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Pupottina's favorites book montage

Dimmi il tuo segreto
Io la troverò
Dove si annida il male
Il confine del silenzio
Tutto ciò che resta
Io so perché canta l'uccello in gabbia
Africa, mon amour
Fiore di fulmine
Amore, Parigi e un gelato al pistacchio
La ragione dei sensi
Sherlock Holmes e il Signore della notte
Addio è solo una parola
All'improvviso la scorsa estate
La stagione degli innocenti
Scia di morte. L'ultimo viaggio della Lusitania
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
I piaceri della notte
Nessun ritorno
Campari a colazione
Per te qualunque cosa


Pupottina's favorite books »
L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. (Woody Allen)
"Non discutere di cose di letto con tatto e discrezione. Potrei non capire di cosa parli." (L'ispettore Barnaby)

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venerdì 31 luglio 2009

n. 597 - Cortesie in spiaggia per un caffè


Amici Blogger ricordate l'episodio della scorsa settimana per la rubrica Vita di Coppia? No? Ripescate il post, Cortesie sotto l'ombrellone, qui.
Da vere persone riconoscenti offrimmo il caffè alla coppia di neo amici che gentilmente avevano accudito il nostro ombrellone in nostra assenza.
Il giorno dopo la scena si ripresenta quasi uguale, ma con alcune modifiche. Kevin era in acqua, mentre Pupottina era collassata al sole, badava all'ombrellone e nel frattempo leggeva anche l'ultimo libro di Carlo Lucarelli.
Non ci sarebbe stato niente di strano, se non fosse che c'erano anche i vicini di ombrellone del giorno prima e varia altra gente. A questo punto, Pupottina, assiste ad una scena. Un'altra coppia di ragazzi escono dall'acqua e si avvicinano al loro ombrellone che era vicino a quello dell'uomo cui avevamo offerto un caffè per la gentilezza, fattaci il giorno prima, ossia recuperare l'ombrellone in nostra assenza, dopo essere stato sradicato dal vento.
L'uomo, con il suo solito sorriso affabile, li ferma e li dice che il loro ombrellone era stato portato via dal vento e che lui lo aveva recuperato. Insomma, la stessa filastrocca del giono prima, quella che aveva raccontato a me, Pupottina. I due ragazzi subito lo ringrazionano, ma c'è qualcosa che non va e loro non lo sanno. Pupottina, sì, era immersa nella lettura, ma non tanto da non accorgersi di niente, soprattutto perché era sulla giusta traiettoria. In poche parole, l'uomo dal volto gentile usava la stessa scusa tutti i giorni per farsi offrire un caffè.
Pupottina e Kevin ci erano cascati il giorno prima. Mentre il seguente erano stati ingannati anche altri due ragazzi. L'uomo è cordiale, sì, ma un bel furbone.

E' anche questo un effetto della crisi?
Oppure quell'uomo è un imbroglione che scrocca caffè?
La sua è una tattica, un trabocchetto, uno scherzo, un esperimento per vedere quante persone di buon cuore o educate ci sono in giro?

Voi, cosa ne pensate?

n. 596 - Eddie Murphy contro John Cena


Immagina che
A Pupottina piacciono i film con Eddie Murphy ...
;-)

Oppure c'è John Cena ... in ... 12 Rounds

;-)

giovedì 30 luglio 2009

n. 258 - Di carogne così ne ho la collezione

Leggi qui
e, se ti va, commenta,
senza tornare in questo post,
dove non è consentito il commento
.

n. 595 - Commento da -ELA-

le storie sono tutte incasinate... per chi le vive... l'enigma di scelte, opportunità, imprevisti assilla tutti, anche quelli che apparentemente sembrano avere una vita perfetta ed ordinata ... queste ultime peculiarità esistono soltanto nel nome per il resto, ovunque domina il caos...

Eccola: -ELA-

mercoledì 29 luglio 2009

n. 593 - Commento da Faby

sì, potremmo già sentirci completi da soli, ma è che non lo siamo.... tutti abbiamo bisogno di qualcuno la cui sola presenza può bastare a renderci veramente felici.... e parte della felicità a volte sta proprio nella ricerca che ha come fine immediato quello di farci sentire vivi e completi solo in parte

martedì 28 luglio 2009

n. 592 - Lui mi conosce meglio di me stessa

Frammento 34 per Penelope. Buona lettura!

“Ma a me cosa importa? Perché non mi importa, vero?”

«Comunque, ci vengo spesso in questa zona, non soltanto per mia moglie, ma anche per le mie figlie che studiano in questa scuola: questa accanto al supermercato. E, sai, sono proprio io quello che tutti i giorni le accompagna e le viene a riprendere. Le mie bambine sono i miei tesori» sorride a trentaquattro denti e il volto gli si illumina.

Mi sentivo frastornata dalle sue parole, ma ho continuato ad osservarlo come se stessi guardando un film. Queste sue parole mi avevano confusa: non me le aspettavo. Ero ancora reduce dell’attacco di panico e della conseguente figuraccia nel supermercato. Non ci avevo mai pensato che potessero accadere questi incontri che ti cambiano la vita. O almeno, non ci avevo mai pensato seriamente che tu sei lì che te ne vai in giro per i fatti tuoi, magari rimugini sulle tue cose e lo fai così distrattamente da non accorgerti che stai parlando un po’ ad alta voce e sei lì, per strada. Non te ne curi e non pensi che potrebbe esserci lì un estraneo, che ti osserva e studia le tue abitudini, tanto approfonditamente fino ad arrivare a conoscerti meglio di te stessa che, la maggior parte delle volte, agisci senza pensare.

