Però, che bello l'AMORE! E con questo AUGURIO PER TUTTI decido di chiudere il mese di febbraio.
Ex "Amore, sesso, tradimenti" Voglia di cambiare qualcosa nella vita ... Libri, film e serie tv. Quotidianità e dintorni. Online dal 2008
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sabato 28 febbraio 2009
n. 381 - Persona su cui possiamo contare
Però, che bello l'AMORE! E con questo AUGURIO PER TUTTI decido di chiudere il mese di febbraio.
venerdì 27 febbraio 2009
n. 380 - Non è casa per Gino e George
Già Pupottina ha anticipato molto di quello che vi avrebbe dovuto dire. Allora Pupottina taglia corto. Era domenica sera, quando trasmettevano su sky cinema 1 il film e Kevin aveva invitato i suoi due amici Gino e George. Entrambi erano frebbricitanti all'idea di rivedere il film che, però, avevano già visto e di cui avevano parlato molto bene al mio Kevin.
C'è però sempre un intoppo. Gino e George lo sapevano praticamente a memoria. Non so quante volte lo avevano visto al cinema ma, per Pupottina e Kevin che era la prima volta ed era un po' come avere i sottotitoli in anticipo, quasi un deja-vù poiché, a turno, o Gino o George, anticipavano che cosa sarebbe accaduto durante la scena in corso di svolgimento.
O_O
Povera Pupottina!!!
n. 379 - Non sei donna senza shopping
I love shopping
Tralasciando i primi 40 secondi della sigla di questo video, guardate un po' di che si tratta.... eheheheheheh .... versione The Sims o Second Life?
giovedì 26 febbraio 2009
n. 378 - In terapia per il "mal d'amore"
Oggi vi ripropongo l'amica anonima della scorsa settimana che ha deciso di dirci di più.
"Cara Pupottina,
per superare questo mio senso di angoscia che mi prende senza motivo soltanto per il fatto di averlo lasciato, ho pensato di fare della psicanalisi, andando da un terapista serio per superare questo momento difficile e questo senso di vuoto che mi colpisce. Secondo te, potrebbe aiutarmi a guarire dal "mal d'amore"?"
Cara amica anonima, mi dispiace dirti che non credo basti una seduta settimanale con un terapista per farti superare questo senso di assenza. Il tempo potrebbe aiutarti, ma credo ce ne voglia un bel po'. E' difficile chiudere i ponti con il passato. Forse dovresti avvicinarti di più a tuo marito e scoprire perché lo hai preferito a lui ... oppure potresti riconsiderare il perché hai deciso di troncare l'altra storia. Era davvero così sbagliata?
Non è che, per caso, la tua relazione è iniziata perché sentivi di non avere più niente in comune con tuo marito?
Non è che, per caso, è iniziata come un gioco ma poi ti ha coinvolta più del previsto?
L'amore dispone insidie e tranelli.
Questo lo puoi sapere solo tu. Però riconsidera tutte queste cose messe insieme e vedi un po' se questo malessere non sia così potente proprio perché ormai senti di appartenere alla persona che hai deciso di allontanare dalla tua vita... Potrebbe essere amore vero ... e non un calesse ...
L'amore fa sempre stare male, soprattutto quando non viene vissuto... con il tempo ogni cosa si appiattisce... anche il ricordo e l'intensa nostalgia.
Se non puoi altro e credi che lo psicoterapeuta, essendo anche un uomo molto affasciante, possa aiutarti, prova con un'ora a settimana e vedi un po' come va...
;-)
Voi, cosa ne pensate?
n. 377 - Gabriel Garcia Marquez docet
Gabriel Garcia Marquez
mercoledì 25 febbraio 2009
martedì 24 febbraio 2009
lunedì 23 febbraio 2009
sabato 21 febbraio 2009
n. 369 - Mio Ex ... Ti amerò sempre
venerdì 20 febbraio 2009
n. 367 - Profonda indecisione al cinema
Bride Wars - La mia migliore nemica
Aspettando il sole
Eagle Eye
The Reader
martedì 17 febbraio 2009
n. 362 - Per assurdo lo trovai affascinante.
