Di chi è il turno questa volta?
Preferite TDF o Daddà?
Vedrò di aggiornarvi su entrambi a breve...
So che anche voi impazzite dalla curiosità di sapere come è andato Daddà all'orale. Gliel'hanno dato o no il diploma di maturità?
In realtà, per il pezzo di carta c'è ancora tempo e rischieremmo che lui lo riducesse in cartine... per fumare... Però, sappiamo come si è comportato.
E' arrivato quella mattina terrorizzato. La tesina, fattagli da altri e gentilmente offertagli, gli è sembrata troppo lunga per leggerla tutta. Vi assicuro che era di una dimensione accettabile, poiché non era una tesi di laurea! Però, per lui, era lunga!
Insomma, è arrivato che non l'aveva letta tutta e non aveva nemmeno iniziato la ripetizione generale dei vari programmi perché sempre troppo stanco e stralunato di giorno e troppo ubriaco di notte. L'Alcolisti Anonimi non l'ha trovato! Forse è stata una fortuna poiché poteva ancora avere fra le mani la pistola del sogno...
Che dire di più di un ragazzo inconcludente come lui, che agisce più nei sogni che nella vita reale? Un ragazzo che oserei definire davvero "fuori di testa" per usare le sue stesse parole.
A sua madre (tremendamente preoccupata, poveretta!) aveva detto che l'orale lo aveva il giorno dopo ossia oggi. Ma cuore di mamma non si sbaglia mai e si era informata da sola della data esatta. La mattina dell'esame, non avendo il coraggio di entrare, Daddà manda un sms alla mamma in cui le dice: "Ehi! Sto vivendo il giorno più brutto della mia vita. Mamma mia, aiutami tu!"
Detto, fatto. Mamma e papà di Daddà partono alla volta della scuola, ma si fermano all'ingresso. Neppure loro hanno il coraggio di assistere alla figuraccia del figlio. Naturalmente questo me lo ha confidato, dopo, sua madre, perché Daddà non lo avrebbe mai ammesso.
Dalla tesina, chiedono poche materie: storia, fisica, francese.
Ok!
Inizia con il perché ha scelto proprio quell'argomento e Daddà inventa la prima cazzata che gli viene in mente. Almeno il titolo della tesina lo sapeva. La commissione non obietta, forse perché non lo ascolta.
La commissaria esterna di italiano non vuole sapere l'argomento che lui ha scelto sulla tesina, cioé Italo Svevo. Meno male, perché Daddà non lo aveva nemmeno letto. Lo aveva iniziato con tutte le buone intenzioni, ma gli era sembrato noioso e "sfigato". Zeno non riusciva a farsi quella che gli piaceva e prese la sorella brutta. Io, al posto suo, questo commento non me lo sarei lasciata sfuggire perché la sua adorata Chiara non è che sia proprio ben disposta nei suoi confronti!
L'esaminatrice di italiano, gli chiede il correlativo oggettivo di Montale e lui resta con lo sguardo allucinato e spiega che non si era accorto di averlo fatto durante l'anno scolastico. La docente ribatte che è nel programma, ma Daddà spiega che quel giorno l'aveva trascorso nel bagno della scuola perché non si sentiva bene. Allora, quell'anima pia della docente gli chiede di parlare di quello che vuole, ma poi non lo sta ad ascoltare per non doverlo correggere e non lo fa parlare da solo per non più di 3 minuti.
Daddà passa a fisica. Porta la relatività di Einstein, che a mala pena sanno i docenti abilitati, figuriamoci lui che farfuglia, inframmezzando vari colpi di tosse finti per schiarirsi la voce che ha del tutto perso. Per udirlo ci sarebbe bisogno di amplifon! Vabbè!
Passa a storia e mentre viene interrogato sulla seconda guerra mondiale che, in realtà, dice il docente interno mentre lui fa cenno di sì con la testa o ripete qualche parola ogni tanto per far sembrare che capisce qualcosa di quello che viene detto, interviene il suo professore interno di Storia dell'Arte ed inizia a fargli domande sul contesto storico. Forse vuole riallacciarsi alla sua materia per evitargli di continuare quella patetica figura, ma Daddà la prende male e, quando il prof, guardando la sua tesina ben fatta, gli chiede "Come disegno, cosa hai portato?"
Daddà risponde: "Professore, niente! Non abbiamo fatto niente di disegno durante l'anno anche se era in programma!" Il nostro candidato è convinto di aver fatto fare brutta figura al suo insegnante. Voi che ne dite?
Comunque, in questo modo, scansa Dalì che aveva nel percorso e passa a francese. L'insegnante interna è una cara amica di sua madre. Naturalmente, per non metterlo in difficoltà, lo porta in disparte ed iniziano a parlare, a bassa voce, dell'argomento che porta nel percorso Marcel Proust. Dopo due o 3 minuti, la prof lo interrompe, senza farsi notare da nessuno e gli dice: "Daddà, attenzione! Vedi che stai parlando in inglese!"
Com'è possibile che Daddà confonde il francese con l'inglese? Proprio lui che non comprende nemmeno l'italiano! Inglese dal percorso Daddà aveva già concluso, da molto, di non doverlo preparare poiché la docente esterna era stata sostituita e in commissione non c'era più una persona abilitata in quella materia per poterla chiedere.... Daddà aveva anche depennato le pagine relative a inglese per non correre il rischio di leggerle per sbaglio, ma se a quella domanda di francese parlava in inglese, quale parte aveva eliminato dalla sua tesina?
Ops! Quella sbagliata. Infatti, all'insegnante di francese parlava di James Joyce.
Noooooooo! Che risate!
Sua madre, giusto oggi, mi chiedeva: "Pupottina, che dici, lo promuovono Daddà?"
"Mah!"
Ai posteri l'ardua sentenza! Amen...