n. 591 - Commento da Bislacca

non è noioso il tuo sproloqui. per molte cose nella vita si abbozza … quotidianamente … se tutti reagissimo staremmo sempre a farci la guerra (è vero che un po’ è così, però…) a volte con una camomilla si vede tutto con serenità…. e continuamente c’è gente che dice che scrivere è terapeutico…. ed è vero … da quando ho il blog ne sono sempre più convinta… come dice un mio ex scrivo “str…ate” ma mi aiutano a sentirmi più leggera perché fra le righe ci sono io… ed a volte il commento non serve, ma un po’ aiuta a riflettere ed a passare alla fase successiva della nostra riflessione… ci dà un punto di vista di un altro con cui possiamo rielaborare noi stessi … e proseguire il nostro percorso di approfondimento e conoscenza di noi stessi, del nostro mondo ed un po’ di quello degli altri…. forse è anche per questo che i blog diventano sempre più numerosi….uno scrittore ha l’esigenza quasi fisica di essere letto…. un comune mortale no… scrive per se stesso … anche un commento al mese potrebbe essere sufficiente a rielaborarsi dentro …

lunedì 27 luglio 2009

n. 590 - Pupottina su Facebook

pupottina on Facebook

n. 589 - Commento da Alessandra Ingrid

Grazie di aver perseverato .... la tua tenacia mi ha dato la gioia di trovare un tuo commento...
da quando 2 mesi fa ho cambiato browser, passando a mozilla, ho perso molti amici blogger che utilizzano Exlorer e che non riescono più a venire da me ... certo chi insiste, mi dà la certezza di tenerci veramente alle quisquilie che scrivo....
il meglio di me, lo dico sempre, emerge, quando sono da voi perché i post di altri mi danno l'opportunità di ampliare le mie vedute, limitate a problemucci di cuore o programmi tv...

Alessandra Ingrid blog

domenica 26 luglio 2009

Ci vediamo al Bar Biturico.di Paolo Doni


Pupottina è stata incuriosita dal titolo del libro prima di tutto, che fa anche un po' ridere.
Eh eh!

La copertina, quando l'ho acquistato non aveva la prima copertina che ho trovato su internet, ma la seconda, che anche è molto simpatica e lolitesca.
Il secondo fattore di irrefrenabile voglia ad acquistarlo è stato lo pseudonimo dell'autore, dietro cui si cela un noto giornalista e scrittore italiano, che, ahimè, non sono riuscita ad identificare.
E' scritto in maniera molto particolare. Capitoletti brevissimi che raccontano i fatti, alternando i pensieri dei due protagonisti, molto diversi, e forse uniti soltanto dagli impulsi sessuali. A parlare sono Bruno e Giada. Sembra una specie di Lolita, con la doppia verisone dei fatti, ma ben presto si scopre di essere in tutt'altro ambiente. Non mancano il sole, il mare, le abitudini della vacanza e quindi anche la voglia di iniziare nuove relazioni.
Bruno è un professore sessantaduenne, conosciuto per le sue apparizioni televisive che, ormai crede di aver concluso il suo percorso amoroso di gioventù e sa di essere ripugante. Giada, invece, è una tredicenne che scoppia di salute e di voglia di perdere la verginità e passa da una storia all'altra, sentendosi incompresa dai suoi coetanei, come dai genitori che detesta.
I due si incontrano nel Bar che dà il nome al libro e da lì vengono raccontate parallelamente le loro giornate estive. Niente diventa mai volgare, ma racconta tutto con semplicità ed ironia, senza scadere nel volgare.
Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti del libro, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Gli altri personaggi, che fanno da sfondo alle vicende, sono: gli animali, così Giada chiama i suoi genitori, premurosi e con il desiderio di far crescere i loro due figli sotto l'ala benefica della cultura, della storia e dell'arte; Christian, il fratellino più piccolo di Giada, che ancora non sa che l'amore è fatto di coppia, ma vive da solo i suoi momenti migliori; Luca, il ragazzo che piace a Giada e con cui ha i primi contatti amorosi, ma lui è timido ed ha paura ed alla fine resta vittima di un incidente che lo porta in ospedale, lontano da lei; Michele, ragazzino negretto con cui Giada cercherà di consolarsi dopo la partenza di Luca; Manuela, amica del cuore con cui gareggera per conquistare il bronzo di Riace dell'isola; Rita, la moglie del professore, che lo ha tradito sempre e lo ha spinto a fare altrettanto; Andrea, il bellissimo figlio del professore e di Rita, che scende solo per alcuni giorni a seminare scompiglio ad AnaCapri e come tutti quasi tutti i belli ed impossibili è bisex, perché non riesce a non seguire le tentazioni, ma non cede alle lusinghe di Giada e della sua amica.
Giada rincorrerà l'amore e lo sfiorerà, per tutta l'estate e per tutto questo libretto, di poco più di 100 pagine, mentre il professore, che lei soprannomina il Camicia, per il suo gusto nel vestire, la osserverà a distanza sempre minore, la adorerà senza volerla mai rovinare, toccare ed amare veramente, ma ringraziandola in cuor suo di aver risvegliato in lui le emozioni del tempo che fu. Alla fine ci sarà anche un incontro fra i due in cui Bruno le spiegherà cosa è stata la sua vita attraverso metafore con comete e lirici greci, ma Giada, ovviamente troppo giovane, non ne capirà il senso.
In un passo, c'è scritto: "Il lupo, ormai, ha perso anche la coda e ha fame solo di malinconie. Vorrei abbracciarti dolcemente, accarezzarti e mai farti male, sentire il profumo del tuo corpo, il tuo sapore. Mi piacerebbe amarti senza far l'amore, con l'innocenza dello sguardo e di un affetto che forse non saprei mai spiegare. Sarei felice di toccarti, certo, ma non pensare alla violenza se per caso mi guardi. Pensa, piuttosto, a una specie di abbandono, a una felice smemoratezza che supera le distanze dell'età." Chi lo ha letto, per quale motivo lo ha apprezzato?