Lui è rimasto lì, fermo. Aveva l’iride scuro, profondo, e le pupille appena dilatate. Osservai, sulle sue tempie, una vena, appena in rilievo, ed addirittura un orzaiolo sotto l’occhio destro. Per assurdo continuai a trovarlo affascinante, sebbene fosse un tipo molto trascurato. Ma tutto di lui sapeva di uomo. Fui quasi sul punto di togliermi la fede dal dito, per offrirgliela, come si usa in un’antica usanza popolare, per fargliela strofinare sotto l’occhio in prossimità di quel piccolo orzaiolo che si poteva notare soltanto stando a distanza così ravvicinata.Il cuore palpitava. Per lui.Ho deciso di rimangiarmi le parole che, troppo in fretta, per vulnerabilità e per uno strano istinto di difesa, avevo gettato lì, su di lui, addosso a lui, senza volerlo.
domenica 15 febbraio 2009
sabato 14 febbraio 2009
n. 357 - Lascia il marito per un monaco
E' una storia incredibile e naturalmente non è così banale, ma l'ho presa come spunto per il post di oggi che cade il giorno della Festa degli Innamorati. Eheheheh.
No. Il film non ha cambiato la mia vita. Non ancora, almeno.
Ho anche visto Italians che, per Pupottina e Kevin, si è rivelata una grande delusione, soprattutto con Scamarcio e Castellitto. Con Verdone un po' si è riso, però, ci aspettavamo molto di più. Forse erano troppe le aspettative.
Una vera sorpresa è stato Parlami d'amore. Premettendo che sono fan di "Io odio Silvio Muccino", ho detto tutto. Aggiungendo anche che alcune cose della trama mi hanno fatto venire la depressione come per esempio il fatto che si incontrano con un incidente e poi postano il cane che hanno investito in ospedale. Assurdo! Poi il personaggio così diverso in cui si è inserito Muccino, cioè il principe azzurro con un passato da comunità, pur non essendo tossicodipendente, il problema della claustrofobia, il non essere mai andato ad una festa (ma chi? Silvio Muccino non è mai andato ad una festa? Ma perché fa altro nella vita?) e soprattutto l'essere rimasto fedele ad una bambina cui si è innamorato all'età di 8 anni. Poco credibile anche per un film della Disney. Tralasciando tutto questo, il film mi è piaciuto. Mi scuso con chi ha perso l'opinione che aveva di me, ma oggi perdonatemelo perché è San Valentino. Scusa Weltall's Wor(l)d! Scusa ReAnto se non ho guardato Grey's Anatomy, ma ho preferito Muccino!
E' andata meglio con Halloween The Beginning. Decisamente. Forse, Pupottina è tornata ad essere horror. La terapia a base di Gino e George, l'ha riportata sulla retta via ... come la pecorella smarrita.
venerdì 13 febbraio 2009
n. 356 - Quella porta in casa di Pupottina
Erano in tre in casa di Pupottina quella sera di tanti mesi fa. Ancora non c'era stato il fortunato avvento del fantastico George, degno compare del tanto amato ed adorato Gino.
Eravamo in tre quella sera e Gino si era presentato con un regalo per la sua amica Pupottina. Il pacchetto conteneva un dvd molto particolare ed ancora i due amici non avevano manifestato apertamente il loro reciproco gradimento. Non c'era imbarazzo allora!
I tre amici Pupottina, Gino e Kevin guardavano attentamente quel film comodamente seduti sul divano (quando ancora tutti avevano il loro posto, padrona di casa compresa). C'erano le scene clou del film. Gli zombie vagavano dappertutto alla ricerca di umani di cui cibarsi.
Kevin, anche lui preso dal film, aveva dimenticato il difetto della porta che, se non chiusa perfettamente, dopo pochi secondi si riapriva da sola. Ecco cosa è successo mentre i tre amici guardavano il film. La porta dietro la tv si è riaperta con un tetro cigolio ed i tre spettatori hanno lanciato un urlo di terrore che ha squarciato il silenzio della notte.
