarsi ideale. L’acqua placa la sete prima che i liquidi e i minerali persi con il sudore, come il sodio, vengano ripristinati adeguatamente. 
I vantaggi della reidratazione durante e dopo l'esercizio fisico spesso sono sottovalutati; una perdita di liquidi pari a solo il 2% del peso corporeo (1,4 kg per una persona che ne pesa 70), può incidere significativamente sulle prestazioni fisiche e mentali.

Powerade ION4 aiuta ad assicurare un efficace rifornimento di energia, a mantenere i livelli desiderati di prestazione e offre un’efficace idratazione per sessioni di allenamento intense.


Powerade ION4 è disponibile in Italia nei supermercati, ipermercati e nei bar da ottobre 2011. Il nuovo sports drink è disponibile nei gusti: Mountain Blast, Orange, Citrus e Blood Orange.

n. 1314 - Gli uomini ci piacciono così 2

Cari Amici Blogger,
Pupottina continua a parlarvi di American Horror Story, una serie che la sta prendendo molto, e di uomini. 
Oggi il nostro attore sarà Dylan McDermott, il Ben Harmon della serie tv American Horror Story.
La serie è sempre più inquietante e il fatto che nella maggior parte delle sue scene lui compaia così non stempera la paura che essere generano.
Lui è un uomo innamorato della moglie, nonostante le sia stato infedele in passato, in un momento di crisi di coppia. Adesso cerca di starle vicino, perché lei è incinta. la nuova casa sconvolge le loro esistenze.


Queste scene hanno raccontato una sequenza, con la domestica, che è comunque soltanto immaginata ... non reale. 
Anche se la figlia ha intravisto qualcosa fra lui e la domestica fantasma. Pupottina non lo chiamerebbe un vero e proprio tradimento.
Ben è tormentato, confuso, ma non abbastanza da rischiare di perdere la moglie. Ma c'è qualcosa di paradossale nella sua situazione, poiché è uno psichiatra famoso e dovrebbe sapere meglio di altri il funzionamento della mente umana. 
Ben lo vediamo quasi sempre così ...


Esattamente ... così come mamma l'ha fatto, nonostante in casa, oltre ai fantasmi, possa entrare chiunque. Tutti sembrano avere le chiavi della sua nuova casa ...
Pupottina cerca di immaginare come potrebbe evolversi la storia ... nel frattempo, segue con attenzione ogni puntata.

 
FELICE SABATO A TUTTI !!!

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Compresi che l'ordine, a lungo andare, si ristabilisce da solo intorno alle cose (Raymond Radiguet)

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