sabato 25 luglio 2009

n. 587 - Pupottina Obsessed by Beyoncé

Oggi Amiche Blogger esultiamo e preghiamo tutte di avere mariti come Idris Elba in Obsessed. E' vero che nel film è il fedelissimo consorte di Beyoncé, che è una moglie perfetta, quindi, in realtà è facilitato. Poi ovviamente niente si può dire alla presenza rassicurante che hanno tutte ledonne che vivono per la casa e la famiglia, anche se c'è chi dice che siano meno sexy di quelle in carriera, ma questa sarebbe un'altra storia.
Oggi ci limitiamo ad analizzare i fatti. Pupottina, lo scorso weekend, decide di andare con Kevin al cinema. Il suo obiettivo è vedere Harry Potter. L'ha detto e stradetto che non se lo sarebbe fatto sfuggire. Unico problema è che era il giorno sbagliato e l'orario sbagliato. Nonostante venisse proiettato in tre sale di un megamultisala, l'affluenza di bambini e teenager era tale che i posti erano esauriti. Per fortuna, c'era anche Obsessed e Kevin e Pupottina hanno dovuto ripiegare per il secondo che, è anche vero, rientra meglio nelle tematiche del suo blog, che dovrebbe limitarsi ad amore, sesso e tradimenti, ma che di fatto esce dai margini molto spesso.
Il film è stato coinvolgente. Non lo so se è perché Pupottina si immedesimava ed immaginava qualche donna sul lavoro a ronzare attorno al suo Kevin e a molestarlo.

La domanda è: come si fa ad accertare lo stalking se quella che perseguita vostro marito è un'autentica pazza?

Per saperlo, basterebbe vedere il film ed ovviamente imparare a combattere l'avversaria anche prendendola per i capelli se necessario.
Chi vuole vedere il film, non legga il resto.


Uniche note di disappunto sono: Beyoncé che, nonostante combatta seriamente e a mani nude la sua avversaria, non si sporca né si scompone nemmeno di una virgola, troppo bella com'è; poi è poco credibile il tradimento perché la rivale che si innamora del marito non regge il confronto con la moglie dal punto di vista estetico. Inoltre, è quasi scontato per una donna uscire di casa, inserire l'allarme e dimenticare qualcosa dentro e di conseguenza tornare a riprenderla. Per il resto, la colonna sonora è strepitosa e parte sempre al momento giusto e non mancano canzoni interpretate dalla stessa Beyoncé che, di film in film, diventa sempre più brava ed interpreta la gelosia e l'essere ferita per un ipotetico tradimento in maniera divina. Come è naturale, la sua bellezza buca lo schermo e ci si distrae nel vederla. Il personaggio che le è stato assegnato è quello di una donna forte e combattiva che ha grandi valori, famiglia e perdono, e non mancherà di aiutare la sua rivale, in una scena del finale, molto simile a La guerra dei Roses.

Buon weekend!

venerdì 24 luglio 2009

n. 586 - Cortesie sotto l'ombrellone


Questo post avrà un seguito. Vi sto avvertendo!
Per ora gustatevi la prima parte ...
Kevin e Pupottina sono al mare, senza Gino che odia il caldo, il sole e le spiagge, sebbene siano piene di donne in bikini.
I due colombi si rifugiano in acqua, dove almeno c'è un po' di refriferio dalla canicola. Non c'è sufficiente spazio per nuotare, poiché hanno pensato tutti la stessa cosa e sono arrivati alla stessa soluzione. Sono tutti in piedi e ci si guarda. C'è anche chi rompe le scatole con una pallina e due racchette o un pallone grande e si lancia in tiri che non raggiungono nessuna porta, ma semmai colpiscono in pieno viso chi si distrae. Quindi, sono tutti in allerta per scampare il pericolo palle e palline volanti.
Il vento è molto forte. Ogni tanto si vede un ombrellone volare. Pupottina e Kevin hanno quasi dimenticato di averne uno anche loro.
Fattasi l'ora del caffè, tornano alla loro postazione sulla sabbia.
Pupottina cammina avanti, mentre Kevin la segue.
Arrivati al nostro ombrellone, un uomo seduto sotto l'ombrellone vicino le spiega che ha dovuto legare l'ombrellone che Kevin non aveva ben piantato nella sabbia. L'uomo approfondisce il discorso dicendole che l'ombrellone è volato per ben due volte e che lui prontamente l'ha ripreso. Pupottina e Kevin lo ringraziano e, per scusarsi del fastidio che gli hanno arrecato e per ringraziarlo, lo invitano al bar a prendere un caffè, insieme alla sua signora. L'uomo, sorridente, accetta e ne rende partecipe la moglie.


Si sono comportati bene Kevin e Pupottina?

n. 585 - Vuoi essere mamma, ma è tardi?

Non c'è molto da vedere al cinema in questo periodo, ma questo film ti fa pensare alla maternità, quando hai ormai superato il limite consentito e ti pone davanti ad una scelta che sempre più di frequente si presenta nella realtà. Sembra una bella commediola per ridere a crepa pelle e poi ci sono Sigouney Weaver e Steve Martin. Potrebbe essere una buona scelta !!!

Baby Mama

Altrimenti ci sono anche:
Fighting
Jonas Brothers: The 3d Concert Experience



giovedì 23 luglio 2009

n. 584 - Tradimenti all'ombra delle Piramidi 2


Se ricordate l'Anonima che a giugno ci aveva interpellati, possiamo subito vedere cosa ha da dirci, altrimenti rispolverate qui quello che le era accaduto.