Gino ha confessato di essersi preso davvero un bello spavento! Altro che horror! Altro che Savini o Romero! Dopo Non aprite quella porta con tutti i remake, i prequel ed i requel, Quella casa accanto al cimitero, La casa dalle finestre che ridono e chi più ne ha più ne metta... non dimenticate "Quella porta in casa di Pupottina" ;-)
Eheheheheh
BUON WEEKEND
giovedì 12 febbraio 2009
n. 353 - Con l'insistenza di un richiamo
In una raccolta di sei racconti “horror” l’autore rappresenta l’Ombra che si nasconde dietro la modernità e l’ingannevole benessere dei tempi odierni, capaci di liberare i peggiori istinti umani e di farli agire nella totale assenza di valori e nell’indifferenza del mondo. Una vera e propria galleria di “mostri” di oggi, dove il surrealismo e l’atmosfera a volte onirica denunciano le oggettive deformità di un uomo ormai assuefatto ad uno stile di vita che dell’umanità autentica ha perso cognizione, votandosi all’autodistruzione.
Una lettura “forte”, di grande espressività, per scoprire qualcosa di nuovo.
Dal racconto "Other Life", tratto dal libro "Con l'insistenza di un richiamo" di Francesco Randazzo, Lupo Editore.
"Digitò la password ed entrò. Immediatamente l’avatar di Vampyria apparve nel suo loft del quartiere Parioli di Other Life. Fece scorrere le ante dell’armadio platinato dove teneva una collezione di abiti strepitosi, tutti firmati dai migliori stilisti di quel mondo dove tutto era possibile e dove tutti potevano cogliere opportunità impensabili nel mondo reale. Scelse un abito viola molto fasciato, cortissimo e con una scollatura posteriore che scendeva a V fino all’osso sacro. Calzò un paio di scarpe altissime, di un viola appena più scuro e camminando decisa e leggera, andò ad aprire la finestra. Da lì volò via, fluttuando nel cielo notturno rischiarato dalle luci della città, fino all’isola dei Gaturri, una specie di colonia bordello, popolata esclusivamente da uomini di ogni genere che si prestavano a qualsiasi atto e perversione sessuale venisse loro richiesta. Dietro un lauto compenso in Akadollars, ovviamente. Si attraccava al bar naturalmente. Vampyria preferiva “La pecorina storna!”, un postaccio famoso per i suoi ganzi travestiti. Scimmie e gorilla in maggioranza, ma anche machos dalla testa di cavallo, nani col membro anaconda che fluttuava, ippopotami cazzuti, bufali e tori sbuffanti, tigri e leoni, orsi bianchi e neri trombatori furiosi e persino marchettari dalle inquietanti forme d’insetto. Mezzi uomini e mezzi animali, attiravano una clientela numerosa di vacche virtuali. A prezzi tutto sommato abbordabili, soprattutto in confronto a quanto si pagava da altre parti, tipo all’ “Holliwood” dove gli avatar erano esclusivamente cloni di star del cinema. Vampyria s’avvicinò al bancone e ordinò un cocktail Ungry Sperm, Elvira non aveva idea di che sapore avesse, ma il nome le provocava immediatamente secrezioni salivari abbondanti, mettendola su di giri come se fosse whisky. La musica sparava a palla il successo discografico del pianeta virtuale “Slam Bam Sex” un rap martellante dell’avatar cantante Red Eminence, dietro il quale si diceva si nascondesse il Cardinale di San Francisco John Smithson Harley, un arzillo vecchietto con trascorsi imbarazzanti che erano costati alla Chiesa Americana milioni di dollari d’indennizzi. L’avevano rinchiuso in un buen retiro segreto, escludendogli qualsiasi contatto con il mondo ma concedendogli di sbizzarrirsi come voleva nel world wide web. Il suo avatar di colore aveva scalato le classifiche di Other Life , con “Wireless Cumshot”, una schifezza bestiale che aveva mandato su di giri tutti gli sballati virtuali e reali di quel mondo folle. (...)"
Ecco il suo Space:
http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewProfile&friendID=353916502
mercoledì 11 febbraio 2009
n. 351 - Gli interessi in comune con Vanni
Ecco di cosa parla il suo secondo libro:
Questo è per noi. Per noi che siamo un branco di conservatori. Che un paio di calze a righe o le scarpe da skate ci fanno anticonformisti o addirittura creativi. Per noi che "seguo dei progetti" è un modo per dire che non facciamo niente mai; per noi che dopo il tatuaggio mettiamo sempre magliette smanicate (per noi che il nostro tatuaggio è un piccolo, patetico trasferello). Per noi che quando è tutto a posto facciamo gli annoiati, e quando invece stiamo male davvero ci sforziamo d'esser brillanti. Per noi che i primi giorni che abbiamo l'iPod non ci vedi mai senza cuffie, e i primi giorni che abbiamo la ragazza non ci vedi mai. Per noi che la cosa più importante è l'amore, e poi l'amicizia, e la politica non ci interessa ma siamo di sinistra (per noi che la politica ci fa schifo ed è tutto un magna magna, ma votiamo zitti zitti a destra). Per noi che quando ci lascia il fidanzato andiamo a yoga, a teatro e a tango, e per noi che quando ci lascia la fidanzata andiamo a puttane, o ricominciamo con la coca, o tutti e due. Per noi che siamo dieci milioni di scienziati della comunicazione. Per noi che se ha le canne è un ganzo se beve è un ganzo se ha la coca è un ganzo, ma se ha la roba, ah, beh, quello è un tossico; per noi che pensiamo di poter fare gli artisti senza esserci mai fatti i viaggi, e per noi che siccome ci siamo fatti i viaggi c'illudiamo d'essere artisti.
I suoi blog:
http://personaggiprecari.splinder.com/
http://sarmizegetusa.wordpress.com/
martedì 10 febbraio 2009
n. 349 - Laghèe (Breve sogno di svegliarsi)
Sento un rumore strano... come se stesse bollendo qualcosa...
Mi volto e vedo che a bollire, anzi a fondersi, sono le pietre bianche di un muro...
Non mi ero accorta che lì ci fosse un muro!
Veramente non mi rendevo conto che da quella parte potesse esserci qualcosa...
Penso che così si doveva sentire Iolanta* quando vide per la prima volta la luce...
Mentre il liquido bianco di fusione cola e si evapora...
Poi si dirada il vapore...
Non mi affretto a chiamare per nome quello che vedo... – anche se intuisco che potrebbe portare i nomi più logorati dei concetti più elevati.
L’impatto visivo però è immediato. Quello che vedo assomiglia ad un LAGO...
Acque calme. Dolci. Le onde che arrivano da qualche aliscafo passeggero, non sconvolgono, ma giocano...
Non si perde di vista all’orizzonte. Ha le rive ben definite dentro il mio regno.
Eppure è infinito.
Infinito in profondità – come infinite sono le sorprese generate dai suoi abissi...
Infinito nel tempo. Come i grandi laghi che rimangono, mentre cambiano le generazioni sulla riva.
Non passerà come una sbronza.
Non stancherà come una festa chiassosa.
Ad un tratto sento che è questa la normalità – e non nel senso di banalità o noia.
È calata la febbre – e mi accorgo di averla avuta!
È caduto uno zaino di sassi – e mi accorgo di averlo portato!
Si è sciolta una camicia di forza – e mi accorgo di averla indossata!
E ora che sono libera... quante cose ci aspettano con il mio lago!
E capiterà qualche siccità – e io ne berrò...
E capiterà qualche estate – e mi ci tufferò, ridendo e giocando con gli spruzzi... Andrò a vela, a remi o in pedalò... Giocherò con le navette di carta...
E capiterà qualche inverno – e lo guarderò in silenzio, ammirando le romantiche tenebre delle nuvole basse, i colori che cambiano in continuazione con l’umidità e l’altezza del Sole...
E capiterà qualche giorno di nebbia, quando non lo vedrò – ma saprò che è lì!...
E ne prenderò cura del mio lago, farò che non sia mai contaminato...
E cosa mi importa se vedo altre persone sulle rive e nell’acqua? Sono altre storie... ed è un altro lago nei loro occhi...
L’importante è che so che mi aspetta... E quando mi vedrà... mi manderà una brezza... solo mia... mia e sua.
E quella brezza saprà trapassare la mia armatura... la mia pelle...
E tremerò – come uno che, intirizzito, si avvicina ad un camino – e trema mentre il calore pian piano inzuppa le sue membra rigide, intorpidite – che si svegliano... che tornano a sentire...