"Cara Pupottina, ho seguito il tuo consiglio ed ora ne affornto le conseguenze. Gli ho raccontato della telefonata che avevo ricevuto dalla moglie del nostro comune amico di viaggio, quella in cui lei mi manifestava la preoccupazione per la relazione troppo intima che i nostri due uomini avevano. Gli ho raccontato tutto con un sorriso, fingendo di non crederci veramente, ma lui ha assunto una faccia seria e mi ha detto: "E' da tanto che volevo parlartene, ma non sapevo come fare. Sì, io e Marco ci siamo trovati su molte cose e non volevamo che accadesse. Vorremmo tentare. Lui lascierà sua moglie. Pensavamo di vivere qui." Ecco tutto. Sono caduta dalle nuvole, ma ho capito che non dovevo perdere tempo con lui, nonostante avessimo trascorso un anno meraviglioso insieme che ora non ha più importanza poiché anche i ricordi sono stati contaminati da questa valanga che mi ha travolta. Ho fatto le valigie e sono andata via. Ho recuperato le amiche e mi sono unita a loro per le vacanze da single. Non so se mi potrò fidare di un uomo. Lui non mi ha né chiamata né cercata. Ha troncato con me ogni rapporto ed ora il medico occupa il mio posto nel letto. Non so se amerò ancora, ma per fortuna ho il mio lavoro. Grazie. So che non è colpa tua di quello che è successo. Sarebbe accaduto comunque era solo questione di tempo. almeno ho avuto il coraggio di aver affrontato io per prima la situazione e non sono stata solo quella che l'ha subita. Non completamente."

Sono felice che cerchi di guardare oltre. Hai ben capito che lui non meritava niente di quello che gli davi. Per fortuna, hai un lavoro su cui gettarti, ma non ti stressare troppo e, brava, pensa alle vacanze, alle amiche, divertiti e poi chi lo sa. Il mondo è pieno di uomini e non tutti sono così attratti dai medici. E poi questa tua esperienza è anche un modo di darsi sostegno fra donne. E' vero che la moglie del medico, mettendo in guardia te, cercava di aiutare se stessa, ma un tentativo di prevenzione o di salvare il salvabile c'è stato. Lei sicuramente starà peggio di te. Offrile magari il tuo conforto, la tua amicizia, anche perché avete in comune un'esperienza traumatica.
Buon proseguimento!!!
Voi, che cosa ne pensate?

n. 583 - Sul comodino di Pupottina ...

Il mondo di Pupottina ha deciso di aprire una nuova sezione: il Club del Libro. D'estate ho più tempo per leggere, perché le vacanze danno energia e, quindi, si riesce a staccarsi dal potere ipnotico che hanno il televisore e la programmazione Sky.
Ecco perché sto divorando libri su libri e, visto che mi ha sempre affascinata l'idea di aderire ad un club del libro, ma non ho mai il tempo di andare agli incontri, oltre al fatto che non vorrei far preoccupare il mio bel marito che potrebbe pensare che mi sto allontanando da lui verso chissà dove e chissà chi. ;-)
Voglio condividere questa mia passione per la lettura con voi. Ho intenzione di leggere uno degli scrittori che mi appassionano di più, Carlo Lucarelli, ed ho acquistato l'ultimo libro di saggistica che ha scritto "La faccia nascosta della luna". Ve lo dico perché lo finirò entro il 9 agosto, data in cui vi scriverò le mie impressioni. Se entro tale data anche a voi capiterà di leggere lo stesso libro, il dibattito potrà essere più gratificante, altrimenti, sarà unlilaterale. Resterà comunque nell'archivio del Club del libro che potrà essere aggiornato tutte le volte che vi capiterà di leggere gli stessi libri.
Ho già notato che siamo in tanti ... ^__________^
Sono a vostra disposizione se volete segnalarmi i vostri club di lettura online, mi piacerebbe aderire ... e vedere se ho già letto qualcosa ...

martedì 21 luglio 2009

n. 580 - Penelope privata della privacy


Frammento 33 per Penelope. Buona lettura!

Forse dovrei seguire il flusso delle sue parole e vedere che cosa mi sta dicendo ancora. Quali parole si stanno aggiungendo alle prime parole che mi hanno messa in allarme.

Così parlo anche io, per chiedere qualcosa.

«Ehi, di che portone stai parlando?»

Mi dice: «Dài, non ti agitare. Quello accanto all’erboristeria, quello della seconda palazzina.»

«Mi hai spiata?»

«Beh, no! Mia moglie lavora proprio accanto alla tua palazzina, nella farmacia lì vicino.»

È come se un immenso punto interrogativo mi si disegnasse sul viso. E non so cosa aggiungere. Allora lo guardo semplicemente. Però, mi sento interdetta, privata della mia privacy, mentre l’uomo continua a parlare e fra l’altro mi ha appena rivelato di essere sposato.
“Ma a me cosa importa? Perché non mi importa, vero?”

sabato 18 luglio 2009

n. 575 - Mio marito non è Mr Brooks


Ho sempre pensato di voler scrivere questo post, ma non ricordo se l'ho già fatto. Ho cercato, però, non ho trovato niente. Ed è il weekend ed il mio biografo ufficiale, Alfa, è in ferie. Beh, gli lascio libero almeno il fine settimana! Ma io, poi, cosa faccio? Mi perdo anche io nel mio blog, cosa credete?
L'idea per questo post mi è venuta guardando il film Mr Brooks con il sosia di mio marito Kevin.
Nonostante gliene combini davvero tante, non credo si tramuterà mai in qualcosa del genere, o almeno spero. Eheheheh!
Non so se avete visto o sapete di cosa parla il film ...
Ecco la trama: Mr. Brooks - Wikipedia.
Ecco due minuti di trailer: Mr Brooks - trailer.
Per fortuna, mio marito non è un drogato di omicidi ... almeno, credo! ;-)
Ma, in realtà, forse tutti abbiamo due facce, ma ne presentiamo solo una.

Fate anche voi così? Quante facce avete? Due o più lati nascosti?

venerdì 17 luglio 2009

n. 574 - Crisi: in pizzeria una volta l'anno


Ciao, Amici Blogger!!!
Ecco cosa è successo durante il weekend. Era da circa un anno che Pupottina e Kevin non passavano una serata in quella particolare pizzeria, dove l'ambiente è intimo, i proprietari codialissimi, le pizze ottime ed i ricordi, già vissuti all'interno, tanti. Era una serata in cui avevamo voglia di nostalgia, di ricordare i primi impacciati appuntamenti e, quindi, capitammo lì. Già un anno fa ci eravamo concessi una serata simile. Poi, in questo periodo, c'è un certo allarmismo, poiché Kevin e Pupottina, dopo aver verificato che effettivamente può accadere, vivono con la preoccupazione che tutti i migliori locali della zona chiudano per via della crisi, mentre divampano altri dove si fa di tutto, fuorché mangiare bene ed anche conversare è un optional eper non parlare del vedersi in faccia che ormai è un lusso troppo grande a causa di luci basse o psichedeliche. Il locale scelto non aveva tutti questi requisiti, ma era adatto a chi non è lì per un approccio veloce, ma per chi gode delle gioie conviviali e della tranquillità.
Fortunatamente, la pizzeria in questione non aveva chiuso i battenti, ma si potevano riscontrare quasi subito dei tagli. ^______^
Ci accomondiamo e ci vengono portati i menu, ma che fine hanno fatto le cameriere di un tempo?
Erano delle ragazze deliziose, che conoscevano da anni. Al loro posto c'erano delle altre dai linementi poco italiani. Ormai rumene, albanesi e compagnia bella, oltre a fare le badanti e le colf, adesso approdano anche a far le cameriere nei locali. Anche nella pizzeria preferita da Kevin e Pupottina ci sono stati dei tagli, ma al personale.

Accade questo perché vengono pagate meno?
E le ragazze italiane, invece, cosa fanno?

n. 573 - Harry Potter, Beyoncé e fantasmi

Non posso non vederlo. confesso di non aver mai letto nessuno dei libri, pur avendone avuto l'opportunità. E' una cosa che mi ripropongo sempre di fare, ma non faccio mai. I film, però, li ho visti tutti, anche se a Kevin non piacciono. O_O

Harry Potter e il Principe Mezzosangue

Ma ci sono anche:

Obsessed

Ghost Town

MORNING LIGHT

Niente velo per Jasira

Notorius






giovedì 16 luglio 2009

n. 572 - Corsa ai saldi per l'uomo giusto

"Pupottina, ho conosciuto un ragazzo tramite internet e, dopo mille ripensamenti, finalmente ci siamo incontrati e piaciuti anche dal vivo. conoscendoci meglio, però, ho scoperto alcune cose del suo passato amoroso molto ambigue, che mi hanno lasciata a bocca aperta ed ho troncato il rapporto. Dopo un mese, ho conosciuto un altro ragazzo, che mi dà sicurezza, tranquillità e sarebbe perfetto per me. Se non fosse che, nonostante tutto, non riesco a togliermi dalla mente l'altro. Lo so che ognuno di noi ha un passato e dovrei accettarlo, ma credo sia più forte di me e nello stesso tempo non so levarmelo dalla testa. L'altro sa di questa mia situazione, ma non capisce come mai sia così difficile scegliere, quando, in teoria, sarebbe ovvio. Io sono confusa. Non so se mi sono aggrappata ad un'idea che mi ero fatta, che si scontra con la realtà. Farei meglio a scegliere il secondo ragazzo o il primo? Con il secondo non provo le sensazioni che provavo con il primo. Ora stavo anche pensando: non è che devo lasciar perdere entrambi e aspettare un uomo che realmente faccia al caso mio?"

Ciao, Anonim! Scusa se ho modificato tutti i tuoi che con k e le altre peculiarità linguistiche del tuo digitare, ma avevo difficoltà a capirti. Grazie di questa tua mail con quesito da risolvere. Il dilemma fra il bene e il male è sempre vivo in ognuno di noi. Forse, a mio parere, affronti la situazione in maniera strana, nel senso che analizzi a priori i pro e i contro di entrambi i ragazzi e non li vivi per come sono realmente. Non conosci il detto che dice che l'abito non fa il monaco?
Sembra quasi che al posto di due ragazzi tu stia invece valutando due paia di scarpe: quelle col tacco alto che ti piacciono, ma useresti poco e quelle basse che non ti dicono un gran che, ma che ti tranquillizzano la coscienza perché potresti portarle tutti i giorni.
Se non riesci a scegliere, forse è perché nessuno dei due è quello che fa al caso tuo, quindi, sarebbe meglio lasciarli perdere. Soprattutto il primo, cui avendo confidato tutto, in un certo senso ha la presunzione che, per logica, tu debba scegliere lui.
E per tornare al paragone delle scarpe, pensa anche che tu non è che sei davanti ad una vetrina in periodi di saldi che se non ne acquisti una perdi un'occasione. Uomini ne puoi incontrare tutti i giorni e, quando arriva quello giusto, lo saprai subito, perché ti costerà qualche notte insonne, senza sconti. ;-)

n. 571 - Oceano con Gabry in blog Belella

Vi presento la mia amica Gabry in Blog Belella ed il suo blog Emozioni e Sensazioni.
Di suo, ho deciso di ripescare un vecchio post dal titolo "Oceano".

Gli occhi della mente si perdono
nella immensità dell’oceano
dove si fondono cielo e acqua.
E’ li che le ali del mio spirito solitario
battono veloci librandosi in volo
vagando all’infinito alla
ricerca di un raggio di sole
mentre i battiti del mio cuore
attraversano monti
foreste deserti e mari
scivolando nell’acqua
e confondendosi
con le onde che avanzano.
Credo di essere al centro
dell’oceano
invece sono in un vortice
di pensieri e parole
verso l'etereo orizzonte
di un giorno infinito.