E mi basterà un respiro! E non chiederò altro – perché ne sarò talmente piena che aggiungendo anche una goccia – scoppierei!
E non dovrò più pensare a dove trovare la forza – ma a come applicarla... Quanto bene che farò per gli altri con questa forza!
Ecco che arriva la brezza... La colgo a polmoni spalancati........
Ma cosa respiro? Cos’era in quell’aria? E’ per caso entrata nelle vene?...
Boccheggio come un pesce...
Mi gira la testa...
Manca l’ossigeno...
Forse c’è troppa folla...
Oh no... sale ancora la febbre!
La vista si sbianca... di un biancore sempre più fitto... Fino a diventare... un muro.
* Iolanta – protagonista dell’omonima opera di Ciaikovskij: una principessa nata e cresciuta cieca, ed ignara dell’esistenza della luce e quindi della propria diversità…
lunedì 9 febbraio 2009
n. 347 - Io di più, di più, di più
Lei è Valentina De Sanctis ed il suo Space è qui:
http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewProfile&friendID=409005420
Il suo primo capitolo è online.
Di seguito, riporto la copertina e la trama dal suo sito.
Auguro a tutti un felice lunedì.
"L’amore, la prima volta, l’amicizia, la musica e la scuola nell’esordio di una scrittrice di 17 anni
Ritratto al femminile della generazione che adora Tre metri sopra il cielo, i Finley e le All Star.
Roma, anno scolastico 2007-2008.La maturità è alle porte: Azzurra è timida e studiosa, Mike è il cantante di una band che sta facendo impazzire le teenagers. In uno scontro fuori da scuola, gli occhi di Mike incontrano quelli di Azzurra: un colpo di fulmine che sarà l’inizio della trasformazione di Azzurra, catapultata insieme alla migliore amica di sempre, la solare Ginevra, nella vita del gruppo. Il racconto autentico del primo amore, tra canzoni e paure, sorprese e delusioni, narrato in una scrittura fluida, chiara ed ironica capace di tracciare immagini di rara efficacia visiva e di rispecchiare alla perfezione il mondo adolescente che ritrae. Storie intrecciate che raccontano la vita quotidiana e i sentimenti più genuini dei ragazzi di oggi, senza eccessi né scandali, semplicemente alle prese con le grandi passioni dell’adolescenza."
Ora avete tutte le coordinate!
^_____________^
venerdì 6 febbraio 2009
n. 344 - Un colloquio assaporando Obama
Però, potrei esaudire al più presto la vostra curiosità sul gusto che può avere un irresistibile Obama, concludendo in breve il mio post per la ribrica Vita di Coppia... anche se la mia coppia è ormai una famiglia allargata. Troppo presenti Gino, George e gli altri.
Inizio seriamente a svelarvi un peccato. Anche Pupottina ne ha. Adora e brama cose che non dovrebbe riuscire a possedere.
Nei momenti di sconforto, si precipita in situazioni assurde. Si scivola sulla classica buccia di banana, abbandonata o lasciata apposta da qualcun' altro per farci cadere.
Perché c'è sempre qualcuno che ci vuole in trappola!
E quel desiderio assurdo non si sazia mai!
Ed è così che si cade, si commettono peccati, apparentemente senza motivazione. Ma è così dolce sbagliare certe volte! Soprattutto quando le cose poi vengono fatte bene, con lentezza ed assaporate in ogni .... essenza ... briciola.
E' inutile l'abbronzato fa bene all'anima, oltre che al corpo. Dopo l'occhio che vuole la sua parte, anche il resto dei nostri sensi hanno bisogno di passioni innominabili, impronunciabili, impensabili, proibite, ma per pudore e moralità, non per assenza di reali necessità.
Insomma. Martedì. Solito appuntamento serale con Gino. No.Ok. Cerco di essere chiara. Martedì mi sveglio con calma. Ho preso una giornata al lavoro perché ho un colloquio per trovarne un altro. In poche parole il colloquio, è l'ennesima fregatura.
Pupottina è in un momento di debolezza. Avrebbe bisogno di qualcosa che la rinfranchi dalla sconfitta che si somma alle altre patite nella sua breve esistenza.