Questa poesia l'ho trovata qui.

mercoledì 15 luglio 2009

n. 569 - Solo amore ... Giordan da Pupottina

Tradurre il pensiero in poesia non è cosa da poco.
Lui ci riesce e questo è il suo blog e questo è il suo profilo.


un mare denso
pesante
cade
in sordi tonfi

non c'è parola a galleggiare

ora
nebbia
solo nebbia
a vagar nell'aria

il silenzio per sempre
immenso e maestro
sarà
l'unico vociar
nel rimesto


giordano montanaro

Questa poesia l'ho ripescata da qui
.

martedì 14 luglio 2009

n. 568 - Vuole essere sincero con Penelope

Frammento 32 per Penelope. Avete visto? E' tornata!
Buona lettura!

«Voglio essere sincero con te. Da subito. Quindi, ti dirò la verità: ti ho vista in giro da queste parti diverse volte. Sapevo che frequentavi questo supermercato e che spesso trascorri le mattinate a leggere nel parco vicino alla schiera di palazzine qui dietro. E so anche da quale portone esci.»
Sgranai gli occhi a quelle rivelazioni.
I miei immediati pensieri furono. “Che cosa sta pensando? Cosa dice? Quale portone?”
Non so letteralmente cosa dire. E resto zitta, mentre lui continua a parlare.
«Sai, è difficile non notarti. A volte, parli da sola per strada.»
Sono rimasta un po’ indietro ed un pensiero mi inquieta. “Di quale portone sta parlando? Di quello di casa mia? Ed è vero che parlo da sola? No. Non ci credo. O forse sì?”

n. 567 - Lacrime di Rimmel

La proposta di oggi è inaspettatamente poetica. Chi l'avrebbe mai detto di trovare della poesia nel blog di Pupottina. Ebbene, sì, amici blogger!
Questa mattina il risveglio è con l'opera prima di *Vale, "Lacrime di Rimmel", una raccolta di 84 poesie (79 in italiano, 3 in spagnolo e 2 in inglese) scritte nel corso di tre anni.
La sua finestra nel mondo dei blogger è Follia Crescente e lì troverete tutte le notizie utili per acquistare il suo libro.

lunedì 13 luglio 2009

n. 566 - Chi se lo ricorda Daddà?

No, non è dimagrito. Chi se lo ricorda, sa bene quali erano i suoi problemi! Eheheheheh!
Un anno fa ci faceva divertire un sacco con le sue trovate simpatiche, con la sua vita fuori dagli schemi. Adesso, però, è rientrata in carreggiata fin troppo.
Ricordate che, dopo la maturità, agguerrito, ma non troppo, si era presentato alla preselezione per entrare nella facoltà di scienze infermieristiche. Facendo volontariato da anni (l'unica cosa buona che abbia mai fatto, visto che è troppo intento a cazzeggiare ed a sbronzarsi con gli amici), aveva maturato l'idea di diventare infermiere professionale: questo era il suo sogno per poter aiutare gli altri. Purtroppo, con lo studio non è mai andato d'accordo, di conseguenza, la sua prova universitaria è andata da schifo ed ha perso la possibilità di realizzare i suoi programmi.
Quest'anno ha intensione di ritentare, ma nel frattempo non se l'è sentita di stare a girarsi i pollici in casa. Allora ha cercato disperatamente lavoro. In un anno, è riuscito a trovare ben poco. Recentemente, però, ha trovato un posto da muratore. Magra consolazione, lavoro estenuante, ma il ragazzo ha deciso di farsi le ossa. Da qualche parte doveva pur iniziare! Magari riuscirà a smaltire qualche chilo di troppo e potrà sfoggiare una splendida pancia tartarugata.

^___________^

n. 565 - Nuove forme di Poesia con Atena Stanca di Veronica Liga


Un'amica ha l'hobby della scrittura, ma sa anche come farlo meglio degli altri e si lancia in impegnativi progetti. Uno di questi l'ha resa autrice di una canzone che ad ascoltarla risulta subito gradevole. A Pupottina piace e ve la propone.
Lei è n'amica di My Space. Il suo nome è Veronica Liga. Il nome della band che ha reso acusticamente queste canzone è Nuove Forme di Poesia.
E si effettura il download da qui.

domenica 12 luglio 2009

La solitudine dei numeri primi

Questo libro non ho mai avuto veramente la voglia di leggerlo, ma mi è venuto dopo un post letto dalla mia amica blogger Titti (in questo post: leggi qui) Ho pensato: “se lo leggono in Giappone perché in Italia Pupottina non deve sapere di cosa parla?”
Allora, sapendo che Dana lo aveva, Pupottina se lo è fatto prestare.
Poi, in fase di lettura, ne ha anticipato qualcosa in qualche commento, ma non ricorda più con chi e in quale blog. Un po' ha cercato, ma la lista delle possibilità è lunga.