Non è sola. Ha un uomo davanti a lei. E' gentile, premuroso, vorrebbe tirarle su il morale. E' disposto a farlo in qualsiasi modo ed userà ogni mezzo in suo possesso per ottenere il suo scopo: strappare un sorriso ed attimi di gioia, insieme, a Pupottina.
L'uomo le mostra il "peccato", o la salvezza!
Pupottina è vulnerabile e non può, non riesce a dire di no. Pupottina cede.
Per raggiungere il suo scopo, con le dovute precauzioni, l'uomo ha con sé un pacchettino misterioso.
Pupottina ritrova le energie, l'umore giusto e si lascia travolgere dai sensi. Compie senza ripensamenti il suo peccato... ed assapora ogni istante di quell'intimità ... si ciba della gioia che soltanto quell'uomo con il suo pacchettino è in grado di offrirle.
Finalmente, Pupottina ritrova il suo splendido sorriso.
L'uomo, Kevin, ha ottenuto da Pupottina quello che voleva.
Nel pacchettino misterioso c'era un nuovo tipo di dolce, chiamato OBAMA. Una delizia al cioccolato, con la forma di un pasticciotto e dello zucchero a velo sopra che Kevin aveva trovato per la sua Pupottina in un bar che non sapeva più cosa inventarsi per non chiudere i battenti. Così è stato creato l'Obama, per attirare nuova clientela.
Il risultato era ottimo. Parola di Pupottina! ;-)
Per un momento di sconforto non c'era altro rimedio. Soltanto una novità nell'inedito peccato di gola, poteva aiutare Pupottina ad uscire dalla crisi!
L'amore per il suo, adorato maritino, Kevin è ancora intatto.
p.s. Amiche cuoche, vi propongo questa sperimentazione. Aiutate Pupottina a trovare il giusto procedimento e gli ingredienti per ricreare il perfetto, impareggiabile, delizioso OBAMA.
n. 343 - Amore eterno farcito da Ex e risate
Cosa spinge una madre ad uccidere un figlio?
Abbiamo tutti questo problema! No?
Povero gatto! Stavolta lo dico io, caro XPX! Altro che nel post n. 339 - Buongiorno Smack the pony
Potevi lasciarlo il commento! ;-)
I commenti sono sempre graditi... altrimenti parlo da sola O_O
giovedì 5 febbraio 2009
n. 341 - Post per Elsa from MySpace
Il quadro, che vedete sopra, è quello di una mia amica di My Space, elsa.
Il suo profilo è è il seguente:
mercoledì 4 febbraio 2009
n. 339 - Buongiorno Smack the pony
Voi cosa ne pensate?
Vi ha allietato la giornata?
martedì 3 febbraio 2009
n. 338 - Ha deciso e mi è venuto dietro.
Mi è venuto dietro. Mi ha seguita fra gli scaffali, dove io avevo cercato riparo dalle mie tempeste ormonali, da tutto quel desiderare, senza però darlo a vedere.
La mia fuga non era servita a niente. Nulla sarebbe stato più lo stesso. Qualcosa stava per accadere.
Una frase banale tira l’altra.
Io ero scostante, ma forse non ero credibile.
L’alchimia seguiva una direzione che io stessa ignoravo, ma che aveva condotto l’uomo trasandato da me.
lunedì 2 febbraio 2009
n. 335 - Kevin e il barbiere non di Siviglia
Niente di complicato o di particolarmente impegnativo per questo lunedì. anzi è qualcosa che serve un po' da carica per cercare di iniziare al meglio la giornata.
Chiederete a Pupottina: "Perché anche il barbiere?"
Niente di più semplice, dando per scontato che il barbiere di Kevin non è quello di Siviglia, ma ha tutt'altra musica.
Kevin, sabato, è andato dal barbiere perché aveva deciso di dare forma ai suoi capelli e, mentre era sotto i ferri del suo artista delle forbici, la radio trasmetteva una classifica storica, che mio marito ha trovato interessante. Unica canzone della classifica, che Kevin ricorda, di questa imprecisata stazione radio, è questa degli USURA, "Open your mind".