All'inizio del libro, le prime due parti, quelle datate 1983 e 1984, sono davvero di una tristezza incredibile e si ha la voglia di abbandonarlo. Sono racconti a se stanti che vivono di vita propria. Poi le vite dei protagonisti si uniscono, perché sono due numeri primi, anzi due primi gemelli cioè "due numeri primi separati da un solo numero pari, vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero."
Così le vite di Alice e Mattia scorrono parallelamente e, a volte intrecciandosi, per tutta la lunghezza del libro.
Oltre alla copertina che cattura richiamando lo sguardo, anche la foto interna dello scrittore Paolo Giordano, così giovane, affascinante ed occupato effettivamente in tutt'altro ambito professionale, generano curiosità sul romanzo che, è vero, lega nella lettura in una maniera morbosa e quasi ipnotica. Forse perché tutti, dentro di noi, abbiamo qualcosa di irrisolto che influenza le nostre vite.
La scrittura è scorrevole, moderna e molto interiore. Si conoscono i personaggi attraverso il non detto, anche perché parlano veramente poco ed al momento di dire qualcosa, la pensano sempre, ma sono incapaci di esternarla. Hanno inquietudini viscerali che si portano dietro e che minacciano la loro esistenza rendendola volontariamente vuota. Si sforzano di non essere felici e si autodistruggono. Lei tende all'anoressia fin da giovane, ma nessuno fa concretamente qualcosa per aiutarla e neppure lei se ne rende conto: rifiuta categoricamente il cibo e vive di rabbia. Lui è un genio ed allo stesso tempo un autolesionista.
E mi fermo qui. E' un libro che va letto per essere capito.

Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti del libro, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto per sapere se anche agli altri ha fatto questo effetto.
Non si può non dire che questo libro è molto particolare ed averlo definito un caso letterario gli si addice. Però, mi ha turbata il finale: l'avrei voluto diverso. Ho sperato fino alla fine che qualcosa migliorasse e si risolvesse inaspettatamente anche con un semplice rigo in cui tutto raggiunge un senso più profondo da quello che si era dipanato per tutto il libro. L'interiorità di questi personaggi andrebbe analizzata da un terapeuta, ma non essendoci, ogni giudizio viene affidato al lettore che vede scivolare in un'esistenza vuota le loro vite.
Alice vive l'anoressia come qualcosa che fa parte di lei e a cui non vuole rinunciare, come se fosse il legame più forte che ha con qualcosa. E' incapace di trattenere a sè Mattia e, pur avendolo desiderato ed amato da sempre, dal primo sguardo che ha rivolto su di lui, non ha avuto la forza di afferrare la felicità che avrebbe potuto darle e si è legata ad un uomo Fabio, il quale come personaggio mi ha delusa. Alice, alla fine, è stata abbandonata da tutti: i suoi genitori, Mattia, Fabio. Ed anche lei stessa, conduceva un'estistenza fra la vita e la morte, più incline alla seconda ed all'annientamento di sè. Il marito Fabio mi ha delusa. Pur avendola amata, ad un certo punto, verso la fine del loro rapporto, la accusa di egoismo, quando il vero egoista era proprio lui che era quasi ossessionato dalla voglia di avere un figlio che ormai aveva dimenticato l'amore che l'aveva spinto a sposarla. Nonostante fosse un medico, troppo tardi si accorge di avere una moglie anoressica e non si sforza di aiutarla con la pazienza a risolvere un problema per volta, ma reagisce con rabbia e, spaventato dalla sua reazione collerica, preferisce volatilizzarsa dalla sua vita per sempre, prendendo a mala pena il necessario.
Mattia sfugge ad Alice, pur non volendola abbandonare, pur sapendo che è la cosa più importante che abbia, ma è ossessionato dal doversi punire per la tragica fine della gemella Michela che resta avvolta nel mistero: è morta davvero o sarà viva? Chi è effettivamente la donna in cui Alice ha creduto di vedere l'ossessione che ha torturato Mattia, in tutti quegli anni?
Alice che decide di non parlarne a Mattia mi ha sotterrata. Ancora mi chiedo: perchè?
Poteva cambiare tutto. Si potevano aggiungere altre 300 pagine di ricerca di quella donna misteriosa. Io le avrei lette volentieri, ma forse tutto il contenuto precedente si sarebbe banalizzato.
E poi penso a Mattia: ma quanti anni ci ha messo prima di decidersi a fare sesso? Meno male che il suo cammino si è intrecciato con Nadia. Anche se, poveretta, poi se lo vede sparire dal letto nel modo peggiore: non trovandolo al risveglio, senza nemmeno un messaggio, dopo che lei gli ha dato tanto. Mattia, però, non è un uomo in grado di apprezzare. Lei è disperata e vede in lui l'ultima possibilità di una trentacinquenne per trovare l'altra metà che le manca.
Mattia è, in fondo, la persona sbagliata che ha legami morbosi con il suo passato tormentoso e con Alice, la donna con cui sapeva di essere un primo gemello.
Mi solleva il fatto che Mattia, nell'ultimo capitolo a lui dedicato, guardando l'alba abbia trovato in tasca il biglietto da visita di Nadia, perché mi dà la speranza che la richiamerà ...
Invece, è allucinante l'idea di Alice, totalmente sola con la sua anoressia, che decide di non svelare quella verità (reale sul serio o semplice allucinazione, miraggio di un momento di malessere fisico ed interiore) che potrebbe segnare un finale diverso per tutti i personaggi. Anche se alla conclusione del libro e, di conseguenza, della vita fittizia dei personaggi, le esistenze di una intera famiglia si potevano riaccendere alla speranza, ma Giordano ha scelto un finale diverso. Avvolto nel mistero e nella disperazione.

Chi lo ha letto, che impressioni ha avuto?
Quale personaggio avreste voluto diverso? E perché? E del finale, cosa avreste cambiato?

sabato 11 luglio 2009

n. 563 - Lost for Beautiful


Eheheheheh!
Povero Kevin, costretto a sorbirsi Beautiful!
Adesso, però, seguirlo è più bello in casa Pupottina, soprattutto da quando Kevin le dà delle anticipazioni garantite. ;-)
Il figlio di Brooke, Rick, ha avuto un incidente ed è rimasto paralizzato.
Pupottina è dispiaciuta per il personaggio che solitamente sfoggiava un fisico strepitoso in scene di nudo, non integrale. Ora per un po' vedremo un corpo perfetto sacrificato nel girare scene in ospedale.
Kevin decide di tranquillizzare Pupottina.
Che uomo, il suo Kevin!!!
Kevin le dice: "Stai tranquilla, Pupottina! Vedrai che lo faranno partire ..."
Pupottina: "Come? Perché? Fanno uscire di scena il personaggio?"
K: "No, lo mandano sull'isola di Lost, dove riacquisterà l'uso delle gambe."
P: "Come è accaduto a John Locke?"
K: "Sì! Esatto! Però, cadranno i capelli pure a lui ... E quindi niente coda di cavallo!"
^__________________^

venerdì 10 luglio 2009

n. 562 - Proposte indecenti in casa Pupottina


Ciao Amici Blogger!

riprendono le abitudini in casa Pupottina. Quindi, solito martedì con visita serale a base di pizza, birra e splatter movie con il caro Gino, amico del cuore di Kevin. Per fortuna, con una variante! Eheheheh! No, niente donne con Gino. Non ci sperate! Dopo una cena, a base dei suoi racconti più piccanti, stesi accanto al cartone nella piazza, Gino si scuce e si protende verso Pupottina con una richiesta audace, indecente, improponibile.

Come può fare una donna sposata, come Pupottina, ad accontentarlo?


I racconti di Gino sulla sua vita privata hanno toccato l'esperienza da adolescente con una squillo brasiliana, offertagli dagli amici piacioni, visto che lui, generosamente, offriva il viaggio a tutti.
In ricordo di quella notte passionale, ma senza amore, Gino propone a Pupottina non di allietare la serata seduta stante, ma di prodigarsi nella ricerca di quella che potrebbe essere la sua felicità, dietro lauta ricompensa. Pupottina, piena di birra, tentava di seguire, per quanto le era possibile, il filo del discorso, però, era un po' brilla e prendeva con le pinze le parole dell'amico di famiglia.
Gino diceva: "Pupottina, se mi trovi una ragazza di colore tutta per me, ti do 5000 euro in regalo!"
Ecco, al momento non ci faceva caso, ma, in quelle parole, dette così, poteva esserci il biglietto di una nuova vacanza. Pupottina si dà con la zappa sui piedi perché non ha nessuna amica di colore, non per razzismo, ma per uno scherzo del destino. L'argomento viene abbandonato, mentre il cervello di Pupottina rielabora la notizia ed alla fine propone lei.
"Gino, se al posto di una ragazza "abbronzata" ti trovassi una ragazza che ha fatto molte lampade, la cosa sarebbe fattibile lo stesso?"
Purtroppo, Gino ha dato risposta negativa.
Pazienza! Buon weekend!

n. 561 - Da Twilight ad Adventureland

Teenager alla deriva o a caccia di esperienze che gli cambieranno la vita!
Un weekend al cinema per chi ha meno di ventanni o per chi sente ancora di non averli superati ...

Adventureland

Una Notte Con Beth Cooper

St.Trinian's




giovedì 9 luglio 2009

n. 560 - Voglio un figlio, ma lui è impegnato

Nuovo appuntamento con l'anonima del giovedì. Sembra proprio che i problemi di cuore non vadano in vacanza ...

"Cara Pupottina,
credo di aver bisogno di un tuo consiglio. Mio marito è medico al pronto soccorso della nostra città ed è sempre reperibile. La sua è una vita non facile e molto imprevedibile. Non si può mai organizzare niente. Lo sapevo e l'ho sempre appoggiato nel suo lavoro. Il problema è che, negli ultimi anni, anche la nostra relazione è diventata impossibile da vivere e da programmare. Lui passa la maggior parte del suo tempo con i suoi colleghi e non con me. Se non trova tempo ora, sono sicura che non potrebbe trovarne nemmeno se avessimo un bambino ed io non voglio essere una mamma single. Io, però, vorrei avere tanto un figlio, però, continuiamo sempre a rimandare. Ho provato a parlargliene, ma è chiaro che, quando discutiamo di lavoro, ha gioco facile: lui aiuta le persone, mentre io sono una commessa e non immagini quanto mi diverta il tuo blog, molto leggero. Cosa mi consiglieresti se fossi la tua migliore amica? E' questo che sei per me."

Grazie
per le belle parole. E' proprio questo il rapporto che mi piace avere con le mie lettrici. Siete tutte mie amiche.
Riguardo al tuo problema, credo che se sentite di volerlo lo dovreste fare. E' impensabile che un uomo lasci il lavoro e faccia il casalingo. Non credo che nemmeno a te piacerebbe un uomo così! Credo sempre che l'uomo debba fare l'uomo. Scusa se sono antiquata!
Né si può proporre che a lasciarlo sia tu. Vi potrebbero aiutare le rispettive famiglie o, in assenza, esistono nidi e baby sitter. Queste ultime, chiaramente, sono solo un aiuto, perché è normale che la presenza di una mamma è insostituibile. Vedi un po' come puoi organizzarti e, se lui non è proprio contrario all'idea di avere un figlio, potresti vedere di organizzarti con un part-time. Se è una cosa che volete, fareste bene a non aspettare e, quindi, resto in attesa di avere notizie da parte della cicogna. ;-)

n. 559 - Calamari dell'Omin di panpepato


Oggi, menu a base di pesce con L'omin di panpepato e la sua ricetta.
Per voi, dal suo archivio di ricette, ho deciso di rispolverare questa: ricetta Calamari ripieni.
Buon appetito!

mercoledì 8 luglio 2009

n. 557 - Risotto gamberi e zucchine


Buongiorno con Angolo Cottura, dove troviamo Mirtilla intenta a preparare i suoi manicaretti che hanno sempre un tocco di Sicilia. ^______^

Per voi, oggi ho scelto il Risotto al profumo di gamberi e dolcezza delle zucchine.

Buon appetito!

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Compresi che l'ordine, a lungo andare, si ristabilisce da solo intorno alle cose (Raymond Radiguet